Avevamo lasciato David Haller (Dan Stevens) in procinto di salire su di una piccola imbarcazione ed è sopra di questa che lo abbiamo ritroviamo all'inizio del secondo episodio di Legion, in cui l'approfondimento della psiche del protagonista si è rivelato essere ancora una volta il focus centrale della narrazione.
Benché fisicamente ambientata a Summerland, una struttura probabilmente ispirata alla Scuola per Giovani Dotati di Charles Xavier, la puntata si è infatti quasi totalmente svolta all'interno della complessa mente del ragazzo, a cui è stato possibile accedervi grazie ai poteri del mutante Ptonomy (Jeremie Harris).
Qui, in un andirivieni di ricordi e memorie frammentarie e confuse, abbiamo scoperto qualche dettaglio in più sul passato di David, come il fatto che la sua amicizia con Lenny (Aubrey Plaza) risale a prima del suo ricovero nell'istituto psichiatrico in cui era stato rinchiuso.

Tra questi, però, quello di maggior interesse in termini narrativi è stato il poter dare un primo sguardo al rapporto tra il ragazzo e i suoi genitori, due figure senza volto che, più che reali, sono apparse come un'idealizzazione della sua mente.
A loro è sembrato essere collegato l'inquietante libro per l'infanzia che abbiamo visto leggere dal padre di David al figlio, un testo in cui "il bambino più arrabbiato del mondo", stanco di ubbidire a sua madre, la uccide tagliandole la testa.
Visto quanto il giovane mutante pare essere ancora turbato da questa lettura, non è da escludere che essa possa rivelarsi come un indizio metaforico su di un funesto evento legato al suo passato, qualcosa per cui il ragazzo si sente ancora in colpa ma che ha cercato di cancellare riscrivendo i suoi ricordi.

In Summerland abbiamo avuto poi modo di conoscere meglio alcuni dei principali comprimari dello show, che affiancheranno il protagonista nella lotta contro i demoni interiori e lo aiuteranno a controllare i suoi numerosi poteri.
Assieme al già citato Ptonomy Wallace, "artista della memoria" in grado di introdurre un gruppo di persone nei ricordi di un dato individuo, è stata la dottoressa Melanie Bird (Jean Smart) a spiccare tra i membri della struttura, con il suo atteggiamento calmo e rassicurante non dissimile da quello del leader degli X-Men.
Per quanto non ancora del tutto a fuoco, anche lo scienziato Cary Loudermilk (Bill Irwin) è parso una figura piuttosto interessante, con il suo misterioso legame con Kerry (Ambra Midthunder) - forse un prolungamento fisico della sua coscienza - ancora tutto da svelare.
Parlando di rapporti tra i vari personaggi, quello tra David e Syd (Rachel Keller) sembra essere una delle poche cose stabili che la serie ci ha offerto finora, una storia d'amore mentale tra due individui per natura solitari e chiusi in se stessi.

Come abbiamo detto, Summerland ha dedicato gran parte del suo svolgimento all'analisi della mente del protagonista, portando avanti gli eventi soltanto nei minuti finali dell'episodio, in cui Amy (Katie Aselton) è stata rapita dalla Divisione Tre.
Questo evento, che potrebbe essere risolto nell'arco di un episodio come diventare la missione di punta della stagione, ha dato modo al mutante di mostrarci due nuovi poteri, il teletrasporto della materia e la proiezione astrale, abilità che si vanno ad aggiungere alla telecinesi e alla telepatia.
Pronto a salvare la sorella in solitaria, David è stato convinto a rimanere ancora qualche tempo nella struttura da Syd, che gli ha fatto capire che ad Amy non verrà fatto alcun male in quanto soltanto un esca per attirarlo in un luogo favorevole alla sua cattura.
La scena finale, con la vaschetta di sanguisughe pronte a entrare in azione, non ha però promesso niente di buono per la ragazza, e il trailer del prossimo episodio preannuncia per lei un interrogatorio estenuante e doloroso.
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