Made in Abyss: il male non risparmia gli innocenti

Cosa cela Made in Abyss dietro il suo stile dolce e innocente? Tra ispirazioni e influenze, indaghiamo le origini primordiali del male.

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Autore: Livia Soreca ,

Made in Abyss si è rivelata essere una delle opere più seguite e apprezzate negli ultimi tempi, all'interno del panorama fumettistico e d'animazione giapponese. Il manga di Akihito Tsukushi, iniziato nel 2012 ed edito in Italia da J-POP Manga, unisce diversi generi, quali horror, thriller, azione e dramma. A questo si è ispirata la serie TV anime di Kinema Citrus del 2013, giunta in Italia nel 2017.

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La serie anime possiede uno stile e un character design incredibilmente fedeli all'originale, conservando quei disegni dal tratto pulito e le forme tondeggianti, quasi infantili, che sono caratteristici dell'opera. Nonostante ciò, va sottolineato che Made in Abyss non è affatto destinato a un pubblico giovane. Viaggiando attraverso le sue numerose ispirazioni, scoprirete quanto l'opera sia terribilmente ingannevole e cosa nasconde dietro le dolci apparenze.

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Made in Abyss 1

Made in Abyss 1

Il primo volume di Made in Abyss di Akihito Tsukushi, edizione di J-POP Manga.

Made in Abyss: il male non perdona nemmeno gli innocenti

Di cosa parla Made in Abyss?

Kinema Citrus
Made in Abyss - Reg e Rika si tengono per mano sul bordo dell'Abisso
Made in Abyss

Il manga di Akihito Tsukushi narra di una lunga e difficile avventura: il viaggio verso l'Abisso, una voragine profondissima al centro della città di Orth. La piccola Riko è una bambina che vive in un orfanotrofio. Ella si esercita nell'esplorazione dell'Abisso per diventare un Fischietto proprio come sua madre Lyza, scomparsa.

La dolce bambina decide di discendere il pericoloso Abisso quando incontra Reg un misterioso bambino-robot dalle origini sconosciute. Riko vuole trovare sua madre mentre il nuovo compagno vuole scoprire da dove proviene. Durante il loro lungo il cammino, si scontreranno con scoperte e sorprese inimmaginabili, spesso al di là della loro portata.

Dove guardare l'anime di Made in Abyss

L'anime di Made in Abyss è disponibile in streaming su Prime Video. La serie TV, finora, conta 2 stagioni, divise da un lungometraggio dal titolo Made in Abyss: Dawn of the Deep Soul. La visione del film, sempre prodotto da Kinema Citrus, è indispensabile per non perdere nemmeno un avvenimento della storia di Tsukushi e rappresenta una tappa fondamentale del viaggio di Rika e Reg.

Le ispirazioni di Made in Abyss

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Nonostante Made in Abyss abbia il proprio punto di forza nella sua originalità, è inevitabile fare il confronto con alcune opere, di origine sia occidentale sia orientale. A sua volta, inoltre, l'opera di Tsukushi. si è rivelata una fonte d'ispirazione con una serie manga che ne riprende diversi espedienti narrativi.

La Divina Commedia di Dante Alighieri

Il viaggio nell'Abisso, composto da 7 enormi strati, non è solo un percorso fisico ma anche simbolico, una peregrinazione verso le origini, verso il punto più nascosto e profondo della Terra da cui probabilmente ha avuto inizio qualcosa di significativo.

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La stratificazione dell'Abisso e la sua crescente pericolosità man mano che Rika e Reg avanzano richiamano alla mente l'Inferno di Dante Alighieri. Secondo la Divina Commedia, il regno di Lucifero è composto da 9 cerchi, ognuno governato da leggi proprie e ineluttabili che determinano diverse punizioni per i peccatori.

La voragine infernale mostra la sua oscurità a Dante e Virgilio a partire dal sesto cerchio, oltre il fiume Stige, dove sorge la Città di Dite, custodita da diavoli e difficile da oltrepassare. In modo simile, in Made in Abyss, l'oscurità inizia a prevalere sulle creature, specialmente a partire dal sesto strato (in cui è ambientata tutta la seconda stagione). Qui si trova il Villaggio dei Residui, un luogo apparentemente inaccessibile che cela una triste storia di violenza, morte, vendetta e punizione. È un grande Inferno, con leggi proprie da cui non si può sfuggire.

Le forze oscure dell'Abisso e la sua Maledizione sono rappresentate in modo crudo e violento, tanto quanto ciò che è descritto nell'Inferno di Dante. Persino la mappa dell'Abisso creata dai cittadini di Orth ricorda incredibilmente la celebre rappresentazione di Botticelli.

Astro Boy di Osamu Tezuka

Mushi Production
Astro Boy - Il protagonista Astro Boy su uno sfondo urbano
Astro Boy

Made in Abyss attinge senz'ombra di dubbio alla cultura e alla tradizione fumettistica giapponese, in particolare Astro Boy di Osamu Tezuka del 1952. Questa ispirazione, presente nel manga, si riscontra facilmente proprio nel film Dawn of the Deep Soul, un tripudio di violenza che rinuncia a qualsiasi tentativo di edulcorare l'immaginario di Tsukushi.

Il personaggio di Reg è forse uno di quelli che subisce più male. Ignaro delle proprie origini, ricorda soltanto il proprio nome e si unisce a Riko per scendere nell'Abisso, difendendo entrambi con le sue capacità di combattimento. La sua natura apparentemente robotica gli permette di avere un braccio di metallo, che può allungarsi a dismisura e sparare potenti colpi contro le creature nemiche che ostacolano il loro cammino.

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Questo personaggio, che dunque incarna un'essenza metà umana e metà robotica, richiama alla mente proprio il personaggio di Astro Boy, bambino robot dotato di sentimenti umani, creato dal dottor Tenma con le sembianze del figlio morto. Mentre egli conduce la sua vita insieme ai suoi coetanei, combatte contro i nemici che minacciano la Terra.

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La grande avventura di Astro Boy

La grande avventura di Astro Boy

Nel 1967, sull'onda del successo della serie animata, Osamu Tezuka rimette mano al suo manga di Astro Boy. Il risultato è questo volume dove, tra minacciose invasioni aliene e profetici affreschi di vita del futuro, la storia riparte da zero.

Nonostante alcune differenze, i due personaggi offrono un interessante confronto, poiché condividono una natura simile. Certo, si sa ancora poco di Reg, e sebbene la seconda stagione fornisca alcuni indizi, non è ancora possibile decifrare le sue criptiche origini. Il tema della tecnologia e dei robot ha sempre attirato l'attenzione del pubblico sin dal millennio scorso, influenzando numerosi anime e manga. Personaggi con caratteristiche simili sono infatti presenti in diverse produzioni, come il gatto spaziale Doraemon o la cibernetica Arale creata dal Dottor Slump.

Astro Boy è un piccolo eroe dell'età atomica, immerso in un contesto fortemente influenzato dal Secondo Dopoguerra., dalle forme tondeggianti, vola e affronta i suoi nemici con i suoi stivali lanciafiamme, e lancia potenti fasci di luce dalle braccia, proprio come Reg. 

La storia di Tezuka spesso assume sfumature di orrore, con immagini intense. Astro Boy e Reg possiedono sentimenti umani autentici, suscitando una forte empatia nello spettatore. Made in Abyss riprende persino una nota scena di Astro Boy: il piccolo robot, attaccato a strani macchinari, vittima di esperimenti e circondato da sguardi indiscreti e invadenti, provoca un senso di disagio e malessere. La medesima situazione è ripresa proprio nel film Dawn of the Deep Soul.

Le influenze su the The Promised Neverland

Prima dell'incontro con Reg e della discesa nell'Abisso, Rika vive nell'orfanotrofio Belchero, in realtà una vera e propria scuola d'addestramento per diventare Esploratori (i Fischietti). Quelli Rossi, ad esempio, possono raggiungere il primo strato e cercare gli Artefatti, per poi venderli e sostenere finanziariamente l'orfanotrofio.

Riko ha passato l'intera infanzia in questo luogo, tant'è che non ha alcun ricordo della madre Lyza. Cresciuta come una bambina straordinariamente intelligente, ha già dimostrato la capacità di badare a se stessa, affrontando persino una voragine profonda di almeno 20.000 metri. Può sembrare un espediente narrativo surreale, ma in realtà è stato particolarmente apprezzato, in seguito, anche da Kaiu Shirai, l'autore di The Promised Neverland.

Questo manga, illustrato da Posuka Demizu, si è concluso nel 2020 in 20 volumi. Il rispettivo adattamento anime, prodotto da CloverWorks, è stato distribuito prima su VVVVID e successivamente su Prime Video. The Promised Neverland è la storia di Emma, Ray e Norman, tre bambini super-intelligenti che vivono in un orfanotrofio insieme ad altri ospiti più piccoli di loro.

Sin da giovanissimi vengono inseriti in un programma di studio che permette loro di sviluppare le proprie capacità intellettive in maniera sorprendente, cresciuti da una Madre che in realtà li sta ingannando. Quando qualcuno lascia questa grande dimora senza fare ritorno, quelle sembrano semplici adozioni si rivelano essere qualcosa di terribile: alcuni Demoni si nutrono della loro carne. Emma e i suoi amici cercheranno un modo per fuggire da questa situazione.

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The Promised Neverland 1

The Promised Neverland 1

Il primo volume di The Promised Neverland di Kaiu Shirai e Posuka Demizu, edizione J-POP.

In The Promised Neverland, così come in Made in Abyss, il mondo apparentemente idilliaco dell'orfanotrofio è disturbato e rovinato da ciò che esiste al di fuori di quella piccola realtà. Dietro l'innocenza si cela un'ombra di orrore. Man mano che la narrazione procede, si assiste a scene sempre più crudeli e spietate. Il character design dolce e armonioso gioca sempre un brutto scherzo. In entrambi i casi l'adulto crudele riesce a sfruttare la bontà e l'ingenuità dei bambini, che si fidano di lui poiché rappresenta l'unica figura di riferimento in assenza della propria famiglia.

Si prenda come esempio, in Made in Abyss, la storia di Nanachi e Bondrewd, colui che ha tradito e ingannato lei e i suoi compagni. Nella seconda stagione dell'anime, la Ganja, una squadra suicida alla ricerca della Capitale Dorata, sembra essere l'unica dimora per Vueko, un nuovo personaggio la cui fiducia nella figura paterna è stata duramente messa alla prova.

Il significato di Made in Abyss

Kinema Citrus
Made in Abyss - Riko, Reg e Nanachi avanzano nella foresta
Made in Abyss

Made in Abyss di Akihito Tsukushi è un'opera che rivela la propria violenza e crudeltà in un modo diverso da quello al quale il pubblico è forse abituato. Qui il dolore e la sofferenza non derivano principalmente da scontri o momenti d'azione spettacolari. La scelta precisa, infatti, è quella di mostrare il male nella sua forma primordiale. Più che di protagonisti e antagonisti, qui si parla di vittime e carnefici.

I personaggi di Riko, Reg e soprattutto Nanachi subiscono un grande e ingiustificato patimento. Sono martiri di figure malvagie come Bondrewd. Quando viene introdotto il personaggio di Faputa, l'ultima bambina di un popolo remoto del sesto strato dell'Abisso, il pubblico assiste ancora una volta ad una storia di oppressione: uomini corrotti dalla sete di sapere - quella morbosa e nociva - e dalla convinzione di poter avere e controllare tutto.

Made in Abyss vuole svelare la vera natura del male e la possibilità che possa ferire anche l'ingenuità e l'innocenza. La Maledizione dell'Abisso stessa non risparmia nessuno, qualora qualcuno osi violare una legge naturale anche solo per pura necessità, e questa presa di coscienza è un duro confronto con la realtà, un messaggio che Made in Abyss si propone di trasmettere senza riserve: il male non risparmia nessuno.

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