Prima di spingersi oltre i confini della narrazione tradizionale con il visionario (e per certi versi profetico) Death Stranding, Hideo Kojima aveva già scritto il suo nome nella storia del videogioco grazie a quello che, col tempo, è diventato uno dei più importanti franchise della storia dell'intrattenimento: Metal Gear. Per molti, il suo nome è indissolubilmente legato a quello di Big Boss, degli Enfants Terribles e della moltitudine di personaggi che popolano il mondo di Metal Gear, nonostante i burrascosi eventi che hanno segnato la separazione da Konami. E, sebbene la collaborazione con il colosso giapponese sia ormai un capitolo chiuso, la figura di Kojima resta un pilastro della cultura videoludica globale.
E ora, con un film in lavorazione, un remake di uno dei capitoli più amati della saga (Metal Gear Solid Delta) e una crescente curiosità da parte di una nuova generazione di giocatori, molti si chiedono: come avvicinarsi a un universo tanto vasto e complesso? La saga di Metal Gear non è solo una raccolta di titoli, ma un’esperienza che si sviluppa attraverso decenni di evoluzione tecnologica e narrativa.
In questo articolo, vi illustreremo l'ordine in cui giocare i vari capitoli principali della saga, fornendovi una breve panoramica dei titoli e cercando di non rivelarvi troppo della trama, cosicché possiate godervi ogni singola svolta narrativa senza spoiler di sorta.
Kept you waiting, huh?
- Metal Gear: i capitoli principali e l'ordine in cui giocarli
- Metal Gear e Metal Gear 2: l'era MSX
- Metal Gear Solid: lo sbarco su Playstation e l'avvento dei 32bit
- Sons of Liberty e Snake Eater: l'era PS2
- Guns of Patriots: lo sbarco su PS3 e la "fine" di Metal Gear
- Peace Walker: Metal Gear ovunque con PSP
- Ground Zeroes e The Phantom Pain: il "dolore fantasma" e l'addio da Konami
Metal Gear: i capitoli principali e l'ordine in cui giocarli
Per quanto Metal Gear Solid sia probabilmente il primo capitolo arrivato all'attenzione del grande pubblico, in realtà abbiamo ben altri due capitoli precedenti, che narrano le gesta di un giovane Solid Snake quando ancora faceva parte dell'unita Fox Hound.
Vediamo quindi di seguito la lista di tutti i titoli canonici di Metal Gear, facendovi notare che è sempre una cosa buona e giusta giocare i titoli in ordine di uscita e non in ordine cronologico della saga (sì, Metal Gear ha capitoli usciti in seguito che fanno da prequel) per far si che si goda dell'intera epopea così com'è stata concepita dall'autore stesso, oltre che, nel caso di Metal Gear, ammirare l'evoluzione tecnologica avvenuta nei vari titoli:
- Metal Gear (1987)
- Metal Gear 2: Solid Snake (1990)
- Metal Gear Solid (1998)
- MGS 2: Sons of Liberty (2001)
- MGS 3: Snake Eater (2004)
- MGS 4: Guns of the Patriots (2008)
- MGS: Peace Walker (2010)
- MGS V: Ground Zeroes (2013)
- MGS V: The Phantom Pain (2015)
In tutta sincerità, vi sconsigliamo vivamente di giocare i titoli in ordine cronologico a causa anche di alcune piccole "retcon" avvenute col tempo (ma perfettamente giustificate), dovute soprattutto al fatto che, nella mente di Hideo Kojima, ogni Metal Gear sarebbe stato potenzialmente l'ultimo.
Ma per "onor di cronaca", vi riportiamo anche l'ordine cronologico della saga:
- MGS 3: Snake Eater (1964)
- MGS: Peace Walker (1974)
- MGS V: Ground Zeroes (1975)
- MGS V: The Phantom Pain (1984)
- Metal Gear (1995)
- Metal Gear 2: Solid Snake (1999)
- MGS (2005)
- MGS 2: Sons of Liberty (2007-2009)
- MGS 4: Guns of the Patriots (2014)
Metal Gear e Metal Gear 2: l'era MSX
Metal Gear è il primo videogioco della celebre serie creata da Hideo Kojima, pubblicato nel 1987 per MSX2 e successivamente adattato per altre piattaforme come NES, MS-DOS e Commodore 64. Considerato uno dei pionieri del genere stealth, il gioco ha introdotto meccaniche innovative e una trama coinvolgente che avrebbe influenzato i futuri titoli della saga.
Ambientato nel 1995 in Sudafrica, la storia segue Solid Snake, un agente della FOXHOUND incaricato di infiltrarsi nella base di Outer Heaven per distruggere il Metal Gear, un carro armato bipede armato di testate nucleari. Durante la missione, Snake deve liberare Gray Fox, un compagno catturato, e ottenere informazioni dal Dr. Madnar, l’ingegnere responsabile del progetto Metal Gear.
Nel 1990, arrivò il diretto sequel intitolato Metal Gear 2: Solid Snake, ambientato nel 1999 a Zanzibar Land, una nazione fittizia armata di testate nucleari. La trama ruota attorno al rapimento del Dr. Kio Marv, uno scienziato che ha sviluppato OILIX, un batterio in grado di produrre petrolio. Snake viene inviato per salvare Marv e prevenire una crisi energetica globale.
Così come il suo predecessore, anche Metal Gear 2 fu innovativo per il suo genere, introducendo molte migliorie rispetto al capitolo precedente, tra cui un sistema radar per monitorare i nemici, la possibilità di strisciare e interagire con l’ambiente in modo più strategico e una colonna sonora sempre piu' iconica e riconoscibile. Inoltre, i nemici hanno ora un campo visivo ampliato e reagiscono ai rumori, aumentando l’importanza dell’approccio furtivo.
Con una narrativa avvincente e meccaniche all’avanguardia, i primi due capitoli di Metal Gear hanno gettato le basi per quella che diventerò una delle serie videoludiche più iconiche di sempre.
Metal Gear Solid: lo sbarco su Playstation e l'avvento dei 32bit
Pubblicato nel 1998 per PlayStation dalla giapponese Konami, Metal Gear Solid rappresenta lo sbarco dell'IP creata e diretta di Hideo Kojima sulla console di casa Sony (e il titolo "Solid" richiama proprio il passaggio ai poligoni 3D, dal 2D dei precedenti capitoli, oltre che al nome del protagonista) ed è il terzo capitolo di quella che stava a tutti gli effetti diventando una saga. Con una trama complessa e un gameplay innovativo, Metal Gear Solid ha rivoluzionato il genere stealth e definito nuovi standard narrativi nei videogiochi, come già avevano fatto i suoi precedenti capitoli.
Ambientato nel 2005, il gioco segue Solid Snake, già protagonista di Metal Gear e Metal Gear 2, richiamato per neutralizzare la minaccia terroristica rappresentata dall’unità FOXHOUND, della quale anche lo stesso snake faceva parte anni prima. Quest’ultima ha preso il controllo di Shadow Moses, un’isola-fortezza in Alaska, minacciando di lanciare un attacco nucleare con il Metal Gear REX, un nuovo modello del celebre carro armato semovente in grado di lanciare testate nucleari. Snake, supportato via Codec da esperti come Naomi Hunter e Mei Ling, deve infiltrarsi nell’isola, evitare le guardie nemiche e sconfiggere i membri della FOXHOUND.
Il gameplay enfatizza ancor di piu' l'approccio furtivo: il giocatore deve muoversi senza farsi rilevare dai nemici, sfruttando tecniche come strisciare, nascondersi in scatole di cartone (diventate uno dei tratti caratteristici della serie) o distrarre le guardie. Il radar Soliton aiuta a monitorare la posizione dei nemici, ma si disattiva in situazioni di allerta. Metal Gear Solid migliora ancor di piu' gli aspetti già presenti nel precedente capitolo della saga, adattandolo ad una console decisamente piu' potente e permettendo ad Hideo Kojima di realizzare uno dei migliori titoli che siano mai stati creati, acclamato per la sua trama matura, il design cinematografico e l’innovazione tecnica e vendendo oltre 6 milioni di copie.
Sons of Liberty e Snake Eater: l'era PS2
L'arrivo della saga su Playstation 2 è probabilmente il momento della consacrazione suprema dell'opera di Hideo Kojima, che con Sons of Liberty raggiunge le vette del brand, diventando uno dei migliori incassi di sempre dell'era PS2 (nonchè l'incasso più alto fra tutti i titoli della saga).
Se con Metal Gear Solid 2 abbiamo un seguito diretto del primo capitolo, con Snake Eater si ha invece un "ritorno alle origini", essendo questo un vero e proprio prequel dell'intera saga. In questo vemngono narrate le gesta dell'eroe leggendario Big Boss durante la Guerra Fredda, alle prese con la cosiddetta "Missione Virtuosa", nella quale dovrà portare in salvo lo scienziato Nikolai Stepanovich Sokolov, inventore di un carro armato potentissimo, lo Shagohod, in grado di lanciare dei missili nucleari dall'Unione Sovietica contro gli Stati Uniti.
Così come i loro predecessori, entrambi i titoli portano molte migliorie, complice anche il salto tecnologico notevole dall'epoca PSX: visuale in prima persona per permettere di mirare a diverse parti del corpo, possibilità di addormentare i nemici invece di ucciderli e di nascondere i corpi per evitare di farsi scoprire, decine di nuove interazioni con l'ambiente circostante per potersi mimetizzare meglio (come spegnere le luci con i proiettili) e tanto altro ancora.
Inoltre, Snake Eater combina le meccaniche stealth classiche con l'infiltrazione in ambienti naturali come tundra e sottobosco, includendo elementi di sopravvivenza come la caccia di animali selvaggi per mantenere il vigore, che influenza la guarigione, la resistenza fisica e la precisione con le armi, oltre ad introdurre un sistema di mimetizzazione dinamico, che richiede di adattare abiti e pitture facciali al contesto per evitare di essere scoperti.
Novità sono anche il CQC (Close Quarter Combat) per il corpo a corpo e il pronto soccorso sul campo, con meccaniche come sutura e fasciature per curarsi. Inoltre, essendo ambientato durante la guerra fredda, il protagonista dispone di equipaggiamenti meno avanzati, come radar rudimentali e un microfono direzionale, rendendo l'approccio più strategico e realistico.
Guns of Patriots: lo sbarco su PS3 e la "fine" di Metal Gear
Guns of Patriots è quello che può essere definito il vero e proprio "finale" della storia iniziata col primo Metal Gear su MSX. Dopo un tuffo nel passato con Snake Eater, si ritorna al presente, anni dopo le vicende narrate in Sons of Liberty, in un capitolo che vuole chiudere il cerchio e portare a conclusione l'epopea di Hideo Kojima.
In questo capitolo, il protagonista utilizza una nuova tecnologia chiamata Octo-Camo, che gli permette di mimetizzarsi con l’ambiente circostante adattando il colore della sua tuta. Inoltre, dispone del Solid Eye System, un avanzato sistema ottico che funziona come binocolo, visore a infrarossi e mappa tridimensionale. Il gameplay offre un approccio stealth, ma lascia al giocatore la libertà di scegliere strategie alternative, come l’uso di barili o cassonetti per nascondersi.
Il sistema di gioco introduce nuove meccaniche, tra cui lo "Stressometro" e la "Psiche", che influenzano lo stato fisico e mentale del protagonista in base alle situazioni. Il CQC è stato migliorato e la visuale in terza persona rende più dinamici gli scontri a fuoco. Sono presenti nuovi nemici, come i Gekko, dei robot organico-meccanici difficili da eliminare, e le loro versioni più piccole.
Il gioco offre una vasta gamma di armi e gadget personalizzabili, acquistabili o ottenibili sul campo, con un'interfaccia che mostra gli oggetti direttamente nel mondo di gioco. Torna anche il Codec, insieme al mini-robot Mk. II/III, utile per esplorazione e supporto. Inoltre, nel corso di tutta l'avventura, il giocatore può scegliere di aiutare le milizie locali o proseguire nella missione principale.
Peace Walker: Metal Gear ovunque con PSP
Portata a termine la storia presente, si ritorna ad approfondire le vicende che hanno portato Big Boss a diventare il villain principale dei primi capitoli della saga, con un titolo per la console portatile di Sony che, a detta di Hideo Kojima, è considerabile come il suo personalissimo Metal Gear Solid 5 (inizialmente, infatti, il nome del gioco doveva essere Metal Gear Solid 5: Peace Walker, tanto che si possono ancora trovare grafiche ufficiali con questo titolo).
Nonostante la natura portatile del titolo, Peace Walker porta comunque diverse innovazioni e un gameplay diverso dai precedenti capitoli, che ne definiscono la portabilità del titolo. Nel gioco ci sono due tipi di missioni: le Missioni principali, che seguono la trama attraverso fumetti interattivi, e le Missioni extra, indipendenti dalla storia e con obiettivi diversi come affrontare veicoli particolari o mostri provenienti dall'universo di Monster Hunter, altra IP molto famosa della sempre giapponese Capcom. Prima di ogni missione, si sceglie il personaggio (Big Boss o un soldato dell’Unità di combattimento) e si personalizzano equipaggiamento e uniforme.
Le missioni possono essere affrontate da soli o in modalità cooperativa fino a 4 giocatori, con azioni speciali come condivisione di oggetti e supporto tra compagni. Il gameplay si basa sull’infiltrazione senza essere scoperti, usando il CQC e il sistema Fulton per reclutare risorse e strumenti utili. Al termine di ogni missione, si riceve una valutazione che influisce sul livello di eroismo.
È presente anche la Mother Base, il centro di gestione delle risorse nella quale i soldati e i veicoli recuperati vengono assegnati a squadre con compiti specifici (combattimento, ricerca, medicina, ecc.). Le squadre sviluppano nuove armi e oggetti, ma la base ha capacità limitate, quindi alcune risorse devono essere scambiate o congedate. Inoltre, è possibile inviare squadre in missioni automatiche per ottenere ricompense. Infine, ci sono le Missioni VS, modalità multigiocatore con diverse tipologie di sfide.
Ground Zeroes e The Phantom Pain: il "dolore fantasma" e l'addio da Konami
Gli ultimi titoli in ordine temporale di Metal Gear sono anche quelli più "enigmatici" dal punto di vista dello sviluppo, nonchè quelli più travagliati.
Ground Zeroes nasce come sequel diretto di Peace Walker e, allo stesso tempo, funge da prequel per The Phantom Pain ed ha ottenuto diverse critiche per quanto riguarda la longevità, durando la quest principale solamente due ore. Tuttavia, vuole essere una vera e propria anticipazione alla "portata principale" che sarà il capitolo successivo, introducendo diverse novità anche piuttosto marcate rispetto al titolo precedente su PSP.
Le principali includono la marcatura dei nemici per individuarli dietro gli ostacoli e la modalità Riflesso, che rallenta il tempo per neutralizzare chi ha scoperto il giocatore. È possibile guidare veicoli, chiamare un elicottero per supporto o trasporto e sfruttare una salute auto-rigenerante. Inoltre si hanno nuove nuove mosse, come sprint, arrampicata e scassinamento e il sistema di mira è stato migliorato con proiettili a traiettoria parabolica. Il CQC è stato ampliato con animazioni aggiuntive, mentre la mimetizzazione non dispone più di un indice visibile. Infine, è disponibile il supporto a una Companion App per monitorare la mappa e gestire altri aspetti in tempo reale.
The Phantom Pain amplierà questi aspetti in un vero e proprio open world suddiviso in due mappe esplorabili, Afghanistan e Africa, con ambientazioni che includono città distrutte, villaggi abbandonati, rovine e avamposti nemici, intervallati da deserti, giungle e fiumi. Le mappe, 200 volte più grandi di Camp Omega (l'ambientazione di Ground Zeroes), permettono spostamenti rapidi grazie a veicoli, cavalli, elicotteri e altre opzioni.
Il gioco introduce un ciclo giorno-notte e condizioni atmosferiche dinamiche, come tempeste di sabbia e piogge, che influenzano le strategie di infiltrazione. Di giorno i nemici sono più attenti e numerosi, mentre di notte la visibilità è ridotta per tutti. Questi ultimi, inoltre, si adattano allo stile del giocatore reagendo con contromisure specifiche: ad esempio, se si tende a mirare alla loro testa, questi inizieranno a indossare elmetti rinforzati; se invece si preferisce uno stile più aggressivo e diretto, equipaggeranno tute corazzate e armi pesanti.
Ma questo ultimo capitolo ha anche la triste nomea di aver portato alla fine della collaborazione di Hideo Kojima con Konami, in quello che è passato alla storia videoludica come uno degli addii più pesanti e più oscuri di sempre, del quale non si conoscono i dettagli. Vi basti pensare che il fantomatico e conclusivo "Capitolo 3" non è mai stato terminato, portando il gioco ad un finale frettoloso e per niente non all'altezza con il resto dell'opera, oltre alla rimozione del nome dell'autore da alcune copie del gioco fisico.
Immagine copertina da Amazon.
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