No Time To Die, il film di 007 che è andato vicino a non essere realizzato

Autore: Mara Siviero ,

Realizzare No Time To Die non è stata un’impresa semplice sin dall’inizio. Daniel Craig era in forse per vestire nuovamente i panni di 007, senza dimenticare la dipartita del regista Danny Boyle e l’incidente sul set che ha visto protagonista lo stesso attore protagonista.

Ora, grazie a una cover story di Entertainment Weekly, è possibile conoscere alcuni dettagli che hanno visto vacillare la produzione di questo film.

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Per No Time To Die il primo problema da risolvere riguardava proprio la partecipazione Daniel Craig alla pellicola: sebbene dopo la realizzazione di Spectre avesse dichiarato che, in caso, avrebbe accettato di vestire ancora i panni di James Bond solamente per soldi, in seguito ha detto di essersi più volte chiesto se si sentisse ancora in grado di interpretare 007. Un dubbio più che legittimo, nato soprattutto dopo un’operazione necessaria al ginocchio causata da un infortunio avvenuto sul set di Spectre in scena di lotta con Dave Bautista:

Ho terminato [Spectre] con una gamba rotta. Mi sono chiesto: 'Sono ancora fisicamente capace di farne un altro. Ne voglio fare un altro?' Perché chiamare tua moglie e dirle ‘Mi sono rotto una gamba’ non è una cosa carina.

MGM/Universal Pictures/EON Productions/Danjaq
Un'immagine di No Time To Die
No Time to Die: una scena dal trailer

Per come sono poi andate le cose, è chiaro che Craig abbia valutato di essere ancora fisicamente pronto per interpretare Bond per la quinta volta, con tutti gli incoraggiamenti a continuare da parte della produttrice Barbara Broccoli:

[Daniel] sentiva che alla fine di [Spectre] avrebbe voluto lasciar perdere. Così gli ho detto: ‘Non credo che tu debba farlo. C’è ancora molto altro da raccontare sulla storia del tuo Bond.’ Fortunatamente ha poi concordato.

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Eppure, nonostante sembrasse tutto proseguire per il verso giusto dopo la conferma di Craig, ecco un altro problema all’orizzonte: la dipartita di Danny Boyle.

A maggio 2018 Broccoli e il produttore Michael G. Wilson avevano annunciato che Craig sarebbe tornato nei panni di 007 e che alla regia del venticinquesimo film ci sarebbe stato Danny Boyle. Prevista anche la presenza come sceneggiatore di John Hodge, che aveva già collaborato con Boyle in diversi film (tra cui Trainspotting).

Boyle sembrava la scelta giusta: un regista di successo, che aveva lavorato anche in film commerciali e che aveva curato la cerimonia d’apertura dei giochi olimpici di Londra nel 2012, inclusa la scena che vedeva proprio Craig nei panni di 007 al fianco della regina Elisabetta.

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Tuttavia, nell’agosto dello stesso anno, Craig, Broccoli e Wilson avevano annunciato l’abbandono al progetto da parte di Boyle a causa di “divergenze creative”. Sembra che le due fazioni non avessero la stessa visione d’insieme sul film, soprattutto riguardo l’idea dell’uccisione del Bond di Craig.

Per Barbara Broccoli:

Non c’è stato nulla di specifico. Il film che [Danny Boyle] voleva fare non era lo stesso che volevamo fare noi.

A questa dichiarazione, Daniel Craig ha aggiunto:

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Sono un grande ammiratore di Danny e mi piacerebbe poter lavorare con lui. Non ha funzionato. Capita di continuo nei film. Solo che, in questo caso, si trattava di un film di Bond, che diventa un enorme evento pronto a saltare in aria.

Riguardo a questa questione, Boyle non avrebbe risposto alla domande di EW, ma ha commentato con una frase:

Quello che stavamo facendo era buono. Ma non era ovviamente quello che volevano.

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Insomma, la realizzazione del film stava cominciando ad ingarbugliarsi, tanto che sia Broccoli che Wilson avevano considerato l'idea di abbandonare la produzione successivamente alla dipartita di Boyle. Ma, come accade nei film, ecco il colpo di scena che dato speranza a Broccoli: la disponibilità di Cary Fukunaga, che era già stato considerato per la regia del film ben prima di assumere Danny Boyle.

Cary non era disponibile al principio. Ma, in seguito, si è liberato. Era molto entusiasta di collaborare con noi e siamo andati avanti.

Così facendo, Fukunaga ha cominciato a lavorare al film, basandosi su una nuova sceneggiatura con i veterani sceneggiatori di Bond, Neal Purvis e Robert Wade, insieme a Scott Z. Burns. Nella primavera del 2019 l’attrice e creatrice della serie Fleabag, Phoebe Waller-Bridge, ha contribuito alla sceneggiatura sulla raccomandazione di Craig (che aveva ammirato la sua sceneggiatura per la serie Killing Eve).

No Time To Die arriverà il 9 aprile nelle sale italiane.

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