
C'era tanta attesa per Non aprite quella porta, il "legacy sequel" del capolavoro diretto da Tobe Hooper nel 1974, capostipite di una saga andata avanti per sette film fra sequel, prequel, remake e reboot. Non solo per il ritorno del personaggio di Sally Hardesty (a interpretarla è Olwen Fuéré, chiamata a sostituire Marylin Burns, scomparsa nel 2014 all'età di 65 anni), ma soprattutto per il coinvolgimento nelle vesti di produttori di Fede Álvarez e Rodo Sayagues, la coppia di #Man in the Dark e del remake di La casa.
Il franchise slasher di Faccia di cuoio mancava dagli schemi da cinque anni, quando Alexandre Bustillo e Julien Maury hanno realizzato l'origin story #Leatherface. L'"aggiornamento" del 2022 è disponibile su Netflix dal 18 febbraio ed è stato affidato allo sceneggiatore Chris Thomas Devlin e al regista texano David Blue Garcia, al suo secondo lungometraggio dopo l'esordio con l'action-thriller Tejano. Texas Chainsaw Massacre è pronto ad un rilancio come quello messo a punto da Blumhouse e David Gordon Green con Halloween? Tutto lascia supporre di sì, considerando il finale del film di Garcia e la sua scena post credits.
Non aprite quella porta
Melody e la giovane sorella Lila raggiungono con gli amici Dante e Ruth il paese sperduto di Harlow, nel Texas, per dar vita a una nuova e visionaria iniziativa imprenditoriale. ...
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La trama del film
Quasi cinquant'anni dopo il massacro di Pam, Jerry, Kirk e Franklin ad opera della famiglia Sawyer, ad Harlow, in Texas, arrivano quattro "fighetti" di San Francisco. Sono post-millennial trendy, ricchi e idealisti, stanchi del capitalismo in fase terminale e vogliosi di gentrificare quella ghost town da poco più di mille anime con un ristorante gourmet e una galleria d'arte.
Melody (Sarah Yarkin) e Dante (Jacob Latimore) sono chef soci in affari, Ruth (Nell Hudson) è la ragazza di Dante e Lila (Elsie Fisher) è la sorellina di Mel, ancora scossa per il trauma subìto da quando è rimasta ferita nella sparatoria al liceo di Stonebrook. La prima persona che i quattro incontrano è Richter (Moe Dunford), l'appaltatore redneck che odia i borghesi moralisti di città e al quale hanno affidato la riparazione dell'immobile che hanno acquistato.
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C'è soltanto un problema: il vecchio orfanotrofio, parte della proprietà che hanno comprato, è ancora occupato dalla signora Virginia (Alice Krige), l'anziana che per anni, prima dello sfratto, ha portato avanti l'istituto della cittadina e ha convinto Leatherface (dietro la maschera c'è Mark Burnham: Gunnar Hansen è morto nel 2015 all'età di 68 anni) a smettere di ammazzare. Virginia è molto malata e non vuole lasciare quella casa dove ha cresciuto e aiutato tanti ragazzi sfortunati.
Scoppia una discussione con Melody e Dante e l'anziana si sente male: sviene all'improvviso per un attacco di cuore. Nella corsa disperata in ambulanza verso l'ospedale, Virginia muore e accade l'inevitabile: Leatherface torna ad indossare la maschera di cuoio come Ed Gein, il macellaio di Plainfield che strappava la pelle alle sue vittime per "diventare" sua madre. Stavolta vuole vendicarsi di chi ha ucciso Virginia, a partire dagli "stronzetti" arrivati da Austin.
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Il finale
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Leatherface recupera la motosega nascosta in un'intercapedine nel muro della sua stanza d'orfanotrofio e comincia a far fuori tutti, uno dietro l'altro. Cadono sotto i suoi colpi Ruth, Dante, il malcapitato RichterLa scena post credits
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Mel è morta come Sally (presumibilmente: la sua morte non è mostrata in maniera esplicita) e Lila è l'unica sopravvissuta: sarà lei "la prossima Hardesty". Dopo i titoli di coda, sulle musiche di Colin Stetson, c'è una scena senza dialoghi che appare come una vera e propria anticipazione di ciò che potrebbe attendere il pubblico di fedelissimi dell'horror.Leatherface cammina barcollante, fiero e solitario verso una misteriosa casa di campagna. È un riferimento diretto all'originale del 1974: la vecchia casa di famiglia, lo sperduto cottage nel profondo Texas. Chi incontrerà in quel ranch? Troverà altri Sawyer ai quali unirsi? È la chiusura di un cerchio: Faccia di cuoio torna con la sua motosega nella stessa casa dove l'incubo è cominciato.Image not foundIn tutti questi anni Leatherface ha vissuto in un orfanotrofio non troppo distante dal cottage degli orrori del film-capostipite. Gli eventi di questo nuovo capitolo lo costringono a tornare in quel mondo. L'ha spiegato Fede Álvarez in un'intervista al podcast di Boo Crew.Anche se non c'è ancora una conferma ufficiale da parte di Netflix, è evidente la volontà di Legendary Pictures di puntare a una nuova saga che in passato non si è mai preoccupata molto della continuity e del rispetto delle timeline. Insomma, tutto lascia pensare che il sequel, se ci sarà, potrebbe riportare il pubblico proprio nel luogo iconico dove Pam, Jerry, Kirk e Franklin hanno trovato la morte.Dopo i crimini del film originale, Leatherface è scappato. Virginia si è presa cura di lui: ha visto che era mentalmente disturbato e spaventato e che probabilmente aveva fatto delle cose terribili. L'ha preso sotto la sua ala. Lui ha fatto dentro e fuori quel posto per molto tempo, lei gliene ha dato la possibilità, poi è arrivato a un punto in cui si è fermato ed è rimasto lì.
Muiono sia Melody che Sally: resta viva soltanto Lila, che assiste impotente alla danza macabra di Leatherface con la sua motosega ma è pronta a tornare a Harlow per vendicare l'uccisione della sorella.Come finisce Non aprite quella porta del 2022?
Dopo i titoli di coda, si vede Leatherface "ammaccato" e sporco di sangue che cammina, motosega alla mano, verso una sperduta casa di campagna: è il cottage degli orrori della famiglia Sawyer, quello dove è avvenuto il massacro del film originale di Tobe Hooper del 1974.Cosa succede nella scena post credits di Non aprite quella porta del 2022?
Netflix e Legendary Pictures non hanno ancora ufficializzato l'arrivo di un secondo film, ma la scena post credits suggerisce che un capitolo successivo è nei piani. Molto dipenderà dal numero di visualizzazioni che il Texas Chain Saw Massacre di David Blue Garcia farà sulla piattaforma. L'obiettivo è quello di realizzare una saga come quella di Halloween fatta da Blumhouse e David Gordon Green.Non aprite quella porta del 2022 avrà un sequel?
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