Stasera in TV c'è Non ci resta che il crimine: scopri cosa succede alla fine del film

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Autore: Alice Grisa ,

Non ci resta che il crimine è un film del 2019 di Massimiliano Bruno, una commedia che schiera un quartetto di attori noti: Alessandro Gassman, Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi ed Edoardo Leo, affiancati da Ilenia Pastorelli.

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Stasera 2 novembre in TV su Rai Movie alle 21.10 c'è Non ci resta che il crimine

La storia, una sorta di Ritorno al futuro in salsa action-comedy, racconta di tre amici della Roma contemporanea che finiscono per caso nel 1982, dove conosceranno Renatino, il boss della banda della Magliana.

La trama

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Moreno, Sebastiano e Giuseppe sono tre amici che vivono a Roma nel 2018. Tutti e tre versano in situazioni di difficoltà: Moreno è disoccupato e sta attraversando un oneroso divorzio, Sebastiano è in crisi con la moglie, Giuseppe non riesce a farsi valere e soffre di extra-sistole. 

Per guadagnare qualche soldo, i tre inventano un’attività imprenditoriale, un disorganizzatissimo tour nei luoghi storici della banda della Magliana. Quando però il loro conoscente Gianfranco, che hanno sempre disprezzato fin da bambini ed è diventato ricco grazie a una start-up, chiede di fare il tour, per sbaglio il gruppo finisce in un cunicolo spazio-temporale, un ponte di Einstein-Rosen, che li catapulta nel 1982.

Increduli, i tre si rendono conto di aver fatto un salto indietro di oltre 35 anni quando scoprono che l’Italia sta per vincere i Mondiali. Mentre Gianfranco non perde un attimo e torna immediatamente nel futuro, i tre esitano giusto quell’istante per far progettare a Moreno come fare soldi da portare nel futuro e si ritrovano intrappolati. La porta che dà sul cunicolo è stata chiusa a chiave.

Moreno pensa di sfruttare i risultati sportivi per arricchirsi. I tre finiscono in un night dove incontrano una delle ballerine, Sabrina, che con uno stratagemma s’impossessa della fede di Sebastiano. Gli amici non sanno che il locale appartiene a Renatino De Pedis, boss della banda della Magliana. Dopo aver bevuto diverse bottiglie con delle ragazze incontrate nel club, gli amici si rendono conto di non avere soldi per pagare il conto

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Si trovano faccia a faccia con Renatino, che terrà in ostaggio Giuseppe, in attesa di avere i soldi che il trio gli deve. Moreno e Sebastiano ritrovano i se stessi bambini e Gianfranco, che sembra già proiettato verso il suo futuro di genio tech.

Nel frattempo Sebastiano e Moreno recuperano una parte di soldi dalla chiesa di Sant’Apollinare, dov’è nascosto il tesoro di Renatino, per pagare il debito e liberare Giuseppe. Renatino, intanto, si insospettisce sull’amicizia della sua amante Sabrina con un uomo misterioso (che si rivelerà essere proprio Sebastiano) e fa irruzione a casa sua, portando con sé Giuseppe.

Gli amici sono quasi liberi quando Giuseppe per sbaglio svela a Renatino un passaggio della partita non ancora accaduto. Il boss, insospettito e stranito, trattiene il gruppo (che nel frattempo ha assistito all’omicidio di uno della banda, freddato proprio da Renatino) e obbliga Giuseppe a passargli i risultati sportivi, per scommettere e guadagnare soldi.

Mentre Moreno e Sebastiano progettano una via di fuga, Renatino li trascina in una rapina in banca. Giuseppe, piano piano, a contatto con il boss, troverà sempre più fiducia in se stesso. Renatino dopo la rapina viene arrestato (e poi rilasciato). I tre amici riescono a scappare e inviano Sebastiano a recuperare le chiavi della porta che si apre sul cunicolo spazio-temporale. L’uomo, però, che non ha mai osato tradire la moglie, si è innamorato di Sabrina e le propone di seguirlo nel futuro. Prima, però, Moreno propone di impossessarsi del tesoro e sotterrarlo in un posto sicuro. In chiesa li raggiunge anche Gianfranco, che ha stretto un’amicizia con Moreno (il quale gli ha detto di chiamarsi Steve Jobs).

Non hanno fatto i conti con Renato, però, che li coglie in flagrante e li condanna tutti a morte tranne Giuseppe, che si era schierato – pochi istanti prima che il boss si palesasse – contro i suoi amici per tutelare la fiducia del suo ormai amico Renatino. 

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Una scena di Non ci resta che il crimine
L'Italia sta per vincere ai Mondiali

Il malvivente spara a Moreno e Sebastiano, ma per sbaglio utilizza la pistola di Giuseppe, caricata a salve nel 2018, proprio per il giro turistico. Intanto il piccolo Gianfranco viene rapito da Renatino e Giuseppe si ricorda che il boss ha usato la sua pistola, e ne deduce che gli amici sono ancora vivi.

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Ricomposto il gruppo, con Sabrina che si dichiara innamorata di Sebastiano, i quattro tornano a recuperare il tesoro e si avviano verso il futuro, non prima che Moreno si ricordi di liberare l’amico-nemico bambino, tenuto prigioniero dalla banda della Magliana.

Una fazione della banda, dopo aver litigato con il boss, mette una bomba nel bar del cunicolo-portale, dove Renatino guarda le partite con gli amici e dov'è prevista la finale. Giuseppe, che è al corrente della cosa, invita gli altri ad affrettarsi a tornare nel 2018.

Proprio mentre stanno per varcare il cunicolo, Sabrina si tira indietro per correre a dissotterrare da sola il tesoro, e Renatino, che si trova proprio al bar, si rende conto che i tre amici sono ancora vivi… e che Giuseppe lo ha tradito. Mentre si precipita a raggiungerli, sparando attraverso la porta, Moreno e gli altri riemergono nel futuro, grazie a Gianfranco che, dall’altra parte, li tira verso di sè.

Ora sono di nuovo nel 2018, vivi per miracolo (e grazie a Gianfranco).

Il finale

L’esperienza nel 1982 ha cambiato tutti e tre i protagonisti.

Moreno sa come affrontare la propria situazione con l’ex moglie. Sebastiano è consapevole che, dopo sei anni senza rapporti sessuali, il suo matrimonio è finito. Giuseppe si fa valere per la prima volta con il suo capo, che per una promozione gli ha preferito un collega.

Quello che non sanno, però, è che, nell'istante dell'esplosione, anche Renatino ha varcato la linea temporale e ora si trova, furioso, nel 2018.

Sabrina, intanto, si è impossessata del tesoro della banda della Magliana. I tre vogliono ritrovarla e riprendersi i soldi, mentre il boss vuole vendicarsi su tutti loro.

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