Da anni ormai si discute su quale sia la migliore soluzione per ridurre lo spazio sul display degli smartphone necessario per la fotocamera anteriore ed eventuali sensori. Abbondano le proposte di tacche, fori o moduli a comparsa, ma il futuro punta in tutt'altra direzione e Oppo ha anticipato tutte le aziende rivali.
Oppo non hai nascosto la sua volontà di sperimentare, di proporre soluzioni in un certo senso inconsuete, come il notch a comparsa di Find X o la fotocamera pop-up di Reno. E l'azienda con sede a Guangdong, Cina, non ha alcuna intenzione di rallentare nella sua opera di innovazione e ha presentato al MWC di Shanghai la prima fotocamera anteriore sotto al display (Under-screen Camera).
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In attesa di maggiori dettagli, Oppo ha dichiarato che lo sviluppo è iniziato ufficialmente nel 2018, dopo un anno di ricerche sulla tecnologia da utilizzare. L'USC sfrutta un modulo fotografico personalizzato che include un sensore più esteso, un'apertura più ampia e pixel più grandi. Il display è realizzato con un materiale trasparente che, insieme alla struttura ridisegnata del pixel, può catturare la luce. L'hardware, tuttavia, è solo una parte dell'equazione. Tale tecnologia richiede infatti il contributo del software per garantire scatti qualitativamente validi.

La fotocamera sotto al display è ancora in uno stato prototipale e per tale motivo ci sono ancora alcuni ostacoli da superare, come la diffrazione o il rumore sugli sfondi scuri. Oppo, a tal proposito, ha confermato che gli algoritmi che ha sviluppato (e sta sviluppando) risolveranno questi problemi e che la qualità della USC sarà pari a quella delle fotocamere anteriori di altri smartphone definiti 'mainstream'.
Altro neo (se così può essere definito) è che la USC di Oppo - nonostante sia apparentemente nascosta - si riesce parzialmente a vedere, come testimonia Engadget China presente alla fiera tech.

È questo il futuro delle fotocamere anteriori per smartphone?
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