Perché crediamo che l'indicatore della tavola Ouija si muova da solo? Lo studio scientifico

Autore: Simona Vitale ,

Se pensavate di poter davvero comunicare con i defunti grazie ad una tavola Ouija, forse, dovreste ricredervi.

Uno studio condotto da alcuni ricercatori della Danimarca e della Germania ha fornito una spiegazione del perché coloro che utilizzano la tavola Ouija si sentono come se uno spirito stesse spostando la planchette (l'indicatore mobile della tavola) e stesse scrivendo messaggi. Il concetto si basa sull'idea che due (o più) utenti viventi, senza volerlo, si alternino nel controllare la planchette, cooperando implicitamente alla creazione di un messaggio che inizia in modo casuale ma diventa più prevedibile man mano che diminuisce il numero di opzioni significative.

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Una tavola Ouija
La tavola Ouija

Marc Anderson dell'Università di Aarhus e i suoi colleghi hanno spiegato in un comunicato pubblico:

Sembra che le risposte significative della tavola Ouija dipendano da una proprietà emergente delle menti predittive interagenti che impongono sempre più la loro influenza su eventi inizialmente casuali.

I ricercatori si sono recati a una conferenza sull'Ouija e hanno equipaggiato diverse coppie di utenti con apparecchiature di tracciamento degli occhi. I movimenti oculari dei 40 partecipanti sono stati registrati in due condizioni: utilizzando la tavola Ouija nel solito modo, per 10 minuti, e in una condizione "volontaria" in cui erano esplicitate le lettere e le parole date loro dai ricercatori. Anderson e i suoi colleghi erano interessati ai movimenti predittivi degli occhi quando il partecipante guardava una lettera prima che la planchette vi si dirigesse sopra (il che suggerirebbe all'utilizzatore della tavola di sapere dove era diretta la planchette, presumibilmente spesso come risultato di un movimento intenzionale).

Non sorprende che i singoli partecipanti abbiano fatto molti altri movimenti oculari predittivi nella condizione volontaria: sapevano dove loro e il partner di turno stavano spostando la planchette e spesso lanciavano un'occhiata alla lettera appropriata. Questi movimenti oculari predittivi erano molto più rari (38% in meno) quando si utilizzava la tavola Ouija nel solito modo. Lo studio ha pertanto evidenziato che parte del nostro senso di proprietà rispetto alle nostre azioni deriva dal fatto che il nostro cervello ne predice le conseguenze, quindi ne consegue che quando i partecipanti erano meno in grado di prevedere il movimento della planchette con il solito utilizzo della tavola Ouija, sentivano meno la proprietà quei movimenti.

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Infine, le convinzioni dei partecipanti sembrano avere un effetto retrospettivo sul loro senso del controllo: i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti che credevano più fortemente che le tavole Ouija possono essere usate per comunicare con fantasmi e spiriti erano più propensi a dire in seguito che sentivano come la planchette si fosse mossa da sola.

Cosa ne pensate? 

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Via: Jezebel

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