Una serie TV che miscela la commedia al crime drama con un cast di volti noti del piccolo e del grande schermo. Basterebbero queste parole per descrivere Only Murders in the Building, la nuova scommessa di Disney Plus, disponibile su Star dal 31 agosto 2021.
La prima stagione composta da dieci episodi da trenta minuti ciascuno, fin dal suo incipit si è rivelata una serie dal grande appeal, capace di stupire il pubblico con poche e semplici mosse. Non siamo di fronte a un capolavoro di originalità, ma sicuramente la serie TV Only Murders in the Building ha tutte le carte in regola per diventare un successo senza precedenti.
Only Murders in the Building è creata, prodotta e interpretata dal mitico Steve Martin, con l’aiuto di Dan Fogelman – produttore di This is Us - e Selena Gomez. È ambientata a New York, in un lussuoso edificio a un passo da Central Park. Un bel giorno, in un giorno come tanti, il palazzo viene sconvolto dalla morte di un suo condomino. La polizia crede che sia suicidio, ma Charles, Oliver e Mabel sono di opinioni diverse. Uniti dalla passione per i crimini e i podcast che parlano di crimini, i tre amici si improvvisano detective per coprire la verità.
Perché vedere la serie TV Only Murders in the Building ? Ecco tre validi motivi.
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1. Only Murders in the Building è una comedy per tutte le età
La serie TV Only Murders in the Building è intelligente, sarcastica, anticonvenzionale ma allo stesso tempo appassionante e coinvolgente. E’ una serie che unisce il vecchio e il nuovo passando da uno stile registico a un altro senza problemi. È un mix di tante piccole cose, ma è il risultato finale quello che conta. È una serie che di base, è un mistery ma è soprattutto una commedia di stile con battute sagaci e divertenti.
Ed è proprio in questo mix che Only Muders in the Building è riuscita a emergere in un affollato panorama seriale. Perché è una serie TV che parla a un pubblico eterogeneo, che arriva a chi è in cerca di una commedia graffiante e originale, e a coloro a cui piacciono i misteri e i gialli machiavellici pieni di colpi di scena. Due pesi e due misure, ma è grazie al suo stile e alla sua trama così coinvolgente che la serie TV ha trovato il meritato successo.
2. Rivisita il giallo senza far perdere al genere la propria identità
Comprendiamo molto bene che il genere del crime drama è abusato all’interno del piccolo schermo. Sono tante le serie TV che esplorano l’universo in cerca di qualcosa di nuovo. Only Murders in the Building invece prende tutti gli stilemi più particolari del genere e li mescola con sagacità. Infatti, i meccanismi del classico murder mystery emergono con veemenza fin dal primo episodio, ma l’equilibrio è ben ponderato grazie a dialoghi arguti e a una storia che arriva subito al dunque.
In questo caso, il crime non compie nessun passo avanti. Nel senso che la sua identità non cambia, ma è lo stile a evolversi mutando in qualcosa di unico. All’indagine poliziesca viene affiancato una buona caratterizzazione dei personaggi i quali, nonostante la differenza di età, si incastrano alla perfezione nella cornice narrativa.
3. Un cast di richiamo e tante guest star
Steve Martin è convincente nel ruolo di un burbero attore televisivo sul viale del tramonto, che non riesce a distinguere la realtà dalla finzione. Come Martin Shot nelle vesti di un ex produttore di Broadway che ha dilapidato tutti i suoi risparmi. Ed è impossibile non menzionare e tessere le lodi di Selena Gomez. Qui è una donna dall’oscuro passato legata alla vittima con un doppio filo, in ruolo tutto da scoprire. Ma in ruoli diversi fanno capolino anche Tina Fey celebre per 30 Rock, Amy Ryan volto di The Office, Nathan Love visto in Penny Dreadful: City of Angeles, senza dimenticare la comparsata di Sting nel terzo episodio di Only Murders in the Building in un siparietto con Martin Short.
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