Scappa - Get Out: la spiegazione del finale del film (e perché è stato cambiato)

L'horror diventa "thriller sociale" in Scappa - Get Out. Il film di Jordan Peele ha ricevuto molti consensi da parte di critica e pubblico e ha un finale per certi versi sorprendente, che all'inizio doveva essere diverso.

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Autore: Silvia Artana ,

Quando è arrivato al cinema nel 2017, Scappa - Get Out è stato accolto come uno dei migliori horror degli ultimi anni. E il giudizio non è esagerato. Il film di Jordan Peele non lesina la tensione, i colpi di scena e il sangue, ma fa paura soprattutto perché porta sullo schermo un orrore strisciante, che non ha un volto (apertamente) spaventoso, ma si nasconde dietro sorrisi perfetti e una gentilezza scivolosa.

La pellicola ipnotizza (è proprio il caso di dirlo...) lo spettatore con la sua storia di discriminazione razziale e perbenismo ipocrita e lo accompagna verso una conclusione per certi versi sorprendente e audace. Ma l'epilogo scelto dallo sceneggiatore e regista è la chiusa perfetta per il background del film, per l'argomento che tratta e per il modo in cui lo tratta. Non a caso, inizialmente, il finale era diverso

Scoprite qui il suo significato e perché è stato cambiato.

La storia e il finale ufficiale

Il giovane fotografo afroamericano Chris Washington (Daniel Kaluuya) viene invitato dalla fidanzata, Rose Armitage (Allison Williams), a conoscere i genitori e il fratello. All'apparenza, la famiglia accoglie Chris con grande calore e affetto, ma ben presto i suoi membri iniziano a manifestare degli strani comportamenti.

In particolare, la madre di Rose, Missy Armitage (Catherine Keener), invita il giovane nel suo studio e lo sottopone a una sorta di interrogatorio, alla fine del quale ipnotizza Chris. Il giovane lo scopre il mattino seguente, insieme al fatto che la donna gli ha tolto il vizio del fumo, dopo una notte piena di incubi.

L'episodio segna per Chris l'inizio di una lenta discesa agli inferi. Durante un grande festa organizzata con amici e parenti, il giovane viene sottoposto a un'attenzione morbosa e un incidente con uno degli invitati lo convince che negli Armitage (e nei loro conoscenti) ci sia qualcosa di inquietante. Dopo avere parlato con l'amico Rod (Lil Rel Howery), che lavora per la sicurezza in aeroporto, Chris chiede a Rose di andarsene. Ma ormai è tardi.

Il giovane è l'ennesima vittima di un folle sistema organizzato e gestito dagli Armitage, che rapiscono uomini e donne afroamericani, li ipnotizzano per ridurre al silenzio la loro volontà e trapiantano nel loro corpo il cervello di facoltose persone bianche che vogliono sconfiggere la malattia e la vecchiaia.

Tuttavia, grazie alla sua determinazione e a un po' di fortuna, Chris riesce a fuggire. Il giovane uccide i familiari di Rose e scappa in auto. Ma nella fuga investe la domestica Georgina (alla quale è stato trapiantato il cervello di nonna Armitage). Incapace di abbandonarla, Chris la carica in macchina, ma la donna lo aggredisce e lo fa finire fuori strada. Georgina muore e il giovane viene raggiunto da Rose e dal domestico Walter (diventato il simulacro di nonno Armitage). 

Walter sta per sparare a Chris, ma il giovane riesce a fargli riprendere coscienza per un breve momento e l'uomo colpisce Rose e poi si uccide. Chris si avventa sulla ex ragazza per finirla, ma desiste quando lei gli dice che lo ama... ancora.

Una sirena e degli abbaglianti blu e rossi fanno credere al giovane di essere spacciato, ma dall'auto di servizio scende il suo amico Rod. Chris si allontana con lui e lascia morire Rose.

L'argomento e il contesto di Scappa - Get Out

I "mostri" di Scappa - Get Out sono il pregiudizio e il razzismo e Jordan Peele li ha portati in scena in quello che lui stesso ha definito un "thriller sociale" in un lungo servizio di Vulture dedicato alla pellicola:

Il cattivo è la società. Tutto quello che fa parte di noi e che porta a cose buone, ma che in ultima istanza dimostra che in una certa misura gli esseri umani saranno sempre dei barbari. Suppongo di avere coniato la definizione 'thriller sociale', ma il concetto non l'ho inventato io.

Blumhouse Productions/Universal Pictures
Il poster di Scappa - Get Out
Il poster del film Scappa - Get Out

Parlando con National Public Radio (NPR), Peele ha spiegato che con Scappa - Get Out ha voluto (provare a) mostrare la discriminazione razziale attraverso gli occhi del giovane protagonista che la subisce:

Per me era importante mettere in contatto tutto il pubblico con le paure insite nell'essere persone di colore negli USA. Una cosa che capita sempre agli afroamericani e suppongo a qualsiasi altra minoranza è sentirsi dire di continuo che... vedono il razzismo dove il razzismo non c'è.

In ultima istanza, il regista ha rivelato che con il film ha voluto esorcizzare la sua paura più grande:

Questo film rappresenta la mia passione più profonda. Nasce dal fatto che per affrontare le mie stesse paure, volevo essere in grado di dominarle.

In questo senso e per questa ragione, Jordan Peele ha voluto fare vincere Chris (Daniel Kaluuya). Nel suo soggiorno infernale presso casa Armitage, il giovane affronta i demoni del razzismo, del pregiudizio e della violenza. E il fatto che ne esca vivo e senza conseguenze rappresenta la sua vittoria su di loro. Una vittoria simbolica, ma piena di speranza.

Il finale originale

Il finale che è arrivato al cinema è diverso da quello immaginato all'origine per Scappa - Get Out. Nella versione iniziale, non era Rod a raggiungere Chris, ma davvero la polizia. Con le immaginabili conseguenze del caso. Ma alla luce di quello che il film e è vuole rappresentare, il produttore Sean McKittrick e Jordan Peele hanno deciso di cambiarlo. Così, è nata la versione in cui Chris se ne va con Rod e si lascia alle spalle Rose e i suoi incubi.

Nel servizio di Vulture, McKittrick entra nel dettaglio della scelta:

Abbiamo fatto un test del film con la 'triste verità' del finale originale, in cui il poliziotto è un vero poliziotto e Chris finisce in prigione. Il pubblico lo ha adorato, era un pugno nello stomaco. Potevi sentire le persone che trattenevano il fiato. Il paese era diverso. Non eravamo nell'era Obama, ma in un'altra in cui il razzismo strisciava fuori di nuovo da sotto le rocce. Sul finale avevamo già fatto avanti e indietro un po' di volte, per cui abbiamo deciso di tornare indietro e girare quello in cui Chris vince.

Marcus Henderson (interprete del domestico Walter) ha paragonato il vecchio finale alla tristemente nota vicenda di Ferguson e all'uccisione di un ragazzo di colore, Michael Brown, da parte dell'agente di polizia Darren Wilson:

Ricordo quando hanno emesso il verdetto che Darren Wilson non poteva essere incriminato e mi sono sentito sconfitto. Avrei voluto una pausa, ma non potevo. Ed era quello che diceva il finale originale: non potevo avere una tregua, perché questa è la realtà. Ma il nuovo finale ci ha permesso di avere una pausa. E penso che sia per questo che ci è piaciuto tanto e lo abbiamo voluto con forza. Quando ne parlo con qualcuno, discutiamo dell'importanza di vedere quella silhouette scura allontanarsi per raccontare la sua storia. Perché ci sono altri che non hanno potuto raccontare la loro, come Trayvon Martin, Mike Brown, Philando Castile.

Anche il protagonista, Daniel Kaluuya, ha sottolineato l'adesione del vecchio finale alla realtà e il suo valore di specchio sociale:

Adoro il finale originale. Era grandioso per quello che diceva sulla vita. Un ragazzo di colore davvero in gamba che vive una esperienza traumatica, affronta tanto razzismo, combatte per la sua sopravvivenza e finisce in prigione. È una cosa che ho sentito profondamente, perché mostra quanto sia ingiusto il sistema.

Ma ha osservato che fare vincere Chris è un grande messaggio di speranza e un insegnamento:

Tuttavia, con il senno di poi, vale anche con le luci lampeggianti e Rod che salva Chris attraverso la fratellanza nera. Perché Chris ha una vita. Deve venirne fuori anche dopo avere sperimentato tanto razzismo. Con le persone che non hanno mai vissuto nulla di simile che si aspettano che tu veda il mondo ancora allo stesso modo. Ho pensato che fosse molto reale.

Di certo, Scappa - Get Out non è un film che lascia indifferenti.

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