L’episodio di Halloween (o, meglio, Chanel-o-ween) di #Scream Queens è sotto il segno dell’esagerazione. Dalle morti agli attacchi, dai costumi sgargianti alle scene splatter, l’Halloween blues di #Chanel Oberlin, neo-vedova blu e vestita da Puffetta, s’incrocia con la catena dei delitti di Green Meanie.
L’episodio si apre con il post-tragedia: nel precedente Mano Assassina, l’insanguinato #Chad Radwell è crollato dal soffitto della cappella addosso a Chanel, che lo attendeva per giurargli amore nella buona e cattiva sorte. Il vestito macchiato di sangue è stato sostituito con un outfit da Jackie Kennedy (tailleur rosa confetto e cappellino) e l’angoscia di essersi trovata il futuro marito cadavere addosso è diventata una comprensibile ansia per l’eredità dei Radwell, fatalmente morti tutti (proprio mentre moriva Chad) in un disastro aereo.
Le coincidenze esagerate, le reazioni da cartone animato e la plasticità di forme, volti e costumi rendono questo episodio assolutamente iconico: non c’è limite alla fantasia, allo humor cinico e al cattivo gusto.
È Chanel-o-ween ma, a differenza dello scorso anno, la protagonista caduta in disgrazia non può dedicarsi a coltivare i propri follower con scatti iconici su Instagram, per cui decide di inviare il proprio disprezzo alle ragazze che l’adorano sotto forma di regali disgustosi: bile di cadavere, pus insacchettato, cuori di ragazze facili.
I nostalgici della prima stagione gioiranno: Chanel è tornata sulla sua macchinina.

Il patchwork di generi, a cui ci ha abituato Scream Queens, in questo episodio vira decisamente verso il grottesco e il cult-trash, dividendosi tra trovate brillanti e momenti più statici.
Geniale, ad esempio, è il costume di Jackie Kennedy, come geniali sono i giochi sessuali di ruolo tra Denise e Chad (rivelatosi post-mortem ex amante dell’agente speciale FBI) che interpretano nei colorati flashback film come I segreti di Brokeback Mountain o American Beauty.
D'altronde il citazionismo sparso ed esasperato di Scream Queens poteva forse venire meno nell’episodio halloweeniano?

In ogni caso, in questo episodio ci sono anche due gialli nel giallo e il primo è il fil rouge che lega il decano #Munsch alla morte di Chad. Munsch e Brock sono amanti, scopriamo estemporaneamente, amanti da sveltina pre-matrimonio e – casualmente – il patrimonio dei Radwell è stato destinato proprio prima delle nozze all’ospedale C.U.R.E. e a Cathy (che è malata in attesa di una cura). Che gli amanti improbabili siano legati alla catena di assassinii? O solo a quello di Chad?
Chanel di certo ha preso meglio la morte del marito rispetto alla notizia sull'eredità.

Il secondo giallo nel giallo è la pelle di Chanel. Non la “pelle splendida” di cui cantava un gruppo indie, ma la pelle blu puffo che la fashion protagonista si ritrova dopo una cura all’argento propinatale dal dottor #Brock Holt. L’uomo, già sospettato di essere la “mano assassina” nega di aver esagerato con la dose e di aver causato questo fumettoso effetto collaterale. Qualcuno, evidentemente, ha manomesso la quantità d’argento che ha trasformato in un puffo la quasi-vedova di Chad Radwell.
Esasperata da tutto, Chanel decide di lasciare una volta per tutte l’ospedale ma mentre sta uscendo incontra un’Ivanka Trump in filo di perle, pronta a colpire. E la misteriosa figura mascherata in effetti la colpisce, rincorrendola con un’asta della flebo ma non riuscendo ad attaccarla perché la vittima le lancia una scarpa (cos’altro poteva tirarle addosso?).
Tutti sospettano che dietro la pericolosa figlia di Trump ci sia #Chanel #5, che aveva acquistato un costume da Ivana Trump (lei però credeva fosse la stessa persona rispetto a Ivanka!). Dietro l'equivoco di Chanel #5 che confonde Ivana e Ivanka si può intravedere una punta di satira politica, con Ivanka definita dalla stampa "moglie di rappresentanza"? Chi può escluderlo?

In realtà, dietro la maschera dell’America perbenista e di destra c’è #Hester Ulrich, che ha promesso a #Denise di aiutarla a trovare l’assassino del suo amante se 1) organizza una festa di Halloween 2) le permette di partecipare.
Quella che ormai è l’Hannibal Lecter della serie passa però da un imprigionamento all’altro: dalle sbarre costrittive del manicomio al volto plasticoso e al tailleur color Tiffany di Ivanka Trump. Quando rivedremo le potenzialità di Hester sciolte e libere in giro per l’ospedale?
In ogni caso, la festa di Halloween intesa come esca per Green Meanie diventa un nuovo massacro (avevate dubbi?): il Verde Cattivone procura dei pazienti avvelenati con delle mele a una festa. L’unica a essersi salvata è una ragazza vestita da Biancaneve, che con la propria testimonianza dà modo a Brock di capire che il gruppo è affetto da avvelenamento da ergot, che dà allucinazioni, vomito, convulsioni.

Intanto Chanel, prigioniera del proprio egocentrismo, rispolvera la tavola Ouija per comunicare con il defunto Radwell (se qualcuno ha visto Ghost può apprezzare l’idea di farlo parlare tramite il corpo di Denise) e capire chi amasse davvero delle due.
Chiamate entrambe dal decano per l’emergenza-avvelenati, Denise e Chanel interrompono la seduta proprio mentre Chad stava per dire qualcosa di importante all’ex fidanzata.
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Nel frattempo però Chanel #5 si trova davanti a Hester (sempre celata sotto la maschera di Ivanka) ma, mentre cerca di parlare con lei, viene aggredita dalle lame di Green Meanie. Denise interviene ma il killer uccide (o così sembrerebbe) anche lei!
Il commento a caldo è che il personaggio di Denise è troppo importante per essere eliminato. Sarà ancora viva, magari in fin di vita ma viva? Resusciterà dal mondo dei morti? Questo non è ancora successo nella serie ma in Scream Queens, e soprattutto a Chanel-o-ween, nulla è impossibile.
Lo stesso vale per Chanel #5, che per Chanel Oberlin non può neanche usare Facetime come alibi.

L’ultima delle Chanel (e ampiamente in senso figurato), soprannominata anche “Mai una Gioia”, non può davvero morire così sbrigativamente, a metà stagione, senza aver avuto una storia d’amore che si possa chiamare tale (a eccezione del bubbonico Tyler, ovviamente).
Capitolo costumi: abbiamo visto splendide idee, idee più banali e idee che sono passate inosservate. Le migliori sono state Ivana, Ivanka, Puffetta e – naturalmente – il George Hamilton del decano Munsch.
L’episodio scorre rivelando l’assenza di anima dei personaggi: come dei fumetti, non hanno evoluzione e non hanno sentimenti, che sono rimpiazzati invece con le azioni e il sarcasmo. Nessuno soffre per gli altri (e comprensibilmente: perché Chanel dovrebbe star male per un fidanzato con cui faceva sesso distratto tenendo aperto Snapchat?).

Uno dei momenti più divertenti è l’attacco della burrosa Denise contro la categoria delle Chanel magre, bionde e modaiole.
Denise non ha dubbi.
Il mio corpo è da donna. Il tuo è da oca vittoriana denutrita.
Ma, in ultima battuta, non sottovalutiamo l’indizio dato da Chad a Chanel quando le chiede di indovinare chi l’ha ucciso.

Che il killer sia un’altra Chanel? Magari la numero 3? Oppure addirittura Zayday? Per scoprirlo, non ci resta che aspettare la rivelazione del mistero. Purtroppo per staff e pazienti, però, Green Meanie colpirà ancora.
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