Shia LaBeouf è stato escluso da Suicide Squad perché troppo 'pazzo'

Autore: Marta Suvi ,

Alcuni attori impiegano mesi prima di riuscire ad interpretare un personaggio folle mentre per altri è naturale.

Shia LaBeouf, si è messo a nudo in una recente intervista alla rivista Variety, confessando segreti personali e professionali.
Uno di questi riguarda il film del momento, Suicide Squad.

Variety
Shia LaBeouf fotografato da Jiri Turek
Shia LaBeouf fotografato da Jiri Turek

L'attore ha raccontato quanto sia stato vicino a prendere parte al progetto e soprattutto della bizzarra motivazione per cui ne è stato allontanato.

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A LaBeouf inizialmente, era stata offerta una parte dal regista David Ayer. I due avevano già lavorato insieme nel 2014, sul set del film Fury ma l'incontro successivo non è andato a buon fine.

Quale sarebbe stato il suo ruolo?

Shia avrebbe dovuto interpretare il ruolo del tenente GQ Edwards, poi affidato a Scott Eastwood. L'attore ha sottolineato come in origine il personaggio avesse molto più spazio, rispetto alla versione finale andata sullo schermo:

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Il personaggio inizialmente era diverso, poi quando Will Smith è entrato a far parte del progetto la sceneggiatura è stata cambiata. Il personaggio di Rick Flag [Interpretato da Joel Kinnaman] è stato ridimensionato per dare maggior spazio a quello di Smith.

Il motivo della sua esclusione dal film non è legato al suo talento ma alla sua vita fuori dal set, lontana dai progetti cinematografici.

Warner Bros.
Rick Flag, tenente GQ e Deadshot in Suicide Squad
Scott Eastwood, Joel Kinnaman e Will Smith in Suicide Squad

Secondo l'attore, Warner Bros non era favorevole al suo casting e ha raccontato cosa gli è stato detto durante il loro incontro:

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Tu sei pazzo. Sei un bravo attore, ma questo film non fa per te.

Dunque i capi di Warner non se la sono sentita di rischiare, includendolo in un progetto così costoso e vista la sua reputazione.

Recentemente, LaBeouf è stato sempre meno impegnato in progetti cinematografici, privilegiando un impegno crescente verso performance artistiche, da alcuni definite bizzarre.

Newhive
Shia LaBeouf durante una performance artistica
#ALLMYMOVIES by LaBeouf, Rönkkö & Turner

La sua ultima performance è stata #TakeMeAnyWhere, un viaggio di 30 giorni in autostop, durante i quali i fan potevano dargli un passaggio e portarlo dove preferivano.

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Questo suo impegno in campo artistico ha turbato la casa di produzione, vedendo queste performance come una potenziale minaccia alla credibilità e alla reputazione del progetto cinematografico.

Nonostante questa sfiorata possibilità, l'attore ha ribadito il suo scetticismo nei confronti dei blockbuster, confermando il suo amore per il cinema indipendente e le performance artistiche.

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