Sin City - Una donna per cui uccidere: 15 curiosità sul film (e sul poster censurato di Eva Green)

Autore: Francesco Ursino ,

Strade buie, pioggia che scende impietosa, personaggi loschi e donne fatali: il mondo di Sin City: Una donna per cui uccidere propone nuovamente le atmosfere dell’opera di Frank Miller, già protagonista di fumetti di successo e altri progetti. Il film, uscito nel 2014, riporta sul grande schermo la città del peccato dopo l’esordio del primo Sin City, datato 2007. Così come nella prima pellicola, il cast è ricco di stelle. Il regista Robert Rodriguez poteva contare infatti su Bruce Willis, Jessica Alba e soprattutto lei, l’affascinante Eva Green, al centro di polemiche per un poster definito fin troppo sexy.

Il film si articola in quattro episodi ambientati nella tormentata città di Basin City. In questo contesto, spiccano personaggi come Nancy, la spogliarellista con il cuore in frantumi per la perdita dell’amato John Hartigan. Al centro dell’episodio che dà il nome al film però c’è la misteriosa Ava Lord, che sentendosi tradita dal marito chiede aiuto a Dwight, una sua vecchia fiamma, nonché fotografo specializzato nell’immortalare uomini poco fedeli.

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Nel frattempo, il giocatore d’azzardo Johnny cerca un modo per sfidare a poker il Senatore Roark, e il possente Marv è alle prese con i suoi problemi di memoria. Il fantasma di Hartigan, inoltre, vaga senza pace per i vicoli della città del peccato…

Dopo aver descritto le situazioni chiave degli episodi che compongono il film, è tempo di evidenziarne le curiosità più singolari, e di parlare del gran trambusto generato dal poster di Eva Green.

15 curiosità su Sin City - Una donna per cui uccidere

  1. La prima scelta di Robert Rodriguez per il ruolo di Ava ricadde su Angelina Jolie. Il registra di Dal Tramonto all’alba era talmente convinto della sua decisione che ritardò l’inizio delle riprese quando la Jolie dichiarò di essere incinta. Tuttavia, in seguito la produzione cambiò idea, e fu scelta Eva Green.
  2. L’elenco delle possibili candidate al ruolo di Ava Lord era piuttosto lungo, e includeva Scarlett Johansson, Salma Hayek, Rose McGowan, Rachel Weisz, Helena Bonham Carter, Michelle Williams, Jennifer Lawrence e Anne Hathaway.
  3. Pur di entrare a far parte della produzione, Joseph Gordon-Levitt rifiutò di recitare in I Guardiani della Galassia e Godzilla.
  4. Nel 2006, Robert Rodriguez iniziò a mettere insieme le prime idee relative a Sin City - Una donna per cui uccidere. In questo periodo, il regista considerò Johnny Depp per la parte di Wallace, il personaggio principale di Hell and Black, opera di Miller che avrebbe dovuto far parte della versione finale del film. Alla fine, però, l’idea fu scartata, e nella pellicola furono inseriti gli episodi Solo un altro sabato sera, Una Donna per cui Uccidere, Quella lunga, brutta notte e La grossa sconfitta.
  5. L’intervallo di sette anni tra l’uscita di Sin City e Sin City: Una donna per cui uccidere portò con sé numerosi cambiamenti nel cast. La produzione dovette fare a meno di Brittany Murphy e Michael Clarke Duncan, venuti a mancare nel 2009 e nel 2012. La gravidanza di Devon Aoki costrinse a cercare una nuova interprete per Miho, e la scelta ricadde su Jamie Chung. Michael Madsen, che nel primo film interpretava Bob, fu rimpiazzato invece da Jeremy Piven.
  6. Nel corso della storia dei due film si apprende che Dwight ha cambiato il suo aspetto dopo un intervento di chirurgia plastica. Per questo motivo Clive Owen, ovvero il Dwight del primo Sin City, ha ceduto il posto a Josh Brolin.
  7. Sin City - Una donna per cui uccidere rappresenta la seconda esperienza cinematografica di Lady Gaga, protagonista agli Oscar 2019 con A Star is Born. La prima apparizione ufficiale sul grande schermo della cantante è stata in Machete Kills, film diretto proprio da Robert Rodriguez.
  8. Con un budget di 60 milioni di dollari, Sin City - Una donna per cui uccidere è il secondo film più costoso diretto da Robert Rodriguez. In cima alla classifica si trova Alita - Angelo della battaglia, con un budget stimato di 170 milioni di dollari (secondo rilevazioni Box Office Mojo).
  9. Dopo la morte di Brittany Murphy, che nel primo Sin City impersonava Shellie, Frank Miller e Robert Rodriguez decisero di non affidare la parte a una nuova interprete, eliminando il personaggio. Con questa scelta, il regista e il fumettista vollero onorare la memoria dell’attrice, scomparsa tragicamente nel 2009 a causa di un arresto cardiaco.
  10. Nel film, Eva Green e Marton Csokas recitano i panni di marito e moglie, così come era già successo nella pellicola Kingdom of Heaven, datata 2005. L’intesa tra Green e Csokas, per un periodo, andò oltre la finzione cinematografica: i due ebbero una relazione tra il 2005 e il 2009.
  11. Le sigarette di Dwight McCarthy sono di marca Red Apple, la stessa apparsa più volte nei film di Quentin Tarantino. Lo stesso regista americano, amico di Robert Rodriguez, diresse alcune scene del primo Sin City.
  12. Prima di Sin City - Una donna per cui uccidere, Eva Green aveva già recitato in un film tratto da un’opera di Frank Miller. Si tratta di 300 – L’alba di un impero, ispirato al fumetto di Miller chiamato Xerses.
  13. Herr Wallenquist, nel film, è un malavitoso di origini tedesche che vuole uccidere Dwight. Il suo nome è un omaggio ad Alarich Wallenquist, uno dei villain di Daredevil.
  14. Due dei quattro segmenti di cui si compone il film, ovvero Quella lunga, brutta notte e La grossa sconfitta, sono stati creati appositamente per il grande schermo. Una Donna per cui Uccidere e Solo un altro sabato sera, invece, sono ispirati a fumetti già pubblicati da Frank Miller. In questi ultimi due episodi, il protagonista principale è Marv.
  15. In una scena, Nancy si trova nel suo appartamento, con la televisione accesa. I protagonisti del programma in onda in quel momento sono proprio Miller e Rodriguez.

Eva Green e il poster della discordia

Sin City - Una donna per cui uccidere è stato al centro di un curioso caso di censura da parte della MPAA, la Motion Picture Association of America, organismo che si occupa di tutelare gli interessi degli studi cinematografici. Il motivo del contendere? Questo poster:

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Dimension Films
Una sensuale Eva Green nel poster di Sin City - Una donna per cui uccidere

Secondo quanto riportato da Page Six, la ragione della censura era da ricercare nella eccessiva nudità mostrata. Nel documento ufficiale della MPAA, infatti, era possibile leggere che la locandina era stata giudicata inopportuna a causa dei seguenti dettagli:

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La curva inferiore del seno e i profili scuri dell’areola e del capezzolo sono visibili attraverso l’abito trasparente.

La reazione a questo provvedimento disorientò i più. Tra questi, evidentemente, c’era anche la diretta interessata, Eva Green, che sulle pagine di Vanity Fair si esprimeva in questi termini:

In realtà, nel poster non sono veramente nuda. Tutta questa faccenda mi pare un po’ strana. A me sembra si sia fatto tanto rumore per nulla. Si trovano elementi molto più violenti nel mercato cinematografico, il mio sembra essere un caso piuttosto soft. Non sono nuda. Viene solo suggerito. A me sembra molto sexy. Bello, in qualche modo. Se è un qualcosa che traumatizza le persone, non so che farci. Non voglio fare arrabbiare nessuno. Non voglio essere vista solo come una femme fatale o etichettata in modo stupido. Spero che la gente avrà abbastanza immaginazione.

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Nonostante le rimostranze dell’attrice, il provvedimento di censura non tardò ad arrivare. Di conseguenza, al pubblico fu presentata una versione del poster leggermente differente dall'originale, come è possibile osservare dal confronto apparso sulle pagine di E! News. A sinistra si trova la versione censurata, mentre a destra campeggia l’originale:

Dimension Films
Il poster approvato e quello censurato di Sin City - Una donna per cui uccidere

La stessa attrice francese, sempre sulle pagine di E! News, spiegava trattenendo a stento un sorriso:

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Il poster… voglio dire, non si vede niente! Aspettate solo di guardare il film allora, è anche in 3D.

Green, inoltre, era piuttosto meravigliata del fatto che la MPAA si fosse occupata solo del suo aspetto fisico, e non della possibile violenza della scena:

Sto impugnando una pistola in quell'immagine – e a nessuno sembra importare della cosa. Il problema è solo il mio seno?

Dimension Films/Key Films
La copertina di Sin City - Una donna per cui uccidere

Cosa ne pensate di Sin City - Una donna per cui uccidere? Secondo voi il poster di Eva Green era così scandaloso da meritare la censura?

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