Cosa succede nel finale di Stranizza d’amuri

Stranizza d’amuri ha portato sul grande schermo la storia d’amore non convenzionale di due giovani ragazzi nella Sicilia degli anni ‘80 quando l’omosessualità era un disonore per la famiglia.

Soprattutto se la realtà in cui ci si confronta ogni giorno è quella soffocante di un piccolo paese dove tutto resta immutato. Giuseppe Fiorello fa il suo esordio alla regia raccontando un evento di cronaca nera che sconvolse l’Italia, da un lato in maniera positiva mettendo in moto un’azione concreta sui diritti civili, dall’altro contribuendo a dipingere la Sicilia come una terra crudele e spietata. 

La pellicola, grande omaggio al maestro Franco Battiato, è delicatissima e preferisce concentrarsi più sulla storia d’amore tra i due giovani che sul triste epilogo come scriviamo nella nostra recensione su Stranizza d’amuri. 

Nino e Gianni hanno 16 e 17 anni: il primo è uno studente modello, cresciuto in campagna lontano dal paese in cui è ambientata la vicenda, il secondo invece porta sulle spalle il peso di non avere un padre e di essere omosessuale, continuamente preso di mira sia dalla famiglia che dai giovani del paese. Per Gianni tutto cambia quando incontra Ninuzzo che diventa il suo porto sicuro. Ma come finisce il film drammatico diretto da Giuseppe Fiorello?

Nino e Gianni sono vittime dell’ingenuità

Image not found

Gianni e Nino sono innamorati. E forse, complice il senso di spensieratezza che da solo l’amore giovanile, non fanno niente per nasconderlo. Questo scatena le malelingue del paese che non perdono tempo a raccontare ciò che i loro occhi vedono alla famiglia di Nino. 

Ma è la madre di Gianni ha fare il primo passo telefonando alla madre di Nino e raccontandogli la vera natura del figlio. Il suo obiettivo è salvare Nino, permettendogli una vita libera dai pregiudizi che invece sono il marchio del figlio. Queste parole sono un pugno nello stomaco per la famiglia di Nino che ha accolto con amore Gianni: inizia così il pestaggio da parte dello zio di Nino nei confronti di Gianni, mentre il 16enne viene allontano dal suo caro amico.

La notte della finale dei Mondiali dell’82 Nino si allontana dalla famiglia: qui viene raggiunto dallo zio che vive in casa sua che lo consola proponendogli una soluzione: Nino e Gianni hanno peccato di ingenuità, mostrando la loro storia alla luce del sole, consigliandogli di continuare a frequentarsi di nascosto. Nino, inforca il motorino e corre da Gianni, ancora dolorante dopo le botte prese dallo zio del ragazzo. I due si ricongiungono sullo sfondo delle bandiere tricolore e della gioia per la vittoria della Nazionale ai Mondiali di Calcio. 

Ma la storia, purtroppo, non ha un lieto fine: il racconto si sposta più avanti nel tempo, mentre i due ragazzi stanno prendendo il sole nel loro posto preferito, una conca vicino al fiume. Gianni scorge qualcosa, ma preferisce tacere e si stende accanto a Nino. Subito dopo, la camera da presa inquadra il cielo e si sentono alcuni colpi di pistola, alludendo all’omicidio dei due ragazzi. 

Crediti immagine di copertina:  Fenix Entertainment/Ibla Film