Per Arnold Schwarzenegger, nella saga delle macchine ribelli ideata nel 1984 da James Cameron, vestirsi è sempre stata una questione di vita o di morte (quella di qualche sventurato): in principio i tre punk messi k.o. - tra loro il compianto Bill Paxton e Brian Thomas, il serial killer di Cobra - poi la zuffa al Corral, il locale per motociclisti de Il giorno del giudizio e infine lo spogliarellista del terzo capitolo.
Non fa certo eccezione Terminator Genisys, sorta di reboot che vede il ritorno di Schwarzy nel ruolo più iconico della propria carriera, affiancato per l'occasione da Emilia Clarke, nuova Sarah Connor. Nel film diretto da Alan Taylor, che altera gli eventi del franchise, viene omaggiata la celebre scena del primo sci-fi diretto da Cameron giocando con il ringiovanimento e l'invecchiamento dell'ex Mr. Olympia. Prima di rivederla, vi mostriamo l'originale arrivo di Arnold dal futuro:
"Ti stavo aspettando": se Arnold combatte contro Arnold
La celebre sequenza all'osservatorio di Griffith Park è stata, per stessa ammissione degli addetti ai lavori, una delle fasi più complesse di Terminator Genisys. È stata divisa in due parti per la lavorazione: la prima consisteva nel ricreare l'arrivo del giovane Arnold; la seconda parte, invece, per mezzo di coup de théâtre, mostra quella che è una nuova piega degli eventi conosciuti dallo spettatore, apportando una modifica nella storyline della saga, e cioè il faccia a faccia fra il giovane cyborg con le fattezze di uno Schwarzenegger digitale e il canuto "guardiano" impersonato nel film dal vero Schwarzy, anch'egli ringiovanito di una ventina di anni.
Per realizzare il tutto è stato ricreato un set a New Orleans, dove la scena è stata coreografata e girata dal vivo dall'attore americano e da una controfigura, il culturista Brett Azar. Ogni dettaglio del volto di Schwarzenegger è stato immagazzinato in una vasta libreria di immagini che gli animatori hanno usato per creare un viso più giovane dell'attore, sovrapponendolo poi a quello del cultirista. I tecnici hanno anche realizzato una sessione di performance capture con Schwarzenegger per registrare le sue caratteristiche facciali attuali. "Abbiamo preso i risultati di questa sessione di motion capture per cercare di mappare le sue caratteristiche e compensare così la differenza di età tra i due", ha rivelato Sheldon Stopsack, supervisore degli effetti speciali di Terminator Genisys.
La produzione, però, si è accorta che il girato presentava delle incongruenze con il materiale originale (la scena del primo Terminator). Ha avuto inizio, quindi, un progressivo lavoro di revisione del girato e degli effetti realizzati, lavorando su imperfezioni del volto, punti luce e focus di ripresa.
Stopsack si è affidato ad una sempre più avanzata computer grafica per ricreare l'Arnold Schwarzenegger del primo film di James Cameron, lavorando sulle asimmetrie del volto di Schwarzy. Il risultato è stupefacente, tant'è che sembra quasi che la produzione abbia riutilizzato il materiale del 1984.
Non è la prima volta nella storia del Cinema che assistiamo ad un ringiovanimento digitale: Jeff Bridges in Tron: Legacy, Robert Downey Jr. in Captain America: Civil War, il Peter Cushing riportato in vita in occasione di Rogue One: A Star Wars Story o, ancora, l'incredibile "androide" Sean Young che fa ritorno in Blade Runner 2049.
I tecnici della computer grafica di Terminator Genisys hanno lavorato ad un livello che non era mai stato raggiunto prima sul grande schermo con un attore vivente. Quando Stopsack, che ha lavorato in Guardiani della Galassia e X-Men: Giorni di un Futuro Passato, ha realizzato di dover operare su un personaggio completamente virtuale (partendo da un modello vivente), era allo stesso tempo emozionato e terrorizzato. "È un'idea completamente folle a causa della complessità del compito", ha affermato il supervisore degli effetti speciali nel video dei contenuti extra del film, che ha poi aggiunto: "Creare e lavorare su un essere umano completamente digitale è considerato il Sacro Graal degli effetti visivi".
La sequenza dello scontro fra i due Terminator ha richiesto 12 mesi di lavoro per ottenere 35 fotogrammi che sono stati utilizzati per soli cinque minuti di Terminator Genisys. Stopsack e il collega Janek Sirrs hanno visionato filmati d'archivio dello Schwarzenegger anni '80 (tra questi, "Pumping Iron", documentario del 1977 realizzato sull'allora Mister Olympia). La sequenza è stata perfezionata all'ultimo momento, 30 minuti prima che la versione finale del film fosse presentata agli studios.
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