The Blacklist: Redemption - Recensione episodio 1x02. Kevin Jensen

Autore: Alice Grisa ,

Dopo primo episodio in stile spy e vagamente noir, il secondo episodio dello spin-off di #The Blacklist, #The Blacklist: Redemption ritorna sui binari più glaciali e rigorosi della narrazione del caso verticale.

Il criminale di questo capitolo, Kevin Jensen, non è altri che il figlio della migliore amica di #Susan (Scottie) Hargrave. Eternamente pensierosa ed ermetica, la protagonista ci fa capire di avere forti e controversi sentimenti di “maternità surrogata” (se così si può definire l’attaccamento personale che ha nei confronti di Kevin) e di essere disposta a tutto per ottenere i propri obiettivi: sfidare gli insfidabili e andare contro anche le stesse restrizioni governative. 

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Kevin Jensen è un coetaneo di #Tom (che giocava con lui quando erano bambini, particolare che fa sussultare il protagonista che teme di essere smascherato): giornalista per i diritti civili laureato a Boston e in trasferta in Kyrkistan, il giovane Jensen è stato rapito e torturato con l’accusa di essere un agente della CIA ed è rinchiuso in una prigione ad alta sicurezza. 

Inoltre - ovviamente - nessuno pensa a far rispettare i suoi diritti.

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The Blacklist: Redemption,Kevin Jensen viene catturato
Kevin viene sequestrato

Il caso Jensen è piuttosto delicato: il governo degli Stati Uniti si disinteressa volontariamente del sequestro per evitare problemi diplomatici e il gabinetto presidenziale vieta a Scottie e alla sua società di intromettersi.

Ma la Lady di Ferro di Blacklist: Redemption non ha nessuna intenzione di sottomettersi alle limitazioni: senza preoccuparsi del governo, allestisce la solita squadra di spie, hacker e agenti speciali per provare a salvare Jensen.

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Kevin torturato in The Blacklist: Redemption
Le torture a Kevin

Tutta la vulnerabilità di Scottie affiora in questo episodio, in cui – come una donna affetta dalla"sindrome della mamma-crocerossina" – la Hargrave sente di dover tentare il tutto e per tutto per salvare un ragazzo che potrebbe essere Christopher (dato che ha la sua stessa età e che con Christopher non è riuscita).

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Scottie in The Blacklist: Redemption
Scottie si sente una vicemadre per Kevin

La maschera di freddezza ed efficienza di Scottie si sgretola lievemente, sviscerando sensazioni pronte ad affiorare dall’oceano doloroso della perdita. Lo sguardo di Tom, corrispondenza e antitesi perenne dei movimenti nervosi della madre, fa da contraltare alla donna tradendo la stessa inquietudine, anche perché Tom – oggettivamente – teme di essere riconosciuto dal ragazzo e che salti la sua copertura per conto di Howard. 

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Una scena di The Blacklist: Redemption
Rivelazioni pericolose per Tom

La struttura classica degli episodi di The Blacklist e The Blacklist: Redemption viene recuperata anche nell'(apparente) salvataggio di Kevin Jensen: la squadra formula un piano creativo e fantasioso da mettere in pratica per raggiungere il Kyrkistan, stato a est della Turchia dove il ragazzo è stato catturato.

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Non mancano i soliti flashforward, i flashback (sotto forma di vecchi filmini), le scomposizioni di ideazione e realizzazione del piano in riquadri grafici che spezzano in più parti l’inquadratura, la pianificazione informatica e i trucchi per mettere in pratica la manovra di liberazione di Kevin. 

È impossibile entrare nella prigione dove il giornalista è rinchiuso. È Tom a pensare un modo per bypassare il problema e coinvolge un anziano amico di Scottie, che ha conoscenze nella polizia ma vuole qualcosa di particolare in cambio: la produzione discografica della figlia, che ha velleità da popstar e in un piccolo e squallido club si esibisce sulle note di Britney Spears.

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L’inserto pseudo-umoristico della cantante, improbabilissima nei panni di Britney Spears (ma la gag appare fin troppo abusata) è il mid-point che spacca l’escalation di tensione dell’episodio.

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The Blacklist: Redemption, la scena in cui la figlia dell'amico di Scottie canta Britney Spears
L'intermezzo di humor grottesco è affidato a un'emula di Britney Spears

Travestiti da poliziotti kyrkistani con l’aiuto dell’amico di Scottie, Tom e gli altri raggiungono la prigione e s’infiltrano allo scopo di liberare Jensen. Kevin viene salvato grazie alla competenze della squadra, che mentre agisce sorveglia la situazione con i monitor e non si fa cogliere impreparata) ma, appena viene tratto in salvo, il giornalista fugge per recuperare dei preziosi documenti.

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L'incursione in The Blacklist: Redemption 1x02
Un'incursione pericolosa

Mentre Scottie intercede per la sua squadra con il governo, furibondo perché non ha rispettato le direttive, incombe il drammatico epilogo della storia: Kevin viene ucciso e Tom, ferito anche lui, non riesce a salvarlo.

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Consapevole di non essere riuscito a evitare la morte di un suo amico d’infanzia, l’uomo si getta contro il pericolo dei militari e della polizia pur di recuperare i suoi effetti personali dall’abitacolo dell’auto.

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Tom non riesce a salvare Kevin in The Blacklist: Redemption 1x02
Sono amici d'infanzia, ma solo Tom ne è consapevole

Se non altro, Tom riesce a prendere il Mac del ragazzo, che contiene informazioni fondamentali per la salvezza degli Stati Uniti: Kevin era effettivamente un agente sotto copertura ed è effettivamente morto da eroe, anche se – per non minare l’equilibrio che il governo ha costituito con il Kyrkistan – nessuno potrà mai saperlo.

Il finale vira verso il dramma più puro, con l’abbraccio straziato di due madri altrettanto straziate. L’ultima scena mostra Scottie di fronte a un vecchio video di compleanno, che ritrae Christopher vicino all’amico Kevin.

Quanto si può sopportare la scomparsa di un figlio senza sapere dove possa essere? E quanto è paradossale struggersi dal dolore per una persona che invece è viva e con cui si parla ogni giorno?

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Scottie piange in The Blacklist: Redemption 1x02
Lo strazio di Scottie

Il conflitto “personale” madre-figlio si mescola, in questo secondo episodio, con i temi dei diritti umani, della censura e della repressione degli Stati medio-orientalI, nonché delle manovre difensive e poco audaci dell’intelligence e dei servizi governativi: la morte di Kevin poteva essere evitata o, almeno, raccontata.

La fotografia fredda, i tagli duri, le inquadrature fatte di linee rigorose e geometriche mostrano il carattere asciutto di questa serie, che fa scivolare i sentimenti sott’acqua, sotto la forza ingegnosa dei piani d'attacco, delle macchinazioni e degli atti eroici della squadra.

Siamo solo all’inizio di un percorso di ri-scoperta che porterà alla luce tante interessanti verità.

Che ne pensate di questo episodio? Vi è piaciuto? Scottie scoprirà che Tom è suo figlio?

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