Stasera in TV c'è The Imitation Game, ecco chi era davvero Alan Turing

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Autore: Alice Grisa ,

The Imitation Game è un film del 2014, un biopic sulla storia del matematico Alan Turing. Nei panni del protagonista troviamo Benedict Cumberbatch.

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La pellicola, candidata a otto premi Oscar, si è aggiudicata quello per la Miglior sceneggiatura.

Stasera 11 settembre alle ore 23.35 c'è The Imitation Game sul NOVE

La storia parte da un racconto di Turing che ripercorre gli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando era stato reclutato per decodificare il codice Enigma dei nazisti.

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Tra gli studi di Turing, matematico, logico, crittografo e filosofo britannico, c’è soprattutto la scoperta della macchina-antenata del computer.

Ma chi era Alan Turing?

Chi era Alan Turing? La vera storia del matematico

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Alan Turing era nato a Londra ed era figlio di una coppia di impiegati della famiglia reale in India. A scuola Turing aveva un rendimento a due velocità: bravissimo nella matematica, nella fisica e nella chimica e grande appassionato di scacchi, non amava le materie umanistiche e per questo si procurò le antipatie di alcuni professori. Ottenuto il diploma s’iscrisse a Cambridge, dove si laureò nel 1934 dopo aver approfondito discipline come la meccanica quantistica, la logica e la teoria della probabilità. In seguito s’iscrisse anche a Princeton, dove ottenne un dottorato.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, neanche 30enne, venne messo a capo di una squadra di matematici che avevano il compito di decodificare le macchine tedesche utilizzate dalla marina nemica. Nel 1941 Turing incontrò una brillante allieva che faceva parte della sua squadra, Joan Clarke. I due divennero molto amici e lui le chiese di sposarla, confidandole in seguito la sua omosessualità. Joan non ne rimase turbata ma alla fine i due decisero di non unirsi in matrimonio ma di rimanere buoni amici.

A Turing e i suoi colleghi venne vietato, anche dopo la fine della guerra, di parlare con chiunque della loro attività e anche per questo i loro meriti non furono mai riconosciuti pubblicamente.

Durante l’attività di decriptaggio, Turing sviluppò anche l’idea che avrebbe cambiato la storia e rivoluzionato le telecomunicazioni: una macchina dotata di un’intelligenza artificiale che emulasse il cervello umano.

Fu proprio lui, Alan Turing, a gettare le basi per quello che sarebbe stato il moderno computer e per gli studi di un altro matematico, John von Neumann. Nel 1948 progettò un programma di intelligenza artificiale allo scopo di mettere un calcolatore nella condizione di affrontare una partita di scacchi contro un umano.

L’arresto e il tragico suicidio di Turing

La brillante mente di Turing si spense prematuramente a seguito del suicidio dovuto forse all'arresto avvenuto qualche anno prima per il reato di omosessualità. Era il 1952 e al processo Turing, che aveva confessato questo aspetto alla polizia durante la denuncia per un furto a casa propria, aveva una relazione con un disoccupato di nome Arnold Murray. Questa storia venne a galla durante gli interrogatori e, da vittima, Turing divenne imputato. Fu riconosciuto colpevole di “indecenza”(nel 1952 l’omosessualità era reato in Inghilterra e lo sarebbe stata fino al 1967) e dovette scegliere tra due anni di carcere oppure la libertà vigilata con castrazione chimica mediante l’assunzione di estrogeni e ormoni per ridurre la propria libido. Turing divenne impotente, perse il lavoro di consulente crittografico e non potè più entrare negli Stati Uniti. Inoltre, a causa delle iniezioni ormonali, sviluppò anche il seno.

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Lo scienziato fu trovato morto nel 1954 nella sua camera da letto.

Si accertò che era stato ucciso da una dose di cianuro e, sul comodino, c’era una mela mangiata per metà (lo scienziato era solito consumarla tutte le sere) ma non fu mai accertato che il veleno fosse contenuto nel frutto. Secondo un biografo, Turing aveva una passione per Biancaneve e i sette nani e per questo volle realizzare il suo suicidio come la sua fiaba preferita.

Il corpo fu cremato e non vennero svolte ulteriori indagini, anche se la madre aveva dichiarato che, a suo parere, la morte di Turing era stata accidentale, causata dall'involontaria assunzione del cianuro esalato da una tecnica di galvanizzazione di alcuni cucchiai. Altri sono convinti che Turing sia stato indotto alla morte per le persecuzioni a causa della sua omosessualità.

Le scuse del governo

55 anni dopo la sua morte, Turing ottenne la grazia postuma grazie a una lettera inviata da alcuni scienziati, medici, ingegneri e matematici, tra cui Stephen Hawking, Paul Nurse e Martin Rees. Nel 2009 il governo britannico porse le proprie scuse a Turing e il primo ministro Gordon Brown decretò che Turing era stato vittima di una persecuzione omofoba.

Le ombre e le incoerenze del rapporto tra il governo britannico e Turing, mente geniale imbrigliata da ottuse (e non per questo meno pericolose) leggi umane, sono state rappresentate con delicatezza e maestria nel film del norvegese Morten Tyldum.

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