The Painted Bird, il trailer del film che fa discutere Venezia 76

Autore: Claudio Rugiero ,

Come ormai saprete, è attualmente in corso la 76esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, iniziata lo scorso 28 agosto e che si concluderà con la tradizionale cerimonia di premiazione sabato 7 settembre. Come ogni anno e come in ogni festival che si rispetti, c'è sempre il titolo che fa discutere con la crudezza delle sue immagini e Venezia non fa certo eccezione. L'anno scorso questo ruolo era toccato a The Nightingale, secondo lungometraggio dell'australiana Jennifer Kent, che ha inorridito il pubblico in sala con una brutale scena in cui la protagonista viene prima stuprata sotto gli occhi del marito immobilizzato dai suoi bruti e assiste poi impotente all'assassinio del consorte e del suo bambino ancora in fasce.

Quest'anno a destare scalpore è invece The Painted Bird, dramma sull'Olocausto diretto da Václav Marhoul, regista ceco sconosciuto ai più ma già autore di due lungometraggi: Mazaný Filip (il cui titolo internazionale è Smart Philip), una commedia crime sul detective Marlowe, personaggio nato dalla penna di Raymond Chandler, e il war-movie Tobruk, tratto dal romanzo Il segno rosso del coraggio di Stephen Crane.

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Il poster ufficiale di The Painted Bird

Come avvenuto con i due titoli precedenti, per il suo nuovo lavoro Václav Marhoul pure sceglie un soggetto di chiara di ispirazione letteraria: The Painted Bird è infatti tratto da un romanzo dello scrittore polacco Jerzy Kosinski, lo stesso autore di Oltre il giardino (Being There, conosciuto anche come Presenze) e racconta di un giovane ragazzo ebreo in fuga durante la guerra mondiale.

Come possiamo vedere dal trailer che troviamo all'inizio di questo articolo, The Painted Bird mette lo spettatore di fronte ad una galleria di immagini di rara potenza visiva: il viaggio di ritorno del giovane protagonista, fotografato nello splendido bianco e nero di Vladimír Smutný e girato in 35mm, passa attraverso i rari dialoghi, le visioni scioccanti e gli incontri con i personaggi secondari. Un'odissea terrificante lunga 169 minuti che si consuma in paesaggi isolati, che insieme alle scene violente formano il leitmotiv più ricorrente nel film. 

The Painted Bird è stato proiettato per la prima volta al pubblico martedì 3 settembre in Sala Grande e le reazioni sono sembrate molto divise tra chi ne ha riconosciuto l'innegabile qualità formale e chi è rimasto sconvolto dal brutale realismo della rappresentazione.

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Uno splendido primo piano del giovane Petr Kotlár, protagonista del film

Secondo quanto scrive ANSA, il film contiene scene davvero scioccanti:

Ripetuti abusi da parte di un distillatore clandestino; un bagno in una fogna a cielo aperto; la violenza subita da una pastora di capre, che non manca, per ingelosirlo, di avere un rapporto con un caprone, e della quale fatalmente si innamora; sprofondare in un lago ghiacciato e incontrare, poi, la violenza di nazisti e stalinisti.

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Tutto sembrerebbe indicare The Painted Bird come il principale favorito per il Leone d'oro e i social pullulano di reazioni positive sul film, la cui splendida estetica sembra aver tenuto incollati gli spettatori alle poltrone per quasi tre ore intere fino ad un finale "per stomaci forti":

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L'epico horror sull'Olocausto The Painted Bird è [un film, n.d.r.] muscolare e realizzato in modo impressionante - mi sono sentito davvero ferito - ma mi ha inchiodato a livello fisico per non parlare sul piano spirituale. Non sarei sorpreso o dispiaciuto se vincesse il Leone d'oro.

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Ho amato The Painted Bird e non m'importa se la storia sia vera o meno.

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The Painted Bird sembra così esplicito e disturbante, dubito sinceramente che riceverà la candidatura agli Oscar.

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Del resto che il film potesse essere la sorpresa della Mostra del Cinema di Venezia 2019 risultava chiaro già durante la conferenza stampa dello scorso 25 luglio, in cui venivano annunciati i titoli in concorso, quando il direttore artistico Alberto Barbera aveva raccontato The Painted Bird con queste parole:

Un oggetto strano, inclassificabile, non tanto dal punto di vista narrativo perché è un film abbastanza classico, di un autore che non si conosce, Václav Marhoul. È un film a cui ha lavorato dieci anni, auto-prodotto. È riuscito - non si sa come - a mettere insieme un cast incredibile, pur non essendo nessuno.

Nelle sue dichiarazioni rilasciate nel corso della conferenza stampa dedicata allo sconvolgente lungometraggio, il regista ha invece raccontato raccontato The Painted Bird con queste parole spiegando inoltre le ragioni che lo hanno spinto ad adattare il romanzo di Kosinski:

Sono undici anni che lavoro a questo libro che mi ha subito molto toccato e così ho deciso di farne un film perché credo sia una storia universale.

Sicuramente l'audacia di The Painted Bird non è passata inosservata. Resta solo da capire se avrà conquistato anche la giuria di Venezia 76 presieduta dalla regista argentina Lucrecia Martel.

Sui social si vocifera persino di un possibile Oscar come miglior film straniero, proprio come accadde l'anno scorso con Roma di Alfonso Cuarón, con cui The Painted Bird condivide il bianco e nero e l'attenzione ricevuta dalla critica. Ce la farà questo controverso lungometraggio a emulare il successo della pellicola messicana?

Trama e cast

The Painted Bird è una meticolosa evocazione della selvaggia, primitiva Europa dell’Est alla fine della sanguinosa Seconda guerra mondiale.

Un ragazzo ebreo viene affidato dai genitori, perseguitati dal nazismo, ad un’anziana donna per sfuggire alla cattura. Quando però la madre adottiva muore, il giovane rimane solo e inizia a vagare per la campagna spostandosi tra villaggi e fattorie.

Nella sua lotta per la sopravvivenza, il ragazzo è esposto all’atroce brutalità messa in atto dai superstiziosi contadini locali e assiste alla violenza inaudita dei soldati russi e tedeschi, efficienti e spietati. Un'esperienza destinata a segnarlo in maniera indelebile e a cambiarlo radicalmente.

Diretto e sceneggiato da Václav Marhoul, The Painted Bird vede protagonista assoluto il giovanissimo Petr Kotlár. Nel cast figurano inoltre Udo Kier, Stellan Skarsgård, Harvey Keitel, Julian Sands, Barry Pepper, Aleksey Kravchenko, Lech Dyblik e Jitka Čvančarová.

Il film non ha ancora una data di rilascio nelle sale italiane ma, che vinca o meno il Leone d'oro, ha intanto destato parecchia curiosità tra i cinefili e ci aspettiamo tutti di vederlo distribuito.

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