Venezia 76: Jude Law e Sorrentino su The New Pope (e i costumi-citazione)

Autore: Alice Grisa ,

Il 1 settembre in Laguna è stato presentato The New Pope, il secondo capitolo della serie di Paolo Sorrentino, The Young Pope, preceduto da una conferenza stampa in cui attori, produttori e regista hanno presentato il progetto al pubblico.

L’entusiasmo della squadra era davvero incontenibile, anche perché The New Pope nasce sulla scia di un esperimento assolutamente riuscito, ovvero portare il linguaggio particolare di Sorrentino in una dimensione da piccolo schermo, fruibile da un pubblico sempre più interessato a selezionare i propri gusti.

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Durante la conferenza stampa, il produttore Nicola Maccanico ha posto l’accento sul carattere artistico-internazionale della serie, un prodotto unico nel suo genere proprio perché mescola elementi stilistici e culturali diversi.

Si tratta di un progetto che nasce a livello internazionale, che travalica i confini dell’Italia e diventa un progetto che appartiene a una comunità sovraterritoriale, ma che è così perché anche la parte artistica mette insieme, e fa incontrare, mondi diversi.

Luca Mieli di Fremantle ha rivendicato il merito di aver convinto Sorrentino a lavorare per la televisione, e Francesca Orsi di HBO ha sottolineato che è una sorta di Re Mida: tutto ciò che tocca si carica di qualità.

Non c’è niente che lui tocchi che non diventi un capolavoro. Appena abbiamo saputo che voleva affrontare il tema del Vaticano non abbiamo avuto più fiducia in nessun altro.

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Anche gli attori hanno parlato dell’emozione di ritornare su questo progetto. Per Jude Law la svolta veneziana della serie è stata un’idea geniale per svoltare in modo brillante. L’attore ha parlato anche della grandissima qualità del lavoro svolto.

Mi sembrava impossibile poter andare oltre rispetto a quanto avevamo già fatto, invece Paolo ha avuto un’idea brillante. Realizzare tutto questo è stato straordinario.

La new entry John Malkovich ha svelato di non avere una grande passione per il Vaticano, ma di essere rimasto affascinato dal lavoro di Sorrentino, cosa che lo ha convinto a prendere parte alla serie.

Avevo visto The Young Pope e molti altri lavori di Paolo, poi ci siamo incontrati in Toscana un anno e mezzo fa e abbiamo parlato di fare questo Papa britannico che si chiama John Brannox. La cosa mi stimolava tantissimo: il Vaticano e la religione non sono miei campi di interesse ma mi era piaciuta molto la prima serie.

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Ludivine Sagnier ha dichiarato invece che il suo personaggio sarà diverso dalla prima stagione. Perderà la sua ingenuità, per riscoprirsi più dark e misterioso.

Volevamo contaminare questa purezza, farla evolvere in modo più cupo.

Anche il regista ha parlato del progetto e della scelta di Venezia come location della bellezza assoluta.

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Io ho una teoria: la vita è breve e bisogna stare solo nei posti belli. Venezia lo è.

E così ha riassunto il secondo capitolo dal punto di vista concettuale.

Mentre nella prima serie abbiamo voluto raccontare il Vaticano visto dall’interno, stavolta invece si affrontano le relazioni con l’esterno quindi anche le questioni legate all’attualità. Per quanto riguarda il fondamentalismo, ovviamente la visione parziale di due episodi non rende giustizia al fatto che abbiamo cercato di compiere un ragionamento piuttosto ampio. Non ci si concentri sul fondamentalismo islamico come viene da pensare di primo impatto ma sui possibili rischi dei fondamentalismi in generale.

Jude Law, lo slip e il tovagliolo

Particolare interesse hanno suscitato le scene di nudo nella serie, e Sorrentino sull’argomento ha chiosato.

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Il nudo è molto ben distribuito in questa seconda serie, c’è una grande par condicio sia sulle donne che sugli uomini… e ovviamente anche gli animali.

Jude Law ha parlato anche, con divertito imbarazzo, delle scene con lo slip sulla spiaggia, circondato da belle ragazze.

È una parodia della sigla della prima serie. È il risveglio dal coma, un giochino avulso dalla narrazione: lui circondato da belle ragazze che giocano sulla riva del mare e una col velo da sposa giungerà al suo apparire.

In una di queste, in particolare, ha nascosto le parti intime con un tovagliolo. L'attore è stato chiamato a esprimersi sul già iconico slip bianco, che vediamo nel trailer.

Quello slip di fatto non è stato il costume più piccolo che abbia indossato in questa stagione. C’è una scena in cui in effetti indosso un tovagliolo, ho una foto che lo testimonia.

Le fan di Jude Law (e non solo) non vedono l’ora di scoprire queste scene. E di immergersi nella bellezza, la bellezza di Venezia, degli attori, della particolare fotografia di Luca Bigazzi, assiduo collaboratore di Sorrentino.

La serie arriverà prossimamente su Sky in Italia, UK e Germania.

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