Wish: la conferenza stampa con registi, cast e doppiatori italiani del film Disney

Durante la conferenza stampa di presentazione di Wish, nuovo classico Disney, abbiamo potuto approfondirne alcuni aspetti con i registi e i doppiatori.

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Autore: Nicholas Massa ,

Durante la conferenza stampa in occasione della presentazione di Wish, il 62° Classico Disney in uscita nei cinema italiani il 21 dicembre 2023, abbiamo avuto modo di approfondire alcuni aspetti del film con il cast italiano, i registi e i produttori. Sul posto erano presenti: i registi Chris Buck e Fawn Veerasunthorn, i produttori Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones, e le voci italiane Gaia (Asha), Amadeus (Valentino), Michele Riondino (Re Magnifico). 

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Partendo dal fatto che lo stesso Wish celebra il 100º anniversario dei Walt Disney Animation Studios attraverso la propria anima creativa, le prime domande si sono svolte proprio in questo senso, cercando di approfondire sia le ragioni dietro alle sue origini in questo senso, che lo studio particolarissimo in termini di tecniche utilizzate e citazioni particolari. 

Al centro di Wish troviamo la storia di Asha (Gaia Gozzi in lingua italiana), una giovane ragazza nata e cresciuta in una cittadina che sorge sull’isola di Rosas. Questa è governata dal Re Magnifico (Michele Riondino in italiano), un potentissimo mago che protegge i suoi sudditi promettendo loro di custodire e avverare i loro sogni e desideri. Quando Asha, però, fa un provino per diventare sua discepola scopre la verità dietro a questa dinamica governativa, caratterizzata da un’avidità tutta personale da sempre all'oscuro di tutti quanti. 

Le origini di Wish

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Chiedendo ai registi di raccontare le origini di Wish, e quali sono state le dinamiche che hanno portato alla sua creazione, hanno spiegato che si ricollega tutto a un particolare desiderio connesso con il passato e il presente della Disney, “ritornando alle origini”, ha spiegato Chris Buck, rivelando che si è trattato prevalentemente di una questione di “retaggio” e di eredità artistica (dinamica, questa, da sempre presente all’interno degli studi Disney) da raccogliere per poi plasmarla attraverso i passi in avanti compiuti dall’arte e dalle tecnologie attuali. Nel porsi al film:

Abbiamo raccolto un testimone, un’eredità proveniente direttamente dal modo di animare e narrare dello stesso Walt Disney. La capacità di narrazione di Walt e il retaggio passato è qualcosa che volevamo mantenere, qualcosa che sento, innovando con le nuove possibilità.

La collega in regia Fawn Veerasunthorn ha invece rivelato che: 

Sono cresciuta coi film della Disney e sognavo di poter lavorare qui, mi sono trovata in un momento della mia vita in cui ho avuto la possibilità di farlo, e anche in questo caso si è trattato della storia di una persona che ha voluto seguire e realizzare i propri sogni.

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Per poi spiegare come si sono mossi nella realizzazione dell’isola di Rosas centrale in Wish, rivelando che:

Abbiamo creato Rosas come destinazione, perché è un regno magico che può soddisfare i desideri di tutte le persone. Abbiamo guardato al mediterraneo per l’ambientazione, e in funzione di ciò ci siamo rivolti ad alcuni consulenti per la credibilità.

Courtesy of Disney.
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Tornando, invece, sull’argomento desideri e sogni, Buck ci ha tenuto a sottolineare che la componente canora di Wish è qualcosa di fondamentale e che si rintraccia nella stessa voglia e fede nei confronti dei propri sogni e delle possibilità che si scelgono di sfruttare. Proprio per questo il film invita il proprio pubblico a cantarli e a urlarli fuori, in qualche modo. 

I doppiatori italiani di Wish

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Sul posto anche i doppiatori italiani sono stati interrogati sulla loro esperienza in fase di doppiaggio. La prima a parlare è stata Gaia Gozzi rivelando che: 

Doppiare Asha è stato indubbiamente un onore un privilegio e un sogno. Era la mia prima volta al doppiaggio, quindi mi sono ritrovata ad affrontare una doppia challenge. Credo anche che le situazioni scomode mi portino a tirar fuori quello che serve, il necessario per rendere onore ad Asha. Sono stata felice anche perché nel percorso mi sono ritrovata in molti aspetti caratteriali con lei.

Parlando dell’arte canora che contraddistingue Wish e il suo personaggio ha poi detto: 

Tutte le arti hanno l’obiettivo di comunicare. La bellezza della diversità sta anche in quello. Credo che la musica essendo una vibrazione sia sicuramente un modo immediato per canalizzare quello che provi e il connettersi con la musica è curativo. Per me fare musica è la mia terapia più grande. Cantare le canzoni di Julia è stato terapeutico.

Amadeus, invece, parlando sempre della propria esperienza nei panni di Valentino, ha detto che: 

È stato divertente, e anche per me la prima volta. È stato un onore poter prestare la voce a un personaggio di un film Disney, un sogno che si realizza. Devo ringraziare il gruppo che mi ha permesso di doppiare, Massimiliano Manfredi, attore doppiatore bravissimo, senza lui Valentino non sarebbe come lo vedete.

Courtesy of Disney.
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Successivamente il celebre conduttore italiano ha anche approfondito, sempre in relazione a Wish, qual è secondo lui il particolare rapporto che potrebbe legare musica e cinema:

Penso che cinema e musica siano molto più simili di quanto possiamo immaginare. Due espressioni d’arte di assoluta libertà. Sono due espressioni totalmente libere. Attraverso la musica ci si può emozionare, si può dire qualcosa che a volte risulta difficile a parole, la stessa cosa vale in un film. Le due cose insieme sono potentissime.

Elemento fondamentale di Wish resta il rapporto/scontro fra bene e male, rappresentato dal personaggio di Re Magnifico. Proprio in questo senso anche la sua caratterizzazione sonora è stata approfondita, sul posto, insieme a Michele Riondino

È stato complicatissimo e anche io ringrazio Massimiliano e la squadra che ha sostenuto tutti noi in fase di doppiaggio. È stato liberatorio, bello, un sogno che si è realizzato. Anche per me davvero un sogno. Ho inseguito questo desiderio da anni. Avendo due bimbe con loro sono anni che si gioca a ripetere battute e a impersonare personaggi e a interpretarli, sia i noti che inediti. Il doppiaggio di Wish è stato divertentissimo e complicatissimo, diventa molto faticoso perché non è come doppiare se stessi o un altro attore, doppiare un personaggio di finzione è diverso, è stimolante lavorare e immaginare le loro intenzioni dalle espressioni e dagli atteggiamenti. Dobbiamo ringraziare chi ci ha dato una mano tecnicamente a dare il massimo.

Vi ricordiamo che Wish arriverà nei cinema italiani il 21 dicembre 2023.

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