X-Files, la Serie TV culto compie ben 25 anni

Autore: Lorenzo Colapietro ,

Era il 10 settembre 1993, quando #Dana Katherine Scully entrava per la prima volta nell'ufficio di #Fox William Mulder, da quel momento l'archivio degli X-Files veniva aperto e il mondo, di Scully, di Mulder e anche il nostro, non sarebbe stato più lo stesso. Nata dalla prolifica mente di Chris Carter, #The X-Files, fu un vero e proprio colpo di fulmine per i telespettatori in tutto il mondo che si sono appassionati alle avventure dei due agenti federali tanto da proseguire per ben 11 stagioni e 218 episodi, a cui vanno aggiunti due pellicole cinematografiche: X Files: il film e X-Files: Voglio Crederci. 

La serie racconta le indagini di due agenti dell'FBI: Fox Mulder (David Duchovny) che lavora nella sezione X-Files, dedicata, cioè, a quei casi irrisolti ritenuti inspiegabili, il suo interesse gli è valso il nome di "Spooky Mulder". All'agente viene assegnata una nuova compagna, il medico e scienziato Dana Scully, il cui vero compito, almeno all'inizio, era di screditare le tesi troppo "fantasiose" di Mulder e stilare dei rapporti da consegnare ai suoi superiori. Ma ben presto la stessa Scully ha dovuto affrontare casi ed avvenimenti a cui nemmeno lei è riuscita a dare una spiegazione. 

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La serie prevede, nella maggior parte del suo sviluppo, degli episodi autoconclusivi in cui veniva presentato il caso o "il mostro della settimana" che terminava con la fine della puntata, mentre altri presentavano una sorta di trama orizzontale in cui i due agenti dovevano svelare un complotto governativo che vedeva un gruppo di persone (successivamente definite Il Consorzio) instaurare rapporti con una civiltà aliena per programmare la prossima invasione. Tali episodi costituiscono la "mitologia di X-Files".

The X-Files: la storia dei casi irrisolti

Nella serie creata da Chris Carter per X-File si intende un dossier riguardante un caso etichettato come irrisolto dall'FBI e che abbia natura paranormale. Il primo X-File venne aperto nel 1946 dall'allora direttore dell'agenzia J. Edgar Hoover. Il caso riguardava dei misteriosi omicidi avvenuti nel nord-ovest degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, ognuna delle vittime era stata fatta brandelli come se fossero stati attaccati da un animale selvaggio, ma a destare interesse e creare dubbi nella polizia era il ritrovamento dei corpi: tutti nelle loro case, come se avessero fatto entrare volontariamente l'omicida. Poco tempo dopo la polizia circondò un animale nascosto all'interno di una cabina nei pressi del Glacier National Park, pensando che si trattasse dell'autore degli omicidi decisero di fare fuoco, ma quando entrarono trovarono solo il corpo di Richard Watkins, gli omicidi cessarono per poi riprendere dal 1954. Hoover, ritenendo il caso troppo bizzarro per essere dichiarato risolto decise di marchiarlo come insoluto. 

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Il poster nell'ufficio di Mulder

Il secondo caso avvenne nel 1952 e riguardava un essere che massacrava e terrorizzava il bestiame in Virginia occidentale, i testimoni descrissero l'aggressore come un essere primitivo con gli occhi rossi. Il dossier venne marchiato con la lettera M, nello stesso anno l'impiegata Dorothy Bahnsen raggruppò i casi sotto la lettera U (come Unsolved) per poi trasferirli sotto la lettera X, da qui il nome X-Files. Prima dell'arrivo di Mulder nel 1990, solo un altro agente si era interessato ai dossier irrisolti: Arthur Dales, che riuscì a risolverne alcuni, ma poi fu costretto ad abbandonare a causa delle interferenze dei suoi superiori che ritenevano gli X-Files casi da far rimanere insoluti. 

Mulder & Scully: fede vs scienza

Da quando entrò per la prima volta nel piccolo ufficio posto in una sorta di seminterrato all'interno del J. Edgar Hoover Building, il ruolo di Scully è stato sempre quello del personaggio disturbatore, inviato dai suoi superiori per smentire e smontare le tesi "strampalate" di un Mulder visto come troppo ossessionato dagli X-Files. Dopotutto Dana Scully è un medico, uno scienziato e una donna estremamente razionale, chi quindi meglio di lei per relazionarsi a casi di rapimenti alieni, spettri ed esseri al di fuori dell'umana comprensione.

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Un ruolo che, nel pilot della serie, sembrava dover essere conflittuale con quello dell'agente Mulder, ma chi si è rivelato molto di più di un semplice "scontro". Se da un lato, quindi abbiamo Scully con il suo raziocinio, dall'altra c'è Fox Mulder, pronto ad andare oltre la semplice spiegazione scientifica, a credere alla parapsicologia, ai complotti alieni e a tutto quello che va oltre il razionale, forse "ossessionato", segnato dal rapimento della sorella Samantha quando lui aveva solo dodici anni e ad opera di una misteriosa forza aliena (almeno secondo il suo racconto). Una collaborazione tra due agenti così diversi, così opposti non dovrebbe portare che ad un conflitto (ed è quello che tutti si aspettano) e invece, ci ritroviamo davanti ai due pezzi della stessa mela, due metà che si completano proprio per le loro differenze, un incastro perfetto fatto di discussioni, pareri a volte scontri ma sempre volti a migliorare se stessi e il loro rapporto. 

Un rapporto che a questo punto va oltre anche la superata dicotomia "fede vs scienza", entrambi infatti hanno fatto passi nelle credenze dell'altro senza mai abbandonare il porto sicuro del loro mondo, evolvono come evolve il loro rapporto: sguardi, intese e accenni sono parte integrante di una comunicazione non verbale che cementifica la relazione e che sembra superare anche l'attrazione evidente tra Fox e Dana, dopotutto il tanto agognato bacio è solo un secondario aspetto del loro rapporto che trova un nuovo pilastro fondante nella nascita di un figlio. 

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Mulder e Scully

Mulder e Scully sono molto di più della semplice coppia seriale, da soli non hanno lo stesso valore perché è solo insieme che i due riescono a fondersi in quella X che tanto amiamo. 

X-Files: di rapimenti alieni e cospirazioni

Inizialmente X-Files dava l'idea di una serie in cui ogni puntata fosse autoconclusiva. Ma col passare degli episodi ci si è resi conto che vi era una sorta di filo conduttore, una trama orizzontale che si snodava attraverso le stagioni e tutte avevano il loro centro nel rapimento di Samantha Mulder, sorella di Fox e primo insospettabile capitolo di quella che sarebbe stata conosciuta come "la Mitologia di X-Files".

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Gli alieni

Nonostante di riferimenti a teorie complottiste ce ne siano stati a bizzeffe il vero e proprio momento in cui si può collocare negli spettatori la consapevolezza che ci fosse un racconto che univa diversi episodi delle prime due stagioni è il rapimento di Scully, probabilmente il colpo di scena nell'episodio 5 della seconda stagione è dovuto ad un'esigenza puramente tecnica: l'allontanamento temporaneo di Gillian Anderson per maternità. La scomparsa di Scully, il coinvolgimento di Krycek e la presenza ormai costante e misteriosa dell'enigmatico Uomo che Fuma hanno portato all'idea di un filo conduttore che riuniva alcuni episodi e che, successivamente, gli sceneggiatori hanno intelligentemente sfruttato.

Ed ecco apparire l'ombra minacciosa di una cospirazioni governativa votata allo sfruttamento delle tecnologie aliene in cambio dello studio del nostro DNA da parte di una civiltà extraterrestri chiamata i Colonizzatori, questo patto ha portato però non pochi problemi relativi principalmente ai rapimenti di umani da parte di alieni ed ai tentativi di ibridazione del nostro DNA, un processo complicato difficile anche per le stesse tecnologie extratterestri, e come si puà dimenticare il famigerato Black Oil detto il Purificatore o Cancro Nero, una sorta di fluido nero autocoscente in grado di controllare gli esseri umani oltre ad essere altamente letale. 

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L'uomo che fuma

A sovraintedere questa "collaborazione" c'è Il Consorzio nato dopo l'incidente Roswell del 1947 al cui interno operano selezionati membri di agenzie governative mondiali, il loro intento è quello di salvaguardare il patto stipulato con i Colonizzatori. Il vero scopo del Consorzio era quello di guadagnare tempo e trovare segretamente un vaccino che potesse contrastare gli effetti del "Cancro Nero", sfortunatamente però, i giochi di potere e le lotte interne portarono ad una scissione dell'organizzazione che videro l'allontanarsi di alcuni membri fondatori. 

Le nuove stagioni e il mistero di William

Dopo l'uscita del secondo lungometraggio al cinema, Chris Carter, espresse il desiderio di voler continuare le vicende di X-Files in altri film. Nel gennaio 2015 il Presidente di Fox Television Group, Gary Newman parlò per la prima volta della possibilità di un ritorno televisivo per Mulder e Scully, la conferma arrivò a marzo 2015 quando venne annunciata una miniserie evento di sei episodi che avrebbero visto il ritorno di X-Files in tv. Le trame dei nuovi episodi riprendevano la formula iniziale della serie, che prevedeva il cosiddetto "Mostro della Settimana" in modo da avvicinare alla serie anche gli spettatori più giovani e ambientare le nuove storie in un contesto politico e sociale attuale. Visto lo straordinario successo della serie evento, venne confermata anche un'undicesima stagione. 

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William Mulder nell'undicesima stagione

Nonostante il nuovo ciclo di episodi volesse avvicinare anche nuovi fan, Carter non poteva esimersi da inserire elementi ed episodi dedicati alla trama orizzontale incentrando la storia sul figlio scomparso di Mulder e Scully: William. Allora partiamo col precisare che in più di un occasione ci è stato detto che il vero "padre" di William altri non è che l'onnipresente Uomo che Fuma, nonostante per anni abbiamo creduto il bimbo figlio di Mulder. Il concepimento è avvenuto nel 2000 quando Smoking Man e Scully erano in viaggio, durante questo periodo l'uomo ha usato il suo DNA per fecondare Dana. Dopo la sua nascita, a causa dei continui tentativi di rapimento e omicidio, Scully decise di dare il bimbo in adozione, a prenderlo sotto la loro ala i coniugi Van De Kamp che gli cambiarono nome in Jackson. 

I poteri di Jackson/William sono diversi e sembra inoltre l'unico a poter fermare la pandemia aliena prevista da Scully in un sogno premonitore. Dopo averlo cercato per molto tempo i due agenti lo trovano coinvolto in un caso nell'episodio "Ghouli", in questo frangente William finge la sua morte per sfuggire alla cattura da parte di alcuni agenti governativi. Riapparirà nell'ultimo episodio dell'undicesima stagione "Il Figlio Perduto" in cui viene raccontata la storia di William/Jackson. Nel finale della serie viene erroneamente ucciso dall'Uomo che Fuma dopo che il ragazzo aveva preso le sembianze di Mulder. Fox distrutto dalla morte di William viene a sapere che Scully è di nuovo incinta e questa volta il padre è proprio Mulder. L'episodio si chiude con William ancora vivo. 

Impatto Culturale

Fin dal pilot X-Files ha cambiato totalmente il modo di concepire le serie tv creando forse uno dei fandom più longevi e fedeli per un programma televisivo. Merito del successo va anche alla sua capacità iniziale di coniugare i normali metodi di indagine con le nuove scoperte in campo tecnologico e il prolificarsi di internet, la serie vedeva l'utilizzo dei nuovi mezzi comunicazione come e-mail e telefonia mobile. Inoltre i fan della serie chiamati X-Philes, termine coniato con l'aggiunta della radice greca phil traducibile con "amore" o "ossessione" avevano iniziato a comunicare fra loro con newsgroup e forump postando anche le prime fan-fiction. Non si può evitare di parlare di tutte le volte in cui la serie è stata citata in altrettanti show tv come The Big Bang Theory o #American Horror Story e ispirando nuove serie come Lost e Fringe. Indubbiamente va citata la puntata de #I Simpson dedicata proprio ad X-Files dal titolo Springfield Files

Mulder e Scully arrivano a Springfield per indagare sul misterioso avvistamento alieno da parte di Homer. L'extraterrestre si rivelerà essere Mr. Burns che ogni settimana si sottopone a delle cure per ritardare la propria morte di sette giorni, la luminescenza verde di cui è circondato è dovuto al vivere alla centrale nucleare. Nella versione originale dell'episodio Gillian Anderson e David Duchovny hanno doppiato le loro controparti di colore giallo. 

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