Giocatori di Call of Duty utili per le operazioni militari in Ucraina

Parliamo dell'utilizzo delle competenze acquisite giocando a Call of Duty per pilotare droni nella guerra tra Russia e Ucraina.

Autore: Giuseppe Benincasa ,
Videogames
2' 1''
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Nella complessa trama della guerra moderna, dove la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale, emergono storie che sembrano uscite da un film di fantascienza. Una di queste è l'utilizzo delle competenze acquisite giocando a Call of Duty per pilotare droni nella guerra tra Russia e Ucraina. 

L'idea che il tempo speso davanti a uno schermo per abbattere nemici virtuali possa tradursi in abilità utili sul campo di battaglia può sembrare strana, ma le testimonianze di alcuni soldati ucraini ci offrono un punto di vista diverso. Unità speciali come la Typhoon hanno riportato che i giocatori esperti di videogiochi, in particolare di Call of Duty, possono diventare piloti di droni altamente efficaci. Questo perché i giochi di oggi richiedono non solo una buona mira, ma anche rapidità di pensiero, capacità di adattamento a scenari in continua evoluzione e la gestione di una moltitudine di informazioni visive e sonore.

Ma come può un videogioco preparare qualcuno per la guerra? La risposta sta nella similitudine tra l'interfaccia dei droni militari e i controller dei videogiochi. Pilotare un drone in combattimento non è identico a giocare a Call of Duty, ma le abilità di navigazione, mira e decisione rapida che si sviluppano nel gioco sono direttamente applicabili. Soldati come quelli della Typhoon hanno raccontato di aver utilizzato queste competenze per operare droni FPV, che offrono una visuale in prima persona simile ai videogiochi.

Ma attenzione: è cruciale non enfatizzare troppo questo passaggio dal virtuale al reale. La guerra è imprevedibile, pericolosa e richiede una comprensione profonda delle tattiche militari, della logistica e della psicologia del combattimento che un videogioco non può insegnare. La tecnologia, sebbene avanzata, può essere compromessa da contromisure come il jamming dei segnali o da altre minacce elettroniche, situazioni che non si incontrano in un videogioco.

La critica a questo fenomeno è che potrebbe creare un falso senso di preparazione. Ma le storie di successo, come quelle dei membri della Typhoon che hanno imparato velocemente a gestire droni grazie alla loro esperienza di gioco, non possono essere ignorate. Questo fenomeno mette in luce come la gioventù di oggi, cresciuta con la tecnologia, possa portare competenze digitali al servizio di necessità reali, anche in scenari tanto drammatici come la guerra.

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