Oggi, i videogiochi sono diventati una componente fondamentale della cultura popolare, costantemente in espansione nel variegato mondo dell'intrattenimento. Con guadagni miliardari che superano da tempo quelli dell'industria cinematografica di Hollywood, i videogiochi sono ora riconosciuti come una forza trainante nel settore. Tuttavia, i giocatori di lunga data ricordano bene che non è sempre stato così.
La trasformazione della cultura videoludica è avvenuta nel corso di oltre cinquanta anni, durante i quali è riuscita ad attrarre milioni di fan in tutto il mondo e a diventare un vero e proprio fenomeno di culto. Esempi come la serie TV di successo Stranger Things, che richiamano l'estetica e le atmosfere degli anni 80, dimostrano quanto profondamente i videogiochi abbiano influenzato la cultura pop. Grazie a una serie di titoli e saghe iconiche, il gaming è passato dall'essere una passione di nicchia a una tendenza mainstream.
Nel passato, i videogiochi erano spesso visti come un passatempo per nerd e appassionati di tecnologia. Nell'era attuale, invece, rappresentano una delle principali forme di intrattenimento per persone di tutte le età. Le produzioni moderne offrono grafiche spettacolari, storie coinvolgenti e meccaniche di gioco sofisticate, ma tutto questo ha radici profonde nei giochi classici che hanno aperto la strada al mondo videoludico contemporaneo.
Abbiamo quindi deciso di raccogliere queste produzioni in un unico, straordinario viaggio tra pixel e poligoni con il quale far conoscere ai giocatori moderni piccole e grandi perle del passato e sbloccare più di un ricordo ai gamer vecchia scuola, ripercorrendo uno dei periodi più belli della cultura videoludica.
- 1. Spacewar! (1962)
- 2. Pong (1972)
- 3. Pac-Man (1980)
- 4. Tetris (1984)
- 5. Super Mario Bros. (1985)
- 6. Street Fighter II (1991)
- 7. DOOM (1993)
- 8. Need for Speed (1994)
- 9. Tomb Raider (1996)
- 10. Resident Evil (1996)
- 11. Final Fantasy VII (1997)
- 12. The Legend of Zelda: Ocarina of Time (1998)
- 13. The Sims (2000)
- 14. Grand Theft Auto III (2001)
- 15. Call of Duty (2003)
- 16. God of War (2005)
- 17. Wii Sports (2006)
- 18. BioShock (2007)
- 19. Assassin's Creed (2007)
- 20. The Last of Us (2013)
1. Spacewar! (1962)
I videogiocatori di oggi probabilmente sorriderebbero di fronte a Spacewar! per la sua grafica primitiva e la totale assenza di effetti speciali. Questo sparatutto per PC presentava meccaniche molto semplici, soprattutto se paragonate a quelle del gaming moderno, con un gameplay basato su due navicelle spaziali orbitanti attorno a una stella centrale che dovevano combattere tra loro.
Tuttavia, titoli basilari come Spacewar! hanno affascinato e intrattenuto i primi videogiocatori, diventando modelli di ispirazione per contenuti successivi come Space Wars del 1977, uno degli arcade sparatutto a scorrimento orizzontale più noti e il primo del suo genere realizzato con la tecnica della grafica vettoriale. Entrambi i videogame vantavano inoltre la modalità a due giocatori, stimolando già allora la competizione e il divertimento in coppia, elementi che sarebbero diventati caratteristiche distintive delle future esperienze videoludiche.
2. Pong (1972)
Pong non è stato il primo videogioco arcade, ma di certo è stato il primo a stuzzicare il palato del grande pubblico, arrivando sugli scaffali dei negozi e conquistando rapidamente il cuore di molti. Poco dopo il lancio del primo cabinato di Pong, migliaia di curiosi si affollarono per acquistare il titolo creato da Allan Alcorn, desiderosi di vivere quell'esperienza che, nei primi anni 70, prometteva di essere incredibile e di proiettare gli utenti nel futuro dell'intrattenimento casalingo.
Nonostante Pong possa sembrare rudimentale se paragonato ai titoli odierni, con la sua grafica minimalista e le meccaniche di gioco semplici, è stato rivoluzionario proprio perché la sua semplicità si è rivelata essere anche il suo punto di forza. Chiunque poteva comprendere le regole in pochi secondi e iniziare subito a giocare, rendendolo accessibile a un vasto pubblico. Inoltre, Pong - in veste di simulatore di Ping Pong - era un gioco estremamente coinvolgente, capace di creare competizione e divertimento immediato tra i giocatori e rivelandosi per questo un pioniere nel suo genere.
3. Pac-Man (1980)
Pac-Man non è soltanto uno dei giochi arcade più iconici di tutti i tempi, ma anche uno di quelli che ha definito un'intera generazione di videogiocatori. Lanciato nel 1980 da Toru Iwatani, Pac-Man ha subito catturato l'immaginazione del pubblico con il suo gameplay semplice ma coinvolgente, diventato rapidamente un fenomeno culturale. La famelica pallina gialla creata da Bandai Namco è un vero e proprio ambasciatore dell'intera cultura del gaming, tanto da venire esposto al museo Smithsonian di Washington e al Museum of Modern Art di New York.
Pac-Man ha introdotto innovazioni significative nel design dei videogiochi. Con la sua struttura di labirinto e i personaggi dei fantasmi ha creato un gameplay che richiedeva sia abilità sia strategia, rendendo il gioco coinvolgente e appassionante. Inoltre, la sua grafica colorata e il suono distintivo hanno contribuito a rendere l'esperienza in game unica e memorabile consolidando un impatto duraturo sulla cultura pop. Pac-Man ha infatti ispirato una vasta gamma di merchandise a tema e, ancora oggi, continua a essere apprezzato da nuove generazioni di giocatori, dimostrando la sua eterna rilevanza e il suo valore storico nel mondo videoludico.
4. Tetris (1984)
Creato nel 1984 dal programmatore russo Aleksej Leonidovic Pazitnov, Tetris è uno dei giochi più influenti della storia dei videogame divenuto celebre grazie ai suoi "tetramini" caduti dall'alto da posizionare a incastro nel modo più corretto. Eppure, proprio la semplicità di Tetris, resta una delle sue qualità più affascinanti.
La meccanica di gioco intuitiva permette a chiunque di comprendere rapidamente le regole, mentre la sfida crescente mantiene alta la tensione e l'interesse. Questo equilibrio tra accessibilità e profondità strategica è uno dei motivi principali per cui Tetris ha mantenuto la sua attrattiva nel tempo. Un altro pregio di Tetris è la sua universalità. Negli anni il gioco è stato rilasciato su una vasta gamma di piattaforme, dai computer e console agli smartphone e dispositivi portatili, rendendolo disponibile a persone di tutte le età e background. Inoltre, la colonna sonora, basata su una melodia popolare russa, è diventata storica e riconoscibile in tutto il mondo.
Tetris ha avuto un impatto significativo non solo nel mondo dei videogiochi, ma anche nella cultura popolare. È stato oggetto di numerosi studi accademici, documentari e adattamenti, diventando un fenomeno globale. Il successo di Tetris dimostra che anche un'idea semplice può trasformarsi in un classico senza tempo, capace di affascinare generazioni di giocatori.
5. Super Mario Bros. (1985)
Nel 1981, Mario fece la sua prima apparizione in Donkey Kong, per diventare in seguito protagonista assoluto con Super Mario Bros. nel 1985 su Nintendo Entertainment System (NES). Da quel momento, il celebre idraulico ha intrattenuto migliaia di giocatori, diventando il volto di Nintendo e uno dei personaggi più famosi nella storia dei videogiochi.
La magia di Super Mario Bros. risiede nella sua grafica colorata, nella musica memorabile e nel gameplay intuitivo ma impegnativo. Il design dei livelli è stato innovativo per l'epoca, con piattaforme, power-up e nemici che offrivano una varietà di sfide e strategie. Questo gioco ha gettato le basi per il genere dei platform e ha stabilito standard elevati per il design dei giochi futuri.
Super Mario Bros. ha introdotto personaggi e mondi che sono diventati parte integrante della cultura popolare, trasformando Mario in una delle mascotte più riconoscibili al mondo. Un titolo che ha anche contribuito in modo significativo al successo del NES, solidificando la posizione di Nintendo come leader nel settore dei videogiochi.
6. Street Fighter II (1991)
Street Fighter II, lanciato nel 1991 da Capcom, è stato un precursore del genere dei giochi di combattimento permettendo ai giocatori di scegliere tra un cast di diversi personaggi, ciascuno con mosse speciali, stili di combattimento distintivi e storie personali. Questo approccio ha aggiunto profondità e varietà al gameplay, rendendo ogni lotta un'esperienza unica. Graficamente, Street Fighter II ha fatto un enorme passo avanti rispetto ai suoi predecessori, con sprite dettagliati e animazioni fluide che rendevano ogni combattimento visivamente spettacolare.
Street Fighter II è riconosciuto all'unanimità come il fighting game più rappresentativo della storia. Ancor più importante, la produzione Capcom è stata quella capace di risollevare le sorti degli arcade game nei primi anni 90 a seguito di una crisi che affossò colossi del settore, come Atari e Commodore. Il tutto ritagliandosi un successo commerciale senza precedenti.
Un altro aspetto innovativo di Street Fighter II era il multiplayer competitivo. Le sale giochi diventavano veri e propri luoghi di ritrovo dove i giocatori potevano sfidarsi, migliorando le proprie abilità e costruendo una comunità attorno al gioco. Questo elemento sociale ha contribuito enormemente alla popolarità del gioco e alla sua diffusione globale.
7. DOOM (1993)
L'ultima incarnazione di questo sparatutto in prima persona (FPS) porta l’Inferno nella realtà virtuale, ma il capostipite della serie DOOM ha indubbiamente cambiato per sempre la storia dei videogiochi. Sebbene gli sparatutto in prima persona esistessero già da almeno un ventennio, il primo DOOM riuscì a sdoganare il genere e a renderlo uno dei più apprezzati di sempre.
DOOM presentava un motore grafico avanzato, con un'illuminazione dinamica e ambienti tridimensionali che creavano un'atmosfera intensa e immersiva. Il gioco era caratterizzato da un gameplay frenetico e adrenalinico, con armi iconiche come il fucile a pompa, la motosega e il lanciarazzi.
Uno degli aspetti più rivoluzionari di DOOM era il supporto per il multiplayer in rete, permettendo ai giocatori di sfidarsi in modalità deathmatch. Questa funzione ha gettato le basi per il gioco competitivo online, diventando un elemento fondamentale per i futuri titoli FPS. Inoltre, la colonna sonora heavy metal e l'estetica dark hanno contribuito a definire l'identità del gioco, rendendolo una leggenda dell'epoca.
8. Need for Speed (1994)
Negli ultimi trent'anni su computer e console si sono alternati centinaia di racing game, ma nessuno è riuscito a raggiungere lo stesso ''status'' di Need for Speed. Protagonista di un clamoroso comeback con Payback su PlayStation 4, Xbox One e PC, il gioco di corse tra i più venduti di Electronic Arts ha ispirato un film e trasformato il genere dei simulatori di guide, da una semplice competizione tra gamer in un fenomeno mondiale con milioni di fan a livello globale.
Oltre a spingere al massimo l’adrenalina delle corse clandestine, la serie ha saputo reinventarsi più volte, passando dalle sfide arcade ai tracciati realistici, fino alle intense fughe dalla polizia che hanno reso celebre il franchise. Capitoli come Underground e Most Wanted hanno segnato intere generazioni, grazie a un mix esplosivo di velocità, personalizzazione e colonne sonore che ancora oggi vengono ricordate con nostalgia dai fan.
Need for Speed ha introdotto una serie di auto sportive e tracciati mozzafiato, con una cura ai dettagli e schede tecniche che fornivano informazioni reali sui veicoli, offrendo ai giocatori la possibilità di vivere l'ebrezza delle corse ad alta velocità. Il successo di Need for Speed è dovuto anche all'inclusione di una modalità multiplayer che ha stabilito nuovi standard nel genere dei giochi di corse, combinando realismo, personalizzazione e adrenalina.
9. Tomb Raider (1996)
Quando Tomb Raider arrivò sul mercato nel 1996, portò con sé un’eroina destinata a diventare un’icona: Lara Croft. Armata di due pistole, intelligenza acuta e un’agilità straordinaria, Lara non era solo la protagonista di un videogioco, ma una vera e propria rivoluzione per il medium. In un’epoca in cui i personaggi femminili erano spesso relegati a ruoli secondari, lei si impose come una protagonista forte, indipendente e carismatica, conquistando inevitabilmente milioni di giocatori in tutto il mondo.
Attraverso un mix di avventura, enigmi e combattimenti, Tomb Raider ha offerto una libertà di movimento senza precedenti permettendo ai giocatori di arrampicarsi, nuotare, saltare e affrontare pericoli mortali con un realismo mai visto prima. Il tutto accompagnato da un’atmosfera avvolgente, in cui il silenzio delle rovine era spesso interrotto solo dal suono dell’acqua che gocciolava o dal ruggito improvviso di una minaccia in agguato.
Lara Croft non rappresenta soltanto un'icona nel mondo dei videogiochi, ma incarna anche il modello della donna sexy e indipendente che fa del coraggio, dell'audacia e dello spirito di adattamento le sue armi di seduzione.
10. Resident Evil (1996)
Resident Evil non è stato il primo videogioco survival horror ad apparire sugli scaffali, ma senza ombra di dubbio è stato IL gioco che ha sdoganato il genere, rendendolo uno dei più apprezzati dalla massa. Un titolo che si distingue per la sua atmosfera tesa e inquietante, creata grazie a una combinazione di grafica pre-renderizzata, effetti sonori spaventosi e una colonna sonora angosciante.
Resident Evil mescola elementi di mistero, suspense e horror e introduce il concetto di "jump scare", momenti improvvisi e terrificanti che aggiungono tensione e adrenalina all'esperienza di gioco. La narrativa di Resident Evil, insieme ai personaggi ben sviluppati, ha contribuito a creare un'esperienza immersiva che ha catturato l'attenzione dei giocatori.
Il successo di Resident Evil ha portato alla creazione di numerosi sequel, spin-off e adattamenti in altri media, consolidando il franchise come uno dei più influenti e duraturi nella storia dei videogiochi. La combinazione di atmosfera, il gameplay strategico e una trama avvincente ha reso Resident Evil un classico del genere survival horror.
11. Final Fantasy VII (1997)
Final Fantasy VII, pubblicato nel 1997 da Square Enix, così come gli altri titoli della saga, è uno dei giochi di ruolo (GdR) più celebri di tutti i tempi che ancora oggi resta un caposaldo tra gli appassionati del genere. Con uno sistema di gioco basato su combattimenti a turni, Final Fantasy ha conquistato il pubblico per via dei suoi personaggi memorabili, ciascuno con storie personali coinvolgenti, per le emozionanti svolte narrative e le colonne sonore uniche e indimenticabili.
Una delle novità principali di Final Fantasy VII era l'uso di grafica tridimensionale e sequenze cinematografiche, che rappresentavano un enorme passo avanti per l'epoca. Il gioco ha avuto un impatto notevole sull'industria dei videogiochi, contribuendo a rendere i giochi di ruolo popolari anche al di fuori del Giappone. Final Fantasy VII è un capolavoro che ha elevato gli standard dei GdR, offrendo una combinazione perfetta di narrativa, gameplay e innovazione tecnica. La sua eredità continua a vivere attraverso remake, spin-off e una base di fan devota.
12. The Legend of Zelda: Ocarina of Time (1998)
La saga di The Legend of Zelda è un altro franchise videoludico di successo di lunga data che, come Final Fantasy e Tomb Raider, non ha bisogno di presentazioni. Ancora oggi, questi titoli continuano a essere tra i più amati e giocati da un vasto pubblico di appassionati.
Distribuito per Nintendo 64, Ocarina of Time, è uno dei capitoli di The Legend of Zelda tra i più apprezzati non soltanto per la sua emozionante storia, ma anche per alcune migliorie relative al gameplay. Il sistema di puntamento Z-targeting ha permesso ai giocatori di agganciare i nemici per un combattimento più preciso, mentre l'uso della stessa ocarina ha fornito uno strumento musicale magico con un ruolo chiave nella risoluzione di enigmi e nella progressione della trama.
Uno degli aspetti più memorabili del gioco è la transizione tra il mondo di Link bambino e Link adulto, che aggiunge una profondità narrativa e un'esperienza di gioco indimenticabile, accompagnata dall'eccezionale colonna sonora composta da Koji Kondo, rendendo così ogni momento dell'avventura ancora più immersivo. Ocarina of Time ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è spesso considerato uno dei migliori videogiochi mai realizzati.
13. The Sims (2000)
The Sims, rilasciato nel 2000 da Maxis e pubblicato da Electronic Arts, è un simulatore di vita che ha ridefinito il concetto di gioco di simulazione. In The Sims, i giocatori creavano e gestivano personaggi virtuali, ne hanno controllato le attività quotidiane, le aspirazioni, le relazioni sociali, oltre a dover gestire i loro bisogni e desideri. The Sims consentiva inoltre di costruire case, progettare interni, formare famiglie e guidare i personaggi nella loro carriera e nelle loro vite personali.
The Sims ha introdotto diverse innovazioni nel mondo dei videogame, tra cui un'intelligenza artificiale avanzata che permetteva ai personaggi di interagire in modo realistico e autonomo tra loro e con l'ambiente circostante. Il gioco riscosse un successo straordinario e diede origine a numerosi sequel e pacchetti di espansione, diventando uno dei franchise più venduti di sempre.
Attraverso la capacità di riflettere la complessità delle dinamiche sociali e delle relazioni umane, The Sims ha regalato ai giocatori un'esperienza unica di storytelling interattivo, abituando milioni di persone in tutto il mondo a "masticare" lo Simlish.
14. Grand Theft Auto III (2001)
Grand Theft Auto III trasformò la serie GTA in un fenomeno globale, introducendo per la prima volta un vero e proprio open world tridimensionale, dove il giocatore aveva la totale libertà di esplorare, interagire e creare il proprio caos.
Ciò che rese GTA III rivoluzionario fu proprio la sua autonomia totale: il giocatore poteva scegliere di seguire la storia principale, lavorando per gangster e mafiosi, oppure semplicemente vagare per la città, rubando auto, seminando il panico e scoprendo segreti nascosti. Liberty City sembrava davvero viva, con pedoni che reagivano alle azioni del giocatore, stazioni radio piene di programmi satirici e una polizia implacabile pronta a intervenire se si superavano i limiti.
Grazie alla combinazione di azione, una storia coinvolgente e una pungente critica sociale, questo gioco ha lasciato il segno nel mondo dei videogiochi. Grand Theft Auto III è ancora oggi ricordato per aver cambiato il modo di giocare, concedendo ai gamer una libertà mai vista prima e aprendo la strada a tanti altri titoli open world.
15. Call of Duty (2003)
Call of Duty portò una ventata d'aria fresca nel genere degli sparatutto in prima persona (FPS), ridefinendo il modo in cui la Seconda Guerra Mondiale veniva raccontata nei videogiochi. A differenza di altri titoli dell'epoca, che spesso si concentravano su un singolo soldato-eroe, Call of Duty mise il giocatore al centro di un’esperienza corale, mostrando il conflitto da diverse prospettive. Questa scelta non solo aumentò la varietà del gameplay, ma trasmise anche un senso di unità e sacrificio, sottolineando che la guerra non era vinta da un solo uomo, ma da interi eserciti uniti nel combattere insieme.
Il gioco brillava per il suo ritmo incalzante e la sua regia ispirata ai grandi film di guerra mentre le battaglie erano intense, caotiche e spettacolari, con effetti sonori realistici, ordini urlati dai commilitoni e momenti di pura adrenalina. L'intelligenza artificiale sorprendentemente avanzata rendeva i compagni d’armi più credibili, con un level design che spingeva il giocatore a collaborare anziché lanciarsi semplicemente in azioni solitarie.
Con il suo approccio cinematografico e immersivo, Call of Duty non solo alzò l’asticella per gli FPS a tema bellico, ma pose anche le fondamenta per una delle saghe videoludiche più celebri e longeve di sempre. Il suo successo fu tale che divenne rapidamente il punto di riferimento per il genere, dimostrando che un videogioco poteva non solo intrattenere, ma anche trasmettere l’intensità e il sacrificio di una guerra su scala globale.
16. God of War (2005)
God of War fece il suo ingresso nel panorama videoludico con la forza di un fulmine lanciato da Zeus. Violento, spettacolare e cinematografico, il gioco trasportava i giocatori nell’Antica Grecia, mettendoli nei panni di Kratos, un guerriero spartano consumato dalla rabbia e dalla sete di vendetta contro gli dèi dell'Olimpo. Con un mix esplosivo di azione brutale, enigmi ambientali e una narrazione epica, il titolo di Santa Monica Studio riscrisse le regole del genere hack and slash.
A rendere God of War così memorabile era il suo combattimento fluido e frenetico, reso ancora più esaltante dalle leggendarie Lame del Caos, due spade incatenate che danzavano tra i nemici con una coreografia letale. Gli scontri con creature mitologiche, dai minotauri ai ciclopi, erano spettacolari, così come i combattimenti contro boss giganteschi, che spesso si svolgevano in più fasi con sequenze grafiche mozzafiato.
Ma dietro la furia cieca di Kratos c’era anche una storia di dolore e tragedia, che aggiungeva profondità a un personaggio destinato a diventare un’icona. God of War non era solo un gioco d’azione: era un’esperienza intensa, che lasciava il segno per il suo mix perfetto tra gameplay, storia e messa in scena.
17. Wii Sports (2006)
Wii Sports fece qualcosa che pochi videogiochi erano riusciti a fare fino a quel momento: abbattere le barriere tra generazioni e trasformare il gaming in un’esperienza universale. Con il suo approccio semplice e intuitivo basato sul movimento del corpo, il titolo di Nintendo conquistò non solo i giocatori abituali, ma anche un pubblico completamente nuovo, coinvolgendo utenti over che fino a quel momento erano rimasti lontani dal mondo dei videogiochi.
La raccolta di vari sport – tennis, baseball, bowling, golf, boxe – offriva un intrattenimento immediato, capace di far divertire chiunque fin dalla prima partita. Grazie al rivoluzionario Wii Remote, il giocatore non doveva più premere pulsanti, ma semplicemente imitare i movimenti reali di una racchetta, una mazza da baseball o una palla da bowling. Questa interazione fisica rendeva il gioco accessibile e incredibilmente coinvolgente, trasformando il salotto di casa in un campo sportivo virtuale dove amici e familiari potevano sfidarsi in partite esilaranti.
Ma Wii Sports non fu solo un passatempo spensierato: segnò l’inizio di una nuova era per i videogiochi, dimostrando che il medium poteva essere più inclusivo che mai e capace di unire giocatori di tutte le età con il semplice gesto di un telecomando.
18. BioShock (2007)
L'ingresso di BioShock nel mondo videoludico ebbe un impatto che andava ben oltre il semplice concetto di sparatutto in prima persona (FPS). Non era solo un gioco d’azione, ma un’esperienza narrativa avvolgente, capace di trascinare i giocatori in un mondo straordinario e inquietante: la città sommersa di Rapture.
Fin dai primi istanti BioShock si distingue per la sua atmosfera unica. Rapture si rivela presto un incubo distopico, un luogo in rovina dove l’avidità e l’ossessione per il progresso scientifico hanno trasformato gli abitanti in mostruosità aggressive. Attraverso un racconto che intreccia filosofia, politica e horror, il gioco esplora tematiche profonde come il libero arbitrio, il controllo e le conseguenze dell’ambizione umana.
Con la sua combinazione di ambientazione suggestiva, narrazione sofisticata e gameplay innovativo, BioShock ridefinì il genere degli FPS, dimostrando che un videogioco poteva essere tanto un’opera d’arte quanto un’esperienza interattiva. Un titolo che ancora oggi viene citato come uno dei migliori di sempre nel suo genere e non soltanto.
19. Assassin's Creed (2007)
Con il suo arrivo Assassin’s Creed portò con sé un’idea rivoluzionaria che avrebbe segnato il futuro degli open world: un perfetto equilibrio tra azione, storia e libertà di movimento. Il gioco trasportava i giocatori nel pieno delle Crociate, mettendoli nei panni di un assassino letale appartenente a una confraternita segreta in lotta contro i Templari. Ma dietro la sua missione si celava una trama molto più profonda, fatta di misteri, cospirazioni e una tecnologia avanzata capace di riportare alla luce ricordi del passato.
Ciò che rese Assassin’s Creed un titolo indimenticabile fu l’immensa cura per i dettagli storici e la libertà di esplorazione. Le ambientazioni erano riprodotte con una fedeltà straordinaria, trasformando il gioco in una vera e propria macchina del tempo. Il parkour fluido e innovativo permetteva al protagonista di scalare edifici, saltare tra i tetti e interagire con agilità, dando al giocatore un senso di movimento mai visto prima.
Le missioni richiedevano osservazione, strategia e un uso intelligente dell’ambiente per portare a termine gli omicidi in modo silenzioso ed elegante. L’idea di un protagonista che si muoveva tra la folla, si nascondeva tra i cittadini e sfruttava la discrezione invece della forza bruta era una brillante alternativa per il genere. Assassin’s Creed non fu solo un successo, ma diede vita a una saga che ha segnato l’inizio di un viaggio straordinario tra le epoche e le civiltà del passato.
20. The Last of Us (2013)
Ci sono videogiochi che divertono, altri che emozionano, e poi ci sono quelli in grado di lasciare un impatto profondo, trasformandosi in esperienze indimenticabili. The Last of Us, uscito con la sua prima parte nel 2013, appartiene senza dubbio a quest’ultima categoria. Naughty Dog riuscì a creare qualcosa di più di un semplice action-adventure post-apocalittico: un viaggio umano, intimo e toccante che esplorava il dolore, la sopravvivenza e il legame tra due anime spezzate.
Attraversando città in rovina, foreste incolte e rifugi abbandonati, Ellie e Joel, i due protagonisti, affrontano non solo gli infetti, ma anche un’umanità ridotta alla brutalità più primitiva. La forza del gioco risiede nel rapporto che si sviluppa tra Joel ed Ellie, costruito attraverso dialoghi realistici, sguardi, silenzi e momenti che fanno emergere tutta la loro fragilità e forza. Il gameplay alterna fasi stealth e combattimenti brutali, dove ogni colpo sparato e ogni risorsa consumata hanno un peso, aumentando la tensione e l’immersione.
Con una regia da film, una colonna sonora malinconica firmata da Gustavo Santaolalla e un comparto tecnico che all’epoca spinse la PlayStation 3 al massimo delle sue capacità, The Last of Us ridefinì ciò che un videogioco poteva essere. Non era solo una storia di sopravvivenza, ma una riflessione sulla natura umana, sull’amore, sulla perdita e sulle scelte difficili che siamo disposti a compiere per proteggere chi amiamo.
Immagine di copertina di questo articolo via Amazon
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