Il Signore degli Anelli: la battuta più iconica del film è un "errore"

Autore: Federica Polino ,

Secondo CBR, la battuta più iconica de Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello del 2001 non è tratta dal romanzo di Tolkien. È stato, in realtà, frutto di un errore.

Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell'Anello, diretto da Peter Jackson, è stato proiettato nei cinema nel lontano 2001, ed il successo mondiale che accompagnò la pellicola (e quelle a seguire) ha decretato il suo ingresso tra i capolavori cinematografici del ventunesimo secolo.

Advertisement

Tratto dai romanzi di J.R.R. Tolkien, linguista, filologo e saggista britannico, il primo "capitolo" della trilogia di Jackson narra le avventure di Frodo, un giovane hobbit della Contea, che decide di seguire il consiglio del mago Gandalf e allontanarsi al più presto dalla sua amata Contea, per recarsi a Mordor e gettare l'Unico Anello (lasciatogli in dono dallo zio Bilbo Baggins) nel Monte Fato.

Grazie all'abilità del regista, in questi anni il pubblico ha potuto assistere ad alcune delle battaglie più epiche e oscure narrate nel primo libro, come il magnifico scontro tra Gandalf il grigio e Balrog nelle caverne di Moria: il mago combatterà sino all'ultimo per tenere al sicuro Frodo e i suoi compagni, sacrificandosi e pronunciando una delle frasi più iconiche dell'intera saga.

Immagine di Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'anello

Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'anello (2001)

18/12/2001 (en)
Avventura, Fantasy, Azione,

Bilbo Baggins ha deciso di celebrare il suo centoundicesimo compleanno in maniera molto particolare;alla fine della festa, abbandona parenti, amici, conoscenti...

Immagine di Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'anello

J.R.R. Tolkien descrive le origini di Balrog ne Il Silmarillion, opera che approfondisce il mondo creato dal medesimo autore. Sia Gandalf che Balrog nascono, infatti, come "Maiar", ovvero potenti spiriti simili ad "angeli" che hanno contribuito a creare il mondo della Terra di Mezzo: ma quando Balrog si allea con Morgoth (lo spirito maligno che precede Sauron), lui e la sua intera razza cadono in disgrazia, divenendo demoni di fiamma e ombra.

Advertisement

Com'è mostrato anche nella serie Prime Video, Gli Anelli del Potere, malgrado i Balrog siano stati in parte sconfitti, uno di loro è riuscito a fuggire e a nascondersi nelle profondità della terra, risvegliandosi solo quando i nani di Khazad-dum finiscono con lo scavare troppo in profondità in cerca del mithril. Anche la versione cinematografica cita il risveglio di Balrog, risvegliatosi "a causa dell'avidità dei nani".

Pertanto, quando Gandalf accenna alla razza di Balrog, ammette di non essere sicuro di poterne sconfiggere uno, in quanti i due individui sono "alla pari":

Ci sono molti poteri nel mondo, nel bene e nel male. Alcuni sono più grandi di me. Contro alcuni non mi sono ancora misurato.

Il potere della creatura è immenso, tale che nessun altro membro della Compagnia potrebbe sperare di opporvisi: l'Anello cadrebbe nelle mani del Balrog, il che significherebbe la rovina per la Terra di Mezzo. Quando Gandalf combatte la creatura sul Ponte di Khazad-dûm, il suo obiettivo è impedirle di procedere, mantenendo il resto della Compagnia al sicuro e l'Anello lontano dal mostro.

Advertisement

Nel romanzo, il potente mago ripete la frase "non puoi passare" quattro volte durante lo scambio verbale con il mostro, prima che il ponte crolli.

"Tu non puoi passare" o "Tu non passerai"?

Nella versione animata de Il Signore degli Anelli del 1978 di Ralph Bakshi, Gandalf afferma "Tu non puoi passare", in linea con il testo di Tolkien.

Nella versione cinematografica di Jackson, invece, Gandalf sbatte il suo bastone a terra e grida:

Advertisement

Tu non passerai!

La citazione è saltata all'occhio dei fan, poiché il resto del discorso è estremamente fedele all'opera originale, malgrado elimini le ripetizioni della medesima frase.

Poiché la battuta è diventata iconica, molti fan erano all'oscuro che fosse il risultato di un "errore". Durante un'intervista con Graham Norton, Ian McKellen ha ammesso di aver modificato leggermente la battuta rispetto al testo originale. 

Malgrado ciò, però, i fan non hanno mai dato troppo peso all'errore di McKellen: a distanza di anni, risulta difficile a chiunque immaginare la scena interpretata e citata diversamente.

Advertisement

D'altronde, errori ed improvvisazioni sono all'ordine del giorno sul set dei film, e quando qualcosa funziona sta al regista decretare se debba o meno essere inserita nel montaggio finale dell'opera. 

La trilogia de Il Signore degli Anelli è attualmente disponibile in streaming su Prime Video.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è attualmente in streaming su Prime Video.

Accedi a Prime Video con il tuo abbonamento Amazon Prime

Crediti immagine di copertina: New Line Cinema

Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!

Sto cercando articoli simili...