Italica Noir: la mini-serie sui casi più celebri della cronaca nera italiana

Autore: Mara Siviero ,

Se il genere true crime è quello che fa per voi, allora è impossibile perdere Italica Noir, una mini-serie antologica che vede la partecipazione, in quanto voce narrante, del celebre attore e doppiatore italiano Adriano Giannini.

Italica Noir indaga su alcuni dei più conosciuti e scioccanti casi di cronaca nera della storia italiana. Ricordati perché avvenuti di recente oppure sorprendentemente dimenticati, il docu-drama combina una precisa e documentata ricerca storica con le atmosfere e le note del cinema noir e della letteratura.

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I casi affrontati nel docu-drama sono quattro – Il Diavolo per Amico, Ludwig odia, Insonnia ’84 e Il Lupo –  e raccontano storie di orrori generate da gesta folli e disperate, dalle Bestie di Satana e il loro culto (di cui si è diffusa la conoscenza nella metà degli anni ’80), agli attentati di stampo neonazista che sono stati compiuti nel Nord Italia dall’organizzazione Ludwig.

Sarà proprio Adriano Giannini ha raccontare ogni caso, accompagnando lo spettatore in un’esperienza che lo affascinerà, lo spaventerà e lo “sedurrà” verso il lato oscuro della storia del nostro Paese.

Grey Ladder Productions/Dimago/Amateru/Tagli Magazine/InfinityLAB
Un'immagine copertina della miniserie Italica Noir

Nella prima storia, Il Diavolo per Amico, si intrecciano vicende diverse, ma collegate fra di loro, di un gruppo giovanile dell’hinterland milanese e la loro ossessione per tutto ciò che riguarda il satanismo e l’occulto. Una fissazione nata quasi per gioco e che, a mano a mano, è cresciuta per poi esplodere in una follia omicida e che si è costituito in quel gruppo, purtroppo, conosciuto come “Le Bestie di Satana”.

In Ludwig odia, il docu-drama si concentra sull’epilogo della vicenda di terrore perpetrata dalla misteriosa sigla “Ludwig”, un’organizzazione di stampo neonazista che, dal 1977 al 1984, ha seminato il terrore, commettendo e rivendicando ventotto omicidi. La banda Lugwig agisce alle ore del buio e con estrema violenza, con giustificazioni degli atti che appaiono sempre più estreme e oscure.

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La terza storia, Insonnia ’84, raccontata con la struttura di un vero e proprio ‘giallo’ e in cui l’evento scatenante è l’omicidio del rampollo milanese Francesco D’Alessio, ruota attorno ai luoghi, diventati simbolici, dell’epoca e della città in cui si svolge la vicenda: dai locali più frequentati, al residence Maria Clotilde, luogo che ospita giovani modelle ed importanti esponenti che appartengono al mondo della moda milanese.

Il Rinnovamento
L'immagine copertina della raccolta di saggi Italica Noir da cui è stata tratta la miniserie

Infine, narrato con l’ausilio dell’atmosfera e lo stile di un western italiano, Il Lupo racconta di una caccia all’uomo collettiva e, allo stesso tempo, personale. Il Lupo, ovvero Luciano Liboni, sta letteralmente terrorizzando l’Italia e i media nazionali seguono la sua fuga disperata: un protagonista che ha alle spalle un vissuto personale tragico e violento e che diventa quasi un pistolero del moderno far west quando questi viene filtrato tramite l’immaginario collettivo.

Tratta dall’omonima raccolta di saggi di Federico Mosso (edita da Il Rinnovamento, casa editrice torinese) e creata da Davide Mela e Alessandro Regaldo, Italica Noir è un progetto prodotto da Grey Ladder Productions e co-prodotto con Dimago, Amateru e Tagli Magazine.

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Inoltre, la mini-serie è stata realizzata in associazione con Luca Brunetti e Davide Caci ed è stata co-finanziata da Infinity LAB, primo hub italiano creato permanentemente da Infinity sulla piattaforma Produzione dal Basso, al fine di essere luogo protetto e di sviluppo per nuove idee, nuove storie e che possa essere un punto di riferimento per autori, sceneggiatori, registi e videomaker.

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