La donna alla finestra: i film che Anna vede in TV e la connessione con la trama del thriller Netflix

Autore: Elisa Giudici ,

La protagonista di La donna alla finestra è Anna, una donna newyorkese che non può lasciare la sua palazzina malmessa a causa di una forma molto forte di agorafobia. La donna, costretta a casa tutto il giorno, ha due passioni: spiare la vita dei vicini nel palazzo dall'altra parte della strada attraverso le finestre di casa e guardare vecchi classici del cinema di Hollywood. 

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In occasione della visita del figlio della famiglia dei vicini appena trasferitisi, Anna si rivela una grande collezionista di film e gli presta alcuni classici del genere da guardare a casa. Durante il film la vediamo mentre, intontita da farmaci e vino, guarda e riguarda alcune vecchie pellicole.

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La scelta dei film inseriti in La donna alla finestra però non è casuale, anzi: si collega alla trama del film e fa da commentario allo stesso. 

Ecco quali sono i tre film che Anna guarda in La donna alla finestra e perché sono stati scelti da regista Joe Wright: 

La finestra sul cortile

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Proprio all'inizio del film vediamo sulla grande televisione di Anna James Stewart in una scena di La finestra sul cortile (Rear Window), film del 1954 diretto da Alfred Hitchcock e considerato un grande capolavoro del regista e del cinema dello scorso secolo. 

È l'easter egg più prevedibile e facile da indovinare: d'altronde La finestra sul cortile è il film per antonomasia degli "spioni" del vicino della finestra di fronte e per giunta è ambientato a New York, proprio come La donna alla finestra. La trama ruota intorno a un fotoreporter attivo e dinamico bloccato in casa propria da una gamba ingessata che gli farà compagnia per due mesi. Per passare il tempo comincia ad utilizzare il teleobiettivo della sua macchina fotografica per spiare i vicini, che hanno tutti le finestre aperte a causa del gran caldo. A un certo punto vedrà qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. 

Al fianco di Stewart c'è una splendida Grace Kelly nei panni di una signorina dell'alta società che ha una relazione piena di alti e bassi con il protagonista.

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Il riferimento, quasi scontato, è al "hobby" comune della protagonista del film Anna e del celebre reporter ideato da Hitchcock. Anche Anna utilizzerà la macchina fotografica per spiare meglio i suoi vicini, usando lo zoom. 

Io ti salverò 

Anna sta dormendo dopo una serata di alcolici e vino e vediamo alle sue spalle un'inquietante scena in cui si alternano una miriade di occhi di Io ti salverò (Spellbound), film del 1945 sempre diretto da Alfred Hitchcock. La scena è il sogno di uno dei protagonisti del film, che soffre di una grave forma di amnesia e che è sospettato di aver compiuto un omicidio. Questa sequenza onirica è molto celebre, perché Alfred Hitchcock affidò la sua realizzazione a Salvador Dalì, già all'epoca artista famoso in tutto il mondo. 

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Il riferimento in questo senso potrebbe essere duplice. Da una parte anche Anna soffre di sogni che pian piano rivelano l'atroce segreto che la rende irrequieta, dall'altra uno dei protagonisti del film è sull'orlo del crollo nervoso, proprio come Anna. 

La fuga

Mentre le condizioni di Anna si fanno sempre più critiche (e il televisore comincia a squadrettare) vediamo sullo schermo un'intensa Lauren Bacall in un passaggio di La fuga (Dark Passage), film del 1947 diretto da Delmer Daves. Poco dopo vediamo una sequenza in cui un chirurgo addormenta un paziente, appartenente allo stesso film.

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La pellicola in questione vede per protagonista la coppia d'oro di Hollywood Bogart e Bacall, al terzo film insieme. Lui è stato accusato ingiustamente di aver ucciso la moglie, ma è riuscito ad evadere, lei ha visto il padre finire in prigione per un errore giudiziario ed è convinta dell'innocenza del fuggiasco. Il protagonista finirà sul tavolo di un chirurgo che vorrebbe cambiargli i connotati, nel tentativo di non venire riconosciuto dagli identikit circolati tra la popolazione.

In questo caso il riferimento sembra proprio essere all'identità "cangiante" della moglie di Alistair Russell, ma anche al fatto che, dopo tutto, anche l'uomo è stato accusato ingiustamente da Anna di aver ucciso la moglie. 

Vertigine

Il film di cui vediamo lo spezzone più lungo è Vertigine (Laura), un film del 1944 diretto da Otto Preminger. La protagonista del film Laura Hunt è interpreta da Gene Tierney, che vediamo distintamente sul televisore piatto di Anna, che recita a memoria il dialogo tra lei e un altro personaggio, ubriaca e divertita. 

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Il film è tratto da una detective story in cui il protagonista, l'ispettore Mark McPherson (Dana Andrews ), deve investigare sull'omicidio di una donna che lavora nel mondo della pubblicità, avvenente e di successo. La donna è stata uccisa nel proprio appartamento con un colpo di fucile al volto, rendendo il cadavere sfigurato e irriconoscibile. Leggendo il diario della vittima e interrogando i sospetti, l'ispettore finirà per innamorarsi della donna morta, prima di scoprire cosa sia successo davvero. 

Anche al centro di questa pellicola c'è lo scambio di persona tra due donne e un omicidio, proprio come in La donna alla finestra. 

Quali sono i film che la protagonista guarda in TV in La donna alla finestra?

Sono quattro pellicole classiche della vecchia Hollywood, tutte collegate alla trama del film:

  • La finestra sul cortile
  • Io ti salverò
  • La fuga
  • Vertigine

Per saperne di più, potete leggere l'approfondimento dedicato.

Quali sono i film in bianco e nero che si vedono in Una donna alla finestra?

Si tratta di quattro film della Hollywood d'oro, di cui si vedono brevi spezzoni mentre la protagonista del film Anna li guarda in TV:

  • La finestra sul cortile
  • Io ti salverò
  • La fuga
  • Vertigine

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