Su Netflix sbarca il documentario Nail Bomber: Terrore a Londra (Nail Bomber: Manhunt), che racconta i terribili attentati che si verificarono a Londra nel 1999: i cosiddetti “London Nail Bombing”.
Il documentario Netflix Original – la cui uscita è prevista il 26 maggio 2021 - presenta le testimonianze reali di coloro i quali assistettero alle tre esplosioni.

Cosa accadde nel 1999 a Londra
Eravamo nell’aprile del 1999, quando David Copeland fece esplodere a Londra tre bombe a chiodi realizzate in casa.
A essere rimaste uccise furono tre persone; quattro persero, invece, parti del proprio corpo e oltre centoquaranta rimasero ferite. Tra le persone che persero la vita, c’era una donna incinta il cui marito venne gravemente ferito.

Il tutto si verificò, per la precisione, tra il 17 e il 30 aprile 1999: prima al mercato di Brixton nel Sud di Londra, poi a Brick Lane e, infine, all’Admiral Duncan pub a Soho. Questi tre luoghi vennero scelti per colpire le comunità LGBT, di neri e di bengalesi di Londra.
Il 2 maggio 1999, venne arrestato l’allora 22enne David Copeland, militante neo-nazista ed ex-membro di due gruppi politici di estrema destra: il British National Party e il National Socialist Movement. Copeland è stato condannato a sei ergastoli per omicidio, nel 2000.
Cosa racconta Nail Bomber: Terrore a Londra
Nail Bomber: Terrore a Londra raccoglie le testimonianze di chi ha assistito a quei terribili momenti, approfondendo anche il momento dell’arresto di David Copeland.
Il trailer alterna immagini di repertorio a quelle dei testimoni, che raccontano la propria esperienza.

Una storia di dolore e morte, una serie di crimini nati dall’odio verso la comunità nera, quella gay e quella bengalese e con l’intenzione di dare il via a una terribile guerra razziale.
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