Rebecca: i segreti nascosti e il finale del film con Lily James e Armie Hammer

Chi era Rebecca? Quale segreto bisbiglia tra la stanze di Manderley? Il nuovo adattamento di Netflix del celebre romanzo di Daphne du Maurier porta con sé domande e misteri.

Autore: Silvia Artana ,

Il nuovo adattamento del famoso romanzo (quasi omonimo) di Daphne du Maurier, #Rebecca, ha debuttato su Netflix il 21 ottobre ed ha rapidamente scalato la top ten dei contenuti più visti. La storia della giovane donna che sposa un ricco vedovo e va a vivere con lui nella sua magione in Inghilterra, sognando una favola e risvegliandosi in un incubo, ha conquistato gli spettatori. 

In realtà, il film diretto da Ben Wheatley rivisita (e parecchio) il libro. Non tanto nella trama, quanto nella sostanza. Tuttavia, anche nella pellicola interpretata da Lily James e Armie Hammer, il nodo rimane lo stesso: chi era Rebecca? Cosa è accaduto a Manderley?

Tra segreti nascosti e fantasmi molto reali, ecco la spiegazione del film e del finale.

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Rebecca: una storia di fantasmi... reali

Una delle grandi suggestioni della storia di Rebecca è il fatto che la (vera) protagonista è un "fantasma". Ma non nel senso letterale, sovrannaturale, del termine. Rebecca, la "prima" signora de Winter, la moglie di Maxim de Winter, è viva negli improvvisi cambi di umore e nei silenzi di quello che è stato suo marito, nelle numerose tracce della sua vita a Manderley, nel ricordo indelebile che ha lasciato in tutte le persone che l'hanno incontrata, in ogni parola e gesto della signora Danvers e - soprattutto - nell'ossessione che diventa paranoia della "seconda" signora de Winter.

Ma Rebecca non è l'unico "fantasma" della storia. Anche la nuova moglie di Maxim, la narratrice degli eventi e la protagonista "in carne e ossa" della vicenda, in un certo senso è un "fantasma" nel suo rimanere sempre senza nome

Nel libro, la misteriosa seconda signora de Winter afferma che "il demone" è sconfitto, che tutto è finito e che lei e Maxim sono liberi. Invece, il film suggerisce che il fantasma di Rebecca continui a tormentare la giovane, apparendole in sogno come una donna con un vestito di seta rosso (il famigerato abito del ballo) e lunghi capelli neri. Perché, a tutti gli effetti, non solo Rebecca è un "fantasma", ma è un "fantasma" malvagio e corrotto, che in morte come in vita avvelena e distrugge tutto quello che ha a che fare con lei.

Come muore Rebecca (e perché)

Nel film (come nel libro) la tragica storia della morte di Rebecca sembra chiara e senza ombre. La signora de Winter è annegata in un incidente in barca, lungo la costa davanti a Manderley. Il suo corpo è stato ripescato dopo due mesi, il marito ha riconosciuto la moglie nei miseri resti e la donna è stata sepolta nella cappella di famiglia.

Ma quando un peschereccio si arena nel braccio di mare di fronte alla grande magione dei de Winter e un palombaro si immerge per verificare i danni, emerge (in tutti i sensi) un'altra verità. Poco distante, l'uomo trova il relitto della barca di Rebecca, il cui nome molto profetico (e inquietante) è "Je reviens", ovvero "Tornerò". Ma non solo. All'interno del piccolo cabinato c'è un corpo, che si scopre essere proprio quello della prima signora de Winter.

Dunque, Maxim de Winter ha riconosciuto come sua moglie un'estranea. Ma perché? Come spiega l'uomo stesso alla seconda signora de Winter in un drammatico confronto, la verità è che è stato lui a uccidere Rebecca. A quel punto, ha inscenato la morte in mare per allontanare i sospetti da sé. Ma la verità ancora più sconvolgente è il motivo per cui l'ha fatto.

La prima signora de Winter era tanto bella e affascinante quanto crudele e priva di morale. E come tutti, anche Maxim de Winter è caduto nella sua rete. Non solo: l'ha sposata. Ma dopo pochi giorni, durante la luna di miele, la stessa Rebecca gli ha mostrato il suo vero volto e dichiarato le sue intenzioni. La donna voleva essere la "signora de Winter", la padrona di Manderley, e proseguire a fare la sua vita, ovvero mantenere il suo appartamento a Londra e continuare a incontrare i suoi numerosi amanti, tra cui il cugino, Jack Favell.

Marito e moglie hanno stretto una sorta di accordo per salvare le apparenze. Ma in realtà, Maxim de Winter era completamente in balia di Rebecca. La donna sapeva che il marito non avrebbe mai chiesto il divorzio per paura di coprire sé stesso di ridicolo e per proteggere il buon nome della famiglia:

La odiavo. Odiavo la sua crudeltà. E odiavo la mia vigliaccheria. 

Ma la sera dell'"incidente", accade qualcosa che spinge Maxim de Winter a reagire in maniera drammatica. Rebecca lascia intendere al marito di essere incinta di Jack Favell e gli dice che nessuno potrà mai dimostrare che il bambino non è suo. A quel punto, di fronte alla prospettiva di essere privato anche del suo "nome, di Manderley, di tutto", l'uomo reagisce e quando la moglie lo provoca, dicendo di premere il grilletto dell'arma che impugna, lo fa e la uccide. 

La sorte di Maxim de Winter

Maxim de Winter ha commesso un omicidio, è un assassino e un reo confesso (almeno, con la sua seconda moglie). Eppure, non viene ritenuto colpevole della morte di Rebecca. Come fa a farla franca? Il film di Netflix e il romanzo di Daphne du Maurier affrontano l'indagine a carico dell'uomo in maniera diversa, ma il risultato è lo stesso. 

La scoperta del corpo di Rebecca nella sua imbarcazione fa prendere piede l'ipotesi che la donna si sia tolta la vita. Ma la signora Danvers e Jack Favell smontano la teoria. La governante non solo testimonia che Rebecca, la sera della morte, aveva scritto un biglietto al cugino in cui gli chiedeva di incontrarsi, ma lascia anche intendere che il motivo fosse per dirgli di aspettare un figlio da lui. A quel punto, Maxim de Winter sembra non avere scampo. Tuttavia, per confermare le accuse, c'è bisogno della testimonianza del misterioso dottore di Londra (non quello di famiglia) da cui Rebecca è andata il giorno della sua morte.

Netflix
Rebecca di Netflix
Maxim de Winter e la seconda signora de Winter in Rebecca

Decisa a salvare il marito, la seconda signora de Winter corre nella capitale con l'intenzione di recuperare eventuali prove della gravidanza di Rebecca e distruggerle. La donna riesce a battere sul tempo la polizia, ma quello che trova si rivela la salvezza di Maxim de Winter.

Il dottor Baker non è un ginecologo, ma un oncologo. E Rebecca non era incinta, ma malata di cancro allo stadio terminale. Come spiega il medico, la donna aveva davanti a sé poco tempo e molte sofferenze. E alla luce di questo fatto, la tesi del suicidio prevale su quella dell'omicidio.

La spiegazione del finale di Rebecca

Il finale di Rebecca rivela che l'intera vicenda è un gioco di specchi e nulla è come sembra.

Rebecca non era una donna meravigliosa, ma un mostro, una persona che si divertiva a manipolare gli altri, a giocare con i loro sentimenti e a farli soffrire. Non era generosa, non era gentile e non aveva un grande cuore. Bensì era egoista e meschina e pensava solo a sé stessa. 

Maxim de Winter non amava sua moglie, ma la odiava, e non era tormentato dal pensiero della sua tragica morte in mare, ma dal peso non solo di averla uccisa, ma di averla uccisa mentre probabilmente era incinta. L'uomo non ha sposato la protagonista per avere compagnia (come malignamente dice la signora Van Hopper alla giovane), ma perché si è innamorato della sua freschezza, della sua gentilezza e -soprattutto - del suo essere una donna reale, che si mostra per quello che è, in pregi e difetti, forza e debolezza. In altre parole, l'esatto opposto di Rebecca.

Netflix
Il poster di Rebecca
Il poster di Rebecca con Armie Hammer e Lily James

Ma il vero, grande ribaltamento di prospettiva è che Maxim de Winter non è (solo) una vittima, ma (anche) un carnefice. L'uomo sfugge alla prigione, probabilmente al patibolo, e la sua nuova, giovane moglie è a tutti gli effetti sua complice. Maxim e la seconda signora de Winter sono colpevoli, ma la fanno franca. E il film (diversamente dal libro) rivela che ad attenderli c'è una nuova vita, piena di promesse e di amore.

Tuttavia, una punizione per i due arriva per mano della signora Danvers. L'enigmatica, inquietante governante è l'alter ego di Rebecca. E proprio per questo, per il suo essere fedele in tutto e per tutto alla prima signora de Winter, al punto di essere quasi una cosa sola con lei, la donna brucia Manderley. Per togliere al signor de Winter le sue origini e una delle cose che ama di più al mondo. Per impedire all'uomo e alla nuova moglie la possibilità di una vita felice nella grande dimora. Per privare la seconda signora de Winter dell'onore di diventare la padrona di Manderley. Ma soprattutto perché, per lei, Rebecca è e sarà sempre la sola signora di Manderley

Non solo. L'adattamento di Netflix lascia intendere che tra la signora Danvers e Rebecca ci fosse qualcosa di più di un rapporto di fedeltà e (forse) amicizia:

Lui ha ucciso la sola persona che amavo. Non posso lasciarvi Manderley.

Nella morte della governante (in una scena che non esiste nel libro) e nel suo salto della scogliera c'è una sorta di ricongiungimento con Rebecca, quasi un modo per chiudere il cerchio, tornando laggiù, in mare, dove tutto è iniziato. Non a caso, il fantasma di Rebecca (o della signora Danvers) non è scomparso e ancora tormenta i sogni della seconda signora de Winter...

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