Relitto Titanic, turisti in visita dispersi nell'Oceano Atlantico

Autore: Francesca Musolino ,
Attualità
3' 10''
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Dopo oltre un secolo in cui è avvenuto uno dei più drammatici naufragi della storia, quella che viene considerata come la "maledizione del Titanic" torna a colpire nelle acque dell'Oceano Atlantico. Mentre alcuni turisti erano in visita proprio presso il relitto nel noto transatlantico, il sottomarino di linea su cui viaggiavano è sparito dai radar di controllo.

La situazione è estremamente preoccupante. Secondo il rapporto del contrammiraglio John Mauger, a capo della Guardia Costiera statunitense, il mezzo di trasporto subacqueo ha una scorta di ossigeno limitata che starebbe per esaurirsi a breve.

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Si tratta letteralmente di una corsa contro il tempo che si sta rivelando essere quasi come la classica ricerca di un ago in un pagliaio. L'area da esaminare è infatti molto vasta sia a livello di superficie sia per quanto riguarda i fondali oceanici, in quanto il relitto del Titanic è situato a circa 3.800 metri sotto il livello del mare.

Un viaggio diventato un incubo

La compagnia di navigazione americana OceanGate Expeditions, organizza da tempo viaggi nei fondali marini per gli appassionati del genere che vogliono visitare i resti del Titanic. Si tratta di una gita fuori porta della durata di otto giorni tra le bellezze acquatiche e con un costo che ammonta a 250.000 dollari.

Di norma la spedizione negli abissi marini organizzata dalla OceanGate Expeditions comprende cinque persone a bordo. Si tratta del pilota del sottomarino, un'assistente che fa da guida e tre turisti. Il 18 giugno 2023 è iniziato uno dei nuovi viaggi acquatici sul sottomarino dal nome Titan che, come il suo quasi omonimo, per i passeggeri si è trasformato in un vero e proprio incubo. 

Dopo aver lasciato la nave madre Polar Prince i turisti sono saliti a bordo del sottomarino Titan per immergersi nei fondali marini. Circa un'ora e quarantacinque minuti più tardi, il sottomarino è scomparso dai radar. Da quel momento si sono mobilitati tutti i mezzi di soccorso possibili per ritrovare i dispersi e ricondurli sani e salvi in superficie.

Chi sono i dispersi a bordo del Titan

Secondo quanto ha riportato la BBC, sul mezzo di trasporto subacqueo della OceanGate Expeditions è presente anche Stockton Rush ovvero l'amministratore delegato di tale compagnia. Al comando del Titan c'è invece il pilota francese Paul-Henry Nargeolet, uno dei più grandi esperti del Titanic che nel 1987 ha preso anche parte alla spedizione di recupero di centinaia di oggetti presenti nel relitto.

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I tre turisti ospiti a bordo del sottomarino sono invece Hamish Harding, Shahzada Dawood e Suleman Dawood. Harding è un miliardario britannico che non è nuovo a esperienze singolari del genere, in quanto ama il rischio e l'avventura. I Dawood, rispettivamente padre e figlio, sono anch'essi miliardari e tra gli uomini più ricchi del Pakistan. Shahzada è infatti vicepresidente della rinomata multinazionale di fertilizzanti Engro.

Al momento la sorte di queste cinque persone è nelle mani dei soccorritori. Ma c'è anche chi è scampato per tempo a un possibile infausto destino annullando la sua partecipazione alla spedizione del Titan. Si tratta del miliardario Chris Brown il quale doveva partire insieme all'amico Hamish Harding che è invece tra i dispersi del mezzo subacqueo.

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Brown non è rimasto convinto della sicurezza del Titan in quanto ha dichiarato che per il mezzo sono stati usati materiali di scarto, mentre le prove di guida non erano state fatte a norma. Quindi l'uomo ha chiesto un rimborso e ha disdetto la sua prenotazione con la compagnia OceanGate Expeditions.

Una scelta quella di Chris Brown, che gli ha molto probabilmente salvato la vita ma che gli ha sicuramente risparmiato dei terribili giorni in preda all'angoscia nei fondali marini. Situazione in cui si trovano invece i passeggeri a bordo del Titan le cui vite sono ancora appese a un filo.

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Immagine di copertina di questo articolo via 123RF

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