Il mercato delle carte Pokémon è cresciuto in maniera considerevole dal momento in cui il franchise è emerso per la prima volta nel 1999, con moltissime espansioni localizzate in diverse lingue e centinaia di milioni di carte sparse per tutto il globo.
Naturalmente, ciò ha portato alla produzione e alla vendita di molte carte false, sia ai poco esperti, che ai collezionisti veri e propri, talvolta per migliaia di dollari, ingannando persino i più esperti facendoli credere di acquistare carte autentiche: notevole fu il caso dell'influencer e youtuber americano Logan Paul, che comprò un intera confezione di quelli che credeva fossero box del primo leggendario set base, ma che si rivelarono completamente falsi (addirittura contenevano delle trading cards dei G.I. Joe).
In occasione del Pokémon Day del 27 febbraio, il sito di informazioni sui giochi online Indivisible Game ha creato una sorta di "vademecum" per capire, almeno a grandi linee, come distinguere le carte originali da quelle fasulle.
- Controllo della qualità della stampa
- Controllo del materiale
- Controllo dell'olografia
- Controllo della dimensione e dello spessore della carta
- Conoscere i Pokémon e le loro statistiche
Controllo della qualità della stampa
Le carte Pokémon autentiche sono stampate con materiali di alta qualità e precisione, quindi per quanto scontato, la prima cosa da fare è esaminare la qualità della stampa, la vivacità dei colori e i dettagli, dal momento che le carte false possono avere immagini sfocate, colori inconsistenti o sgranati.
Bisogna prestare attenzione alla risoluzione complessiva della stampa e alla chiarezza del testo, oltre ai simboli e agli gli errori grammaticali nel testo, che spesso sono presenti su molte carte false.
Controllo del materiale
Anche questo aspetto è dato molto per scontato dai non esperti, ma al tatto si possono riconoscere le carte Pokémon originali da quelle false: passando infatti le dita sulla superficie della carta, si può sentire come le carte genuine abbiano spesso hanno una texture leggermente granulosa, mentre quelle contraffatte possono sembrare scivolose o troppo lisce.
Controllo dell'olografia
Nel mondo dei giochi di carte collezionabili, le carte olografiche sono sicuramente un pezzo pregiato e ricercato sia per il loro valore, che per la loro bellezza. Coloro che falsificano le carte spesso faticano a replicare accuratamente questo effetto, restituendo pattern irregolari, dettagli mancanti, lucentezza inconsistente o mancanza di profondità.
Per quanto riguarda le carte Pokémon, un test rapido è confrontare il simbolo dell'energia con quello di altre carte: nei falsi, questo è spesso leggermente più grande o distorto.
Controllo della dimensione e dello spessore della carta
Le carte Pokémon autentiche rispettano specifici standard di dimensione e spessore che quelle contraffatte molto spesso non seguono. Basterà quindi munirsi di un righello per misurare la lunghezza, la larghezza e lo spessore della carta rispetto a una autentica dello stesso set. Inoltre, I falsi sono spesso molto più fragili rispetto agli originali e piegandoli potrebbero rovinarsi immediatamente.
Un'altro modo facile per individuare una falsa è esaminare da vicino il bordo della carta. Quelle originali hanno la cosiddetta "anima" al loro interno, uno strato molto sottile di nero tra il cartone visibile solo da vicino. Senza di questo, la carta è da considerarsi falsa.
Conoscere i Pokémon e le loro statistiche
Coloro che non sono molto familiari con i mostriciattoli tascabili, potrebbero essere tratti in inganno più facilmente, poichè molto spesso sui falsi vi sono statistiche, attacchi o persino immagini che non rispecchiano il Pokémon stesso.
Statistiche specifiche possono anche rivelare l'autenticità di una carta: ad esempio, se gli HP sono oltre 340 (a parte alcune carte rare uniche), è probabile che sia falsa. Anche verificare gli attacchi sulla carta confermerà la loro veridicità, poiché quelle contraffatte hanno molto spesso attacchi che non esistono.
Immagine di copertina: "Pokemon cards" by robertdebock is licensed under CC BY 2.0.
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