Così come sulla Terra la questione della sostenibilità e dei rifiuti è divenuta un tema principale per il presente ed il futuro del Pianeta, anche lo Spazio sta sottoponendo le stesse questioni. A maggior ragione dopo che un residuo di quasi 3 tonnellate di scarti della Stazione Spaziale Internazionale, risalente a tre anni fa, ha fatto il suo rientro sulla Terra, mettendo a rischio l'Europa.
A segnalare la notizia è stata l'Ufficio Federale per la Protezione Civile e l'Assistenza nelle Catastrofi di Bonn in Germania. Il residuo spaziale doveva rientrare nell'atmosfera terrestre tra l'8 ed il 9 marzo. Si tratta di pacchi di batterie della Stazione Spaziale Internazionale. I residui potevano provocare fenomeni luminosi o boom sonici.
Nonostante la direzione dei detriti fosse orientata verso l'Europa, è stato comunicato un rischio basso di effettiva collisione con i territori europei, ed in particolare con la Germania. All'interno dei rifiuti sono presenti vecchie batterie al nichel-idrogeno, che sono state sostituite durante una passeggiata spaziale con batterie batterie al litio-ione della ISS.
La tomba di Ingenuity su Marte
La gestione dello smaltimento degli scarti spaziali sta diventando sempre più un tema dominante, che sta imponendo anche al di fuori della Terra un adeguamento ed una proiezione verso la sostenibilità.
Per questo motivo è stato lanciato di recente il satellite ADRAS-J di Astroscale, progettato per ispezionare i detriti spaziali e aprire la strada a missioni di pulizia.
Nel frattempo, su Marte, si è spento il drone Ingenuity, che ha concluso la propria missione. La NASA ha scelto un nome proveniente dalla saga del Signore degli Anelli per ribattezzare la tomba dell'elicottero marziano, che è stata chiamata Valinor. Ingenuity ha compiuto il suo ultimo atterraggio il 18 gennaio. Le colline in cui è atterrato per l'ultima volta l'elicottero drone saranno note come Valinor Hills.
Immagine tratta dal sito International Space Station.
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