Tick, Tick... Boom!, 10 film da vedere se ti è piaciuto il musical Netflix

Autore: Alessandro Zoppo ,

È difficile restare impassibili davanti a Tick, Tick... Boom!, l'emozionante musical Netflix che segna l'esordio alla regia di Lin-Manuel Miranda. Adattamento dell'omonimo spettacolo autobiografico andato in scena Off-Broadway prima del successo internazionale, Tick, Tick... Boom! ripercorre la vita del compositore Jonathan Larson, interpretato da uno stupendo Andrew Garfield.

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Gli amanti dei musical hanno segnato in agenda come un appuntamento imperdibile l'uscita di #Tick, Tick... Boom!, un omaggio alla memoria del geniale creatore di Rent. Per assecondare questo gusto ed approfondire altri musical, intrecci tra cinema e teatro, titoli musicali basati su storie vere o che esplorano le difficoltà del processo creativo, ecco dieci film simili che aspettano soltanto di essere scoperti.

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Sognando a New York - In the Heights

Lin-Manuel Miranda ammira tantissimo Jonathan Larson perché ha cominciato a lavorare a questo musical quando aveva appena 19 anni e studiava alla Wesleyan University di Middletown, nel Connecticut. Le Washington Heights del titolo sono il quartiere ispanico di Upper Manhattan dove vivono Usnavi (Anthony Ramos), arrivato negli States per aprire una bodega ma col sogno di tornare nella Repubblica Dominicana, e la giovane Nina (Leslie Grace), innamorata del problematico Benny (Corey Hawkins). Un musical colorato e rutilante, composto da una serie di numeri febbrili e intensi nell'arco di una calda giornata estiva.

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Hamilton

Il musical che consacra Lin-Manuel Miranda, diventato (proprio insieme a Larson) uno dei pochi compositori ad aver vinto il Pulitzer per la drammaturgia. Come Tick, Tick... Boom!, anche dietro questo spettacolo – quella disponibile su Disney+ è la versione filmata – c'è una storia vera: la biografia di Alexander Hamilton, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d'America. Ovviamente Miranda si prende numerose libertà, a colpi di hip-hop, funk e R&B: George Washington diventa nero e il re Giorgio III un narciso patologico.

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High School Musical

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Lo sceneggiatore Peter Barsocchini e il regista Kenny Ortega rilanciano il musical made in Usa con questo Romeo e Giulietta per adolescenti che diventa un autentico fenomeno, capace di produrre successivi sequel, speciali e serie. Se la performance di Vanessa Hudgens in Tick, Tick... Boom! sulle note di Come to Your Senses vi ha emozionato, è il caso di recuperarlo. Magari anche per fare un po' di gossip sull'amore tra l'attrice e Zac Efron, nato nel 2005 sul set del film.

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Tutti insieme appassionatamente

Il capolavoro di Robert Wise, vincitore di cinque Oscar nel 1966, è la versione cinematografica di The Sound of Music, il musical di Broadway scritto da Rodgers e Hammerstein, a sua volta ispirato al romanzo La famiglia Trapp di Maria Augusta von Trapp, pubblicato nel 1949. Anche questa è una storia autobiografica: Maria è stata la giovane novizia chiamata dal barone von Trapp, rimasto vedovo, a fare da governante ai suoi figli. Il barone si innamorò davvero di Maria: la sposò e la coppia ebbe altri due figli. Ma era il 1938 e bisognava fare i conti con l'invasione nazista. La famiglia "canterina", nonostante lo status da rifugiati e vagando di città in città per sfuggire alla polizia tedesca, continuò a esibirsi con successo per i successivi vent'anni.

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Ma Rainey's Black Bottom

L'ultimo film interpretato da Chadwick Boseman, spentosi all'età di 43 anni per un tumore al colon, è zeppo di numeri musicali da brividi e ha portato sugli schermi una toccante storia vera: quella di Ma Rainey (Viola Davis), una delle poche cantanti nere ad avere successo all'inizio del Novecento e a conquistare il rispetto dei bianchi. La leggendaria "madre del blues" è colta nel corso di una complicata sessione di registrazione del 1927, durante una fase critica della sua carriera. Il trombettista Levee Green, personaggio valso l'Oscar postumo a Boseman, non è realmente esistito ma la sua storia è dannatamente vera, come spiega Lydia Wang su Refinery29.

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Been So Long

A Camden Town, il quartiere glamour e vintage a nord di Londra, tutti hanno una storia da raccontare. Quella di Simone (Michaela Coel, la creatrice e protagonista della straordinaria serie I May Destroy You) e Raymond (Arinzé Kene, fenomeno anglo-nigeriano di West End) è una straziante love story. Lei è la madre single di una figlia disabile, lui un uomo affascinante sbucato fuori dal nulla perché in libertà condizionale. È possibile vivere un amore del genere? La risposta nel musical romantico e aspramente contemporaneo di Tinge Krishnan, basato sulla produzione originale di Young Vic firmata da Arthur Darvill e Ché Walker.

A Week Away

Un musical unico nel suo genere: il primo apertamente cristiano. Il racconto di formazione (e di fede) di Will (Kevin Quinn), un adolescente turbolento che trova l'amore di Avery (Bailee Madison) in un campo estivo evangelico, è tagliato su misura per un pubblico di giovanissimi, possibilmente bianchi e conservatori. Da vedere se non altro per capire fino a dove arriva l'incursione di Netflix nel "mercato della fede".

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Les Misérables

Il musical con High Jackman, Anne Hathaway, Russell Crowe, Amanda Seyfried ed Helena Bonham Carter, basato sullo spettacolo di Alain Boublil e Claude-Michel Schönberg tratto dal romanzo di Victor Hugo e portato in scena in tutto il mondo, ha vinto tre premi Oscar. Se Tick, Tick... Boom! rende chiaro quanto sia difficile creare un musical, l'adattamento di un classico senza tempo diretto da Tom Hooper fa capire quanto sia importante avere alle spalle un enorme impianto produttivo.

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Synecdoche, New York

Non è un musical, ma il filosofico e surreale film di Charlie Kaufman è un esempio perfetto di teatro al cinema. Non soltanto una riflessione amara e pungente sul senso della vita e della morte: per chi crea, l'arte vale più della vita stessa, diventa un'ossessione. In una delle sue migliori performance, Philip Seymour Hoffman è il regista teatrale in crisi Caden Cotard, pronto a mettere in scena la "brutale verità" della sua esistenza nel suo ultimo bizzarro spettacolo. Un travaglio doloroso e un processo artistico pieno di ostacoli, come quelli che Jonathan Larson ha dovuto superare con estrema fatica.

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Dogville

Anche il disturbante film di Las von Trier, prima parte della trilogia "USA - Land of Opportunities" proseguita con Manderlay e da completare in futuro con Wasington, non è un musical. La storia è quella di Grace (Nicole Kidman), una donna bellissima inseguita da due killer e accolta nella comunità di Dogville, un paesino sulle Montagne Rocciose dove ben presto si intrecciano ricatti e segreti.

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Diviso in un prologo e nove capitoli, Dogville ha una voce narrante, personaggi che corrispondono agli stereotipi del cinema e della letteratura e un set astratto ridotto all'osso: in un capannone, il palcoscenico è la pianta della cittadina, con le righe bianche che indicano le strade e le case e scarni elementi d'arredo. Dopo aver visto Tick, Tick... Boom!, può essere un altro esempio di cinema (decisamente più sperimentale) che fonde senza soluzione di continuità le forme teatrali e cinematografiche. Ma a differenza del musical di Lin-Manuel Miranda, questo di von Trier non fa commuovere: piuttosto tiene svegli la notte e provoca un profondo disagio.

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