Film del 2011 diretto da Steven Soderbergh, Contagion sta registrando un boom di visioni inaspettato. Oggi, in seguito alla diffusione del Coronavirus nel mondo, questa pellicola sta tornando alla ribalta. Il motivo? È riconducibile alle analogie della trama - rispetto ad altri film simili - con la situazione che stiamo vivendo nel mondo, in queste difficili settimane.
A guardarlo oggi, Contagion sembra quasi un film anticipatore dei tempi. La trama racconta di un virus, che si diffonde velocemente in tutto il mondo – anch’esso proveniente dalla Cina – e con un tasso di letalità particolarmente alto. Nel cast, ci sono attori come Kate Winslet, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Marion Cotillard, Matt Damon, Laurence Fishburne e Bryan Cranston.
Il film inizia con Beth Emhoff (Gwyneth Paltrow) che, tornata da un viaggio di affari a Hong Kong, comincia ad accusare alcuni sintomi inizialmente attribuiti al jet lag e, poi, a una banale influenza. La donna, però, si sente male e, condotta in ospedale, viene scoperto che è affetta da una malattia ignota, in seguito indicata con la sigla di virus MEV-1. Il mondo si mette alla ricerca di una cura e si indaga sui primi morti, mentre la dottoressa Leonora Orantes (Marion Cotillard) viene inviata in Cina alla ricerca del paziente zero.
È qui che si scopre che il ceppo iniziale si è diffuso a causa di un incrocio di virus tra pipistrello e maiale e che il virus intacca, principalmente, i polmoni e il sistema nervoso. Nel frattempo, nel mondo scatta il panico e i morti diventano milioni. Dopo diversi giorni, è pronto un vaccino, ma non ci sono sufficienti scorte per tutti i malati…
Al box office, Contagion ha guadagnato circa 135 milioni di dollari nel mondo, ma non può essere definito un cult; eppure, in questi giorni - come riporta The New York Times - Warner Bros. ha svelato che il film ha scalato la classifica dei film più visti, piazzandosi al secondo posto subito dopo la saga di Harry Potter. Intervistato dalla rivista Fortune, lo sceneggiatore Scott Z. Burns ha raccontato:
Le somiglianze tra Contagion e il Coronavirus sono irrilevanti, accidentali e davvero non così importanti. Ciò che è più importante è la risposta sociale: la diffusione della paura e gli effetti a catena che essa causa [così come rappresentati nel film] si stanno dimostrando accurati [a quel che sta succedendo nella realtà].
A BuzzFeed News, il regista Shamberg ha, invece, dichiarato:
Il film mostra che, alla fine, c’è una soluzione e che l'umanità si riprenderà. […] Se è considerato spaventoso, è solo perché ha lo scopo di spronare le persone a prendere precauzioni e le infrastrutture a fare la cosa giusta.
Secondo la sociologa Margee Kerr - come detto a GQ - voler guardare Contagion è un modo naturale per affrontare in parte la paura:
È sempre terrificante, è ancora fuori dal nostro controllo ma, almeno, sentiamo di avere un'idea di cosa aspettarci. […] Tutti pensano alle pandemie, quindi siamo più interessati a materiale del genere che continua a mantenere elevata la nostra consapevolezza.
Nel momento in cui viene pubblicato questo articolo, il Coronavirus – conosciuto anche come COVID-19 – ha colpito circa 100 mila persone nel mondo; 3300 sono, invece, i morti. L’ultimo bollettino italiano ufficiale parla di 3.858 positivi e 148 morti nel nostro Paese. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha valutato il rischio di Coronavirus come “molto alto”.
Ovviamente, è tanto importante che la gente non si faccia prendere dal panico quanto che segua le misure indicate dal Governo.
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