Il fascino per il sovrannaturale e il mistero è da sempre ancorato nella mente umana, vi basti pensare a quante opere fanno riferimento a questi temi al giorno d’oggi. La voglia di capire se esiste qualcosa che esula dalla quotidianità, qualcosa che stravolgerebbe le regole del mondo è sempre stato insito nell’uomo, che, "prigioniero" dalle leggi della realtà, ha sempre cercato un modo per romperle. Cosa succederebbe se effettivamente fosse provato che certe concezioni, come il multiverso, il piano astrale, o anche solo poteri come telepatia, telecinesi ecc. fossero reali?
Partendo da questo principio Remedy, famosa software house autrice di grandi classici del mondo videoludico come Max Payne e Alan Wake, ha dato vita al suo nuovo progetto chiamato Control, ambientato in un mondo dove tutto ciò di cui abbiamo parlato in precedenza è reale, e anzi potrebbe essere una minaccia concreta per l’umanità. Per questo è nata la Federal Bureau of Control, un’organizzazione segreta presente sul suolo americano atta a contenere tutti questi fenomeni inspiegabili dalle leggi scientifiche.
Control è già disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One, e ora vi racconto del viaggio all’interno della misteriosa agenzia atta a sorvegliare il mondo sovrannaturale.
Prendere il controllo
La storia di Control inizia con Jesse Faden che si reca all’edificio della Federal Bureau of Control, dove inspiegabilmente non incontra nessuno a parte il custode che le indica la via per l’ufficio del direttore. Capiamo sin da subito che la ragazza è stata coinvolta in passato in qualcosa di molto più grande di lei e in quest’incidente ha perso i contatti con suo fratello Dylan, preso in custodia proprio dall’agenzia e mai più rivisto.
Arrivata nell’ufficio, Jesse scopre il cadavere di Zachariah Trench, all’apparenza suicidatosi con un colpo di pistola. Istintivamente la donna raccoglie l’arma del delitto e questa provoca in lei alcune visioni oniriche e subito dopo viene appellata come la nuova direttrice del Federal Bureau of Control.
La situazione si dimostra sin da subito surreale, il custode infatti risponde anche quando Jesse pensa all’interno della sua testa, nell’edificio iniziano a spuntare quadri che raffigurano la rossa protagonista come direttrice e le persone incontrate in seguito non si faranno domande sul ruolo ottenuto da Jesse dando tutto per scontato.
Proseguendo Jesse scopre che l’edificio dove ha sede l’organizzazione, chiamato The Oldest House, è sotto attacco da un’entità misteriosa, probabilmente proveniente da un altro piano d’esistenza, chiamata Hiss. Questa, tramite una particolare forma di vibrazione, riesce a prendere il controllo degli umani potenziandoli e mandandoli contro Jesse, che tanto indifesa non è, dato che, oltre alla potente pistola d’ordinanza ereditata dal precedente direttore, è anche in grado di utilizzare dei poteri paranormali.
Starà a Jesse indagare sui misteri del Bureau of Control e dell’invasione dell’Hiss, mentre nel frattempo si dedicherà anche a scoprire i misteri che coinvolgono il rapimento di suo fratello.
La narrazione di Control all’inizio può spiazzare il giocatore, grazie alle sue stranezze e a un sistema di dialoghi che fa un uso interessante di inquadrature e pensieri degli interlocutori, soprattutto di Jesse che sembra sempre rivolgersi a qualcun altro anche mentre riflette tra sé e sé.
Man mano che ci addentriamo nella fitta trama del gioco, però, ci rendiamo conto di voler sapere sempre di più di quel misterioso luogo e dei suoi segreti, arrivando a innamorarci della concezione di questo mondo sovrannaturale collegato a innumerevoli teorie, fra quella dei multiversi, quella del piano astrale, l’inconscio collettivo e gli archetipi di Jung. Remedy ha creato un universo narrativo davvero ben costruito, che sa catturare l’attenzione e che riesce tra le sue stranezze a assurdità a risultare credibile.
L’intero gioco sarà ambientato all’interno dell’edificio della Oldest House, ma questo non vuol dire che la varietà delle ambientazioni scarseggerà, perché questo palazzo non è altro che una sorta di svincolo dimensionale, dove è possibile accedere e a volte “sintonizzare” delle dimensioni dentro l’edificio che è in continua mutazione. Secondo quanto descritto nel gioco le aree possono cambiare continuamente e ogni giorno i dipendenti del Federal Bureau of Control lavorano per scoprire e aggiungere nuove zone, magari strappate ad altre dimensioni per poi studiarle.
Anche nel gioco avrete prova di questo, visitando luoghi all’interno dell’edificio davvero affascinanti e folli per concezione. Inoltre, il titolo è disseminato di documenti che una volta letti amplificano ulteriormente la lore del mondo di gioco, facendovi scoprire informazioni e retroscena sulla vita quotidiana dei dipendenti del Federal Bureau.
Anche i personaggi coinvolti sono ben delineati, a partire da Jesse che, nonostante la situazione assurda in cui si è ritrovata, saprà affrontare con coraggio i tanti ostacoli sul suo cammino. Anche se, in un mondo a parte come questo, non tutto è come sembra.
In definitiva Remedy ci porta una componente narrativa coraggiosa e intricata, che saprà soddisfare i giocatori alla ricerca di una storia più atipica.
Controllare il potere
Passando al gameplay, Control è fondamentalmente un action in terza persona, dove la nostra Jesse dovrà esplorare diverse zone combattendo i diversi nemici posseduti dall’Hiss che le si pareranno davanti. Il titolo ha alcune influenze dai metroidvania, infatti molte aree ci saranno precluse durante la nostra prima visita e solo sbloccando diverse abilità o ottenendo oggetti speciali potremo esplorare davvero tutto. Perciò sarà utile tornare sui nostri passi di tanto in tanto alla scoperta di nuovi segreti lasciati indietro.
Il combattimento è sicuramente la parte più divertente del titolo; come mezzi d’offesa avremo la pistola d’ordinanza, uno speciale strumento in grado di mutare il suo assetto offensivo a seconda dei potenziamenti che sbloccheremo. Di base sparerà come una normale pistola, ma andando avanti nel gioco potremo fare in modo che possa sparare come un fucile a pompa, una mitragliatrice, un fucile di precisione e un lanciarazzi. Potremo poi equipaggiare solo due di queste forme da cambiare al volo tramite la pressione di un tasto.
Altro aspetto importante sono i poteri della nostra Jesse, che saranno complementari alla pistola. Questa non esige munizioni, ma di tanto in tanto avrà dei tempi di ricarica da rispettare e in questo caso potremo utilizzare le abilità sovrannaturali della protagonista. Anche questi si sbloccheranno andando avanti nella storia o compiendo alcune missioni secondarie, dando la capacità di poter lanciare oggetti dell’ambiente contro i nemici, fare uno scatto supersonico per schivare i colpi, proteggersi con uno scudo di detriti, possedere gli avversari in modo che combattano per noi e infine poter levitare per brevi periodi.
I poteri sono gestiti da una barra speciale che, una volta esaurita, necessiterà di avere alcuni secondi per ricaricarsi. Proprio per questo motivo in combattimento sarà utile alternare l’utilizzo della pistola e dei poteri per non rimanere mai senza opzioni d’offesa.
La base nei combattimenti di Control è quella di stare sempre in movimento, i nemici infatti, saranno parecchio agguerriti e saranno in grado di fare parecchi danni se non staremo attenti. Inoltre le coperture non saranno pienamente affidabili, dato che molte di queste possono essere distrutte dopo aver assorbito un po’ di colpi. La distruttibilità dell’ambiente è davvero impressionante nel gioco, infatti potrete davvero prendere quasi ogni cosa presente su schermo e lanciarla con la telecinesi, e la devastazione di un combattimento, ad esempio all’interno di un ufficio, sarà evidente a fine scontro.
Troverete parecchi ostili dominati dall’Hiss pronti a fermarvi: la maggior parte sarà composta da soldati posseduti, ma non mancheranno creature più particolari e spesso dotate di alcune delle vostre capacità, come la telecinesi. Ci saranno anche diverse interessanti boss battle, che metteranno a dura prova le vostre capacità. Molte di queste sono poi inserite come missioni secondarie e non legate alla trama principale.
Il gioco infatti presenta diverse missioni secondarie davvero ben costruite e in grado di approfondire ulteriormente la storia del titolo. La storia principale infatti è composta da una decina di missioni completabile in una quindicina d’ore, che aumentano tra le 25 e 30 se si deciderà di compiere ogni missione presente nel gioco.
Oltre alle sidequest ci saranno ulteriori attività non fondamentali da svolgere. Ad esempio ci saranno le contromisure, obiettivi che potrete selezionare, come l’uccidere 10 nemici con un’arma o uccidere un determinato tipo di avversari e portarveli appresso fino a quando non li completerete. Questi vi daranno delle piccole ricompense, di solito mod di potenziamento per il personaggio.
Altra attività è quella delle missioni d’emergenza. Ogni tanto nel gioco comparirà una di queste missioni e avrete un timer specifico per recarvi nella zona segnalata e svolgere il vostro compito, solitamente cose semplici come ripulire un’area dai nemici, pena il fallimento della missione. Se riuscirete a soddisfare i requisiti dell’obiettivo verrete premiati con diversi oggetti per potenziare il vostro personaggio.
Potenziamento e aspetto grafico
Il titolo presenta infatti anche un semplice sistema di potenziamento. Avrete un ramo delle abilità, i cui punti saranno ottenibili completando quest principali e secondarie, che aumenterà vita, energia, danni e altre statistiche di Jesse. Inoltre spendendo punti aumenterete gli slot per equipaggiare Jesse di particolari mod, ottenibili dalle casse sparse per le aree e dall’uccisione dei nemici.
Queste mod permetteranno di aumentare ulteriormente statistiche come la salute, l’energia e anche azioni più specifiche, come il danno degli attacchi telecinetici. Anche le diverse forme della pistola d’ordinanza avranno delle mod atte a migliorare le capacità del vostro principale strumento di morte. Inoltre trovando diversi oggetti nell’ambiente di gioco potrete creare e potenziare le forme già ottenute della pistola, così da poter ospitare nuove modifiche.
Control è dotato di mappe ben costruite e molto varie, con un’incredibile attenzione nei dettagli e nella varietà nonostante il gioco sia ambientato in un solo edificio, per quanto strano questo possa apparire. L’apice si raggiungerà quando incontrerete alcune aree dalla struttura alterata dalle potenze sovrannaturali in gioco, incredibilmente suggestive da vedere e da esplorare, come se fossero uscite da un sogno astratto.
Graficamente Remedy ha fatto un buon lavoro, che non si limita solo all’estrema cura delle ambientazioni, ma si vede anche nella cura dei dettagli. La forma migliore del titolo la si può vedere su PC grazie all’implementazione del Ray Tracing, nuova tecnologia che fa fare un salto di qualità incredibile per quanto riguarda la gestione di luci e ombre. Su PlayStation 4, dove è avvenuta la mia prova, è comunque più che godibile, anche se sulla versione base della console ha un fastidioso problema di frame rate che tende a calare vistosamente durante le battaglie più caotiche. Remedy ha comunque asserito che sta già lavorando a una patch per eliminare questi grossi cali.
Il gioco è doppiato esclusivamente in inglese, ma presenta i sottotitoli in italiano, anche se le traduzioni, soprattutto dei documenti che troverete, presentano spesso dei refusi.
Il verdetto
Control è una sorpresa gradita di questo periodo di fine estate in un anno videoludico davvero pieno di grandi titoli.
La mia speranza è di vedere questo mondo, così complesso e impossibile da comprendere, e controllare, ritornare in futuro perché merita ulteriori approfondimenti, dato l’interessante background creato da Remedy.
Se il mondo dei misteri e del sovrannaturale vi intriga allora Control è un titolo che fa per voi.
Commento
Voto di Cpop
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