Il diavolo veste Prada è un film di grande successo del 2006, diretto da David Frankel e tratto dall'omonimo romanzo di genere chick-lit di Lauren Weisberger.
Si tratta di un incontro tra due donne di età diverse sul mondo del lavoro: la giovane Andy, neolaureata, e la direttrice di Runway Miranda Priestly, irascibile, incontentabile, temuta da tutti.
Dopo le ostilità iniziali, Miranda si accorgerà del potenziale di Andy e Andy comincerà a entrare anima e corpo nel proprio lavoro, trasformando completamente se stessa.
Uscito il 13 ottobre 2006 nelle sale italiane, Il diavolo veste Prada è ricordato per la sua storia classica e iconica, per i suoi splendidi costumi di alta moda, per la pellicola patinata e per le indimenticabili battute di Miranda, interpretata da Meryl Streep (mentre il ruolo di Andy Sachs è affidato ad Anne Hathaway).
Trama
Grande successo di metà anni Duemila, Il diavolo veste Prada racconta la storia di Andrea (Andy) Sachs, una ragazza brillante appena laureata in Giornalismo e in cerca di lavoro a New York. Dopo aver inviato i primi curriculum, viene chiamata per un colloquio come seconda assistente della direttrice di Runway, famosa rivista di moda.
Andy dovrebbe affiancare la terribile Miranda Priestly, collerica, incontentabile e umorale. La ragazza non ha alcuna passione per la moda, e vorrebbe dedicarsi al giornalismo più impegnato, ma dopo un breve incontro con Miranda fa colpo su di lei per i suoi modi svegli e decisi, e viene assunta. La stessa Andy è felice dell’incarico, perché è probabile che un periodo di tempo a Runway le spalanchi le porte per la carriera che ha sempre sognato, in altri tipi di testate. Il lavoro però si svela subito complicato e difficoltoso, perché Miranda pretende l’impossibile e tutti rischiano continuamente il licenziamento.
Dopo la frustrazione iniziale, Andy, aiutata dal direttore creativo Nigel, si rifa completamente il look grazie ai magazzini di Runway e all’innumerevole flusso di capi e accessori che arrivano dai brand di moda, e comincia a impegnarsi attivamente sul lavoro. Trova il favore di Miranda, riuscendo in compiti impossibili, e comincia ad appassionarsi agli outfit. In pochi mesi Andy diventerà un’altra persona: modaiola, instancabile, dedita a Runway, tanto da mandare in crisi la sua storia d’amore con Nate, cuoco con cui convive in un piccolo appartamento.
La bravura di Andy non passa inosservata: Miranda è soddisfatta e ora vuole lei a Parigi per le sfilate, al posto della prima assistente Emily, a cui l’onore toccherebbe di diritto. È proprio Andy a dover dare la notizia alla collega, che per lo shock viene investita da un’auto e ricoverata in ospedale con qualche arto rotto.
A Parigi Andy si rende conto che c’è una cospirazione per estromettere Miranda da Runway. Del piano fa parte anche l’affascinante scrittore Christian Thompson, con cui Andy ha avuto un flirt dopo la rottura con Nate. La ragazza cerca di avvisare in tutti i modi il direttore, per salvarla, ma poi si rende conto che Miranda – pur provata dal divorzio dall’ultimo marito – era al corrente della trappola e ha saputo dribblarla: Miranda ha sistemato la nuova direttrice designata, più giovane e rampante, a capo di una nuova realtà che però avrebbe dovuto essere affidata a Nigel.
Miranda sacrifica il fidato collaboratore per salvaguardare la propria posizione e poi si complimenta con Andy in cui “rivede se stessa anni prima”. La ragazza si rende conto di trovarsi in un mondo dove non è possibile essere puri e corretti e capisce di non esserne adatta. Per questo, dopo aver lanciato il cellulare in una fontana di Parigi, abbandona il lavoro e torna a casa.
Alla fine ritroviamo Andy senza trucco e con i suoi vecchi vestiti, pronta a sostenere un colloquio in un giornale diverso, interessato ai suoi articoli sui sindacati. Durante la conversazione, la ragazza dice di aver imparato molto nel quasi-anno trascorso a Runway, e di “aver fatto casino” al punto da lasciare tutto. Poco dopo, per strada, incrocia Miranda che la guarda dal finestrino.
Sul volto della direttrice si dipinge un sorriso.
Cast
Il cast de Il diavolo veste Prada è passato alla storia, grazie alla patina glam del film, ai ruoli estremamente caratterizzati, alle battute indimenticabili. Ecco da chi è composto:
- Anne Hathaway – Andy Sachs
- Meryl Streep – Miranda Priestly
- Emily Blunt - Emily Charlton
- Stanley Tucci – Nigel
- Simon Baker – Christian Thompson
- Gisele Bündchen – Serena
- Heidi Klum – nella parte di se stessa
Anne Hathaway – Andy Sachs
Classe 1982, lunghi capelli castani e occhi nocciola, Anne Hathaway, pur bellissima, riesce a calarsi alla perfezione nella parte del perfetto “brutto anatroccolo” della storia, pronto a trasformarsi in un cigno ancora più cool di chi all’inizio l’aveva deriso. Una piega ben fatta, un trucco calibrato, abiti di classe possono davvero migliorare l’appeal di una persona, se a sostenerla c’è un’intelligenza brillante.
Andy è la ragazza normale che entra in un paese delle meraviglie così sfavillante da travolgerla e cambiarla. Questo film ha consacrato il successo dell’attrice di New York, che ha poi interpretato numerosissimi drammi e commedie, e ha vinto anche un Oscar come Miglior attrice non protagonista per I Miserabili.
Meryl Streep – Miranda Priestly
La temibile direttrice di Runway, iconica già dai tempi del romanzo, è interpretata da una maestosa Meryl Streep. Le sue boutade, i suoi movimenti, le sue espressioni in questo ruolo emblematico sono passati alla storia, insieme alla sua sottile ironia e al disprezzo (per nulla celato) con cui guarda chiunque, dall’alto in basso.
Grandissima attrice, con tre Oscar vinti e innumerevoli candidature, Meryl Streep inserisce il ruolo di Miranda Priestly in una gallery infinita di ruoli indimenticabili, insieme ai drammi e alle commedie.
Emily Blunt - Emily Charlton
Leggendaria è anche Emily, l’assistente numero uno di Miranda, una vera macchietta grazie agli eccessi su cui si muove il personaggio, resi perfettamente dall’attrice britannica.
Emily è la prima a prendere in giro Andy per come si veste e per la sua taglia 42: la ragazza è perennemente a dieta, per prepararsi in vista di Parigi, dove – appunto – non andrà mai, perché Miranda ha deciso di portare Andy al posto suo. Col tempo, Emily supererà l’antipatia verso Andy scoprendo che la sua collega è una persona “di grande valore”, come dirà alla fine del film.
Stanley Tucci – Nigel
Stanley Tucci è particolarmente acuto nel rendere la complessità dell’art director Nigel, sospeso tra humor e malinconia.
Il mentore di Andy la trasformerà in un cigno bianco della moda, stimolando la sua intelligenza e il suo problem solving. Sarà sempre lui ad avvisare la ragazza che “se la vita privata va completamente a rotoli, vuol dire che la carriera sta decollando”; un ennesimo campanello d’allarme per Andy, che a breve romperà la relazione con il suo ragazzo. Stanley Tucci restituisce un personaggio ricco di sfumature, importante per la crescita della protagonista.
Simon Baker – Christian Thompson
L’attore e produttore australiano interpreta l’affascinante Christian, scrittore pronto a spalancare a Andy la porta sui suoi sogni e anche a intrattenere una relazione con lei. Inevitabilmente anche Andy ne è attratta, per poi accorgersi che non è la persona di spessore che credeva. Simon Baker, che ha preso parte anche a L.A. Confidential e The Ring 2, dopo Il diavolo veste Prada ha raggiunto il successo come protagonista della serie The Mentalist.
Inoltre nel cast troviamo due piccole apparizioni del mondo della moda:
Gisele Bündchen – Serena
La supermodella interpreta Serena, una ragazza che lavora a Runway e che spesso spalleggia Emily nel suo prendere in giro Andy.
Heidi Klum – nella parte di se stessa
La top model fa una piccola apparizione nel ruolo di se stessa.
Frasi
Il diavolo veste Prada è un gioiellino anche grazie alle frasi cult pronunciate dal direttore Miranda. Dall’indimenticabile scena del ceruleo ai fiori in primavera, dal colloquio iniziale alle follie per l’ultimo libro di Harry Potter: Miranda è letteralmente un’icona. Ecco le sue battute storiche, affiancate a quelle degli altri personaggi.
- Il colloquio Andy-Miranda
- La ragazza sveglia e grassa
- Dolce & Gabbana con due b
- Il ceruleo
- Fiori in primavera
- Mangi i carboidrati
- Donatella
- Tacchettine
Il colloquio Andy-Miranda
Non hai la minima idea dello stile e del senso della moda... no, non era una domanda
(Miranda)
La ragazza sveglia e grassa
Io assumo sempre lo stesso tipo di ragazza: alla moda, magra ovviamente... e che venera la rivista, ma capita poi che si rivelino spesso, non lo so, deludenti e... stupide. Perciò con te, con quel curriculum notevole e il grande discorso sulla tua cosiddetta etica del lavoro ho creduto che tu potessi essere diversa, mi sono detta, provaci, corri il rischio, assumi la ragazza sveglia e grassa. Avevo una speranza, mio Dio, io vivo di speranze. Comunque alla fine mi hai deluso più tu di... di tutte le altre ragazze galline
(Miranda)
Dolce & Gabbana con due b
Gabbana si scrive con una o due b? Non me l’ha voluto dire…
(Andy)
Il ceruleo
Oh, ma certo, ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo, e sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee e poi è stato Yves Saint Laurent se non sbaglio a proporre delle giacche militari color ceruleo. [...] E poi il ceruleo è rapidamente comparso nelle collezioni di otto diversi stilisti. Dopodiché è arrivato a poco a poco nei grandi magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual, dove tu evidentemente l'hai pescato nel cesto delle occasioni, tuttavia quell'azzurro rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di aver fatto una scelta fuori delle proposte della moda quindi, in effetti, indossi un golfino che è stato selezionato per te dalle persone qui presenti... in mezzo a una pila di roba.
(Miranda)
Fiori in primavera
Caporedatrice: Beh, si stanno buttando molto sul floreale...
Miranda: Floreale? Per la primavera? Avanguardia pura.
Mangi i carboidrati
Ti sei venduta l'anima la prima volta che ti sei messa un paio di Jimmy Choo! E i vestiti che ti daranno tu non te li meriti, mangi carboidrati Cristo santo!
(Emily)
Donatella
Il problema è dove piazzare Donatella, praticamente non parla più con nessuno!
(Miranda)
Tacchettine
Le chiamano "tacchettine" per il rumore dei loro tacchi nel corridoio fanno "tactactactac"
(Andy)
Film e serie da guardare simili
Il diavolo veste Prada è un film unico nel suo genere, e per questo ha avuto tanto successo. Brillante, divertente, colorato, modaiolo, è un film adatto non solo a fashion addicted ma a chiunque voglia sorridere scoprendo tante verità universali sul mondo del lavoro, valide in qualunque settore. In ogni caso, per ripercorrere l’atmosfera spumeggiante, si possono scoprire altre pellicole simili, per argomento, tono o ambientazione.
Dagli shopaholic a una nuova storia con Anne Hathaway career woman, ecco le pellicole da non perdere se si gradisce la commedia di Frankel.
I love shopping (2009)
La protagonista è una giornalista a New York, proprio come Andrea Sachs, ma che, a differenza sua, ha un problema: passerebbe tutto il suo tempo a fare shopping, senza mai fermarsi, anche se il suo conto in banca sanguina. È la storia di Becky, protagonista dei romanzi di Sophie Kinsella della saga I love shopping.
Il film tratto dal primo libro schiera Isla Fisher alle prese con le confessioni di una shopaholic.
The September Issue (2009)
Quando è uscito Il diavolo veste Prada, correvano voci che la terribile Miranda fosse ispirata a un personaggio famoso nel mondo della moda: Anna Wintour, direttrice di Vogue America. The September Issue è un documentario che ne racconta la storia e la quotidianità. Con il suo immancabile caschetto color caffè e grandi occhiali da sole scuri, Anna Wintour viene raccontata in tutta la sua umanità (e non umanità, perché sembra un personaggio dei fumetti) in questo film di R. J. Cutler.
Zoolander (2001)
Diretto e interpretato da Ben Stiller, il film è una commedia divertente e a tratti demenziale sul mondo della moda.
La trama parla di Zoolander, un modello che non è più sulla cresta dell’onda a causa della sua età e che cerca in ogni modo di recuperare terreno. Tutte le varietà weird del mondo della moda sono raccontate con tono curioso e colorato, anche per rendere l’inconsistenza delle apparenze.
Prêt-à-Porter (1994)
Prêt-à-Porter è un film di Robert Altman sul mondo dell’alta moda. Ambientato alla vigilia di una fashion week parigina, è un leitmotiv a cui sono legati diversi personaggi, stilisti, modelle, giornalisti. Il tutto comincia con la morte del direttore della Camera Moda, soffocato da un sandwich.
Un cast stellare, che comprende anche Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Kim Basinger e Julia Roberts è radunato per provare a raccontare il rutilante mondo delle passerelle.
Lo stagista inaspettato (2015)
Per chi volesse rivedere Anne Hathaway alle prese con l’ufficio, Lo stagista inaspettato la schiera al fianco di Robert De Niro e racconta la storia di un pensionato che, per riempire le sue giornate, accetta un ruolo da stagista e dovrà assistere una manager dell’e-commerce.
Il contesto lavorativo è un pretesto per raccontare la trasformazione e l’evoluzione dei due personaggi uno di fianco all’altra, utilizzando la differenza d’età come una risorsa.
Made in Italy (2019)
Made in Italy è una serie di Amazon Prime sul mondo della moda italiana negli anni '70. La studentessa universitaria Irene (Greta Ferro) trova casualmente lavoro nella rivista Appeal, dove incontrerà un capo (Margherita Buy) apparentemente inflessibile ma in grado di insegnarle molte cose. Irene scoprirà tutte le grandi realtà che sarebbero diventate i pilastri della moda italiana, da Armani a Missoni.
E voi che ne pensate? Quante volte avete visto Il diavolo veste Prada?
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