Il successo mondiale raggiunto da #Squid Game ha fatto sì che la serie coreana venisse rinnovata quasi immediatamente per una seconda stagione da Netflix, ma pur essendo entusiasti al pensiero di tornare al mondo creato da Hwang Dong-hyuk, di certo siamo ancora al buio per quanto riguarda la trama che si diramerà nel corso dei nuovi episodi.
Nonostante sia ancora troppo presto per parlare di vere e proprie anticipazioni, il regista e sceneggiatore del k-drama ha discusso sulla piega che prenderà il personaggio di Gi-hun, protagonista e vincitore dei giochi nella prima stagione.
L'ultima volta che l'abbiamo visto, Gi-hun sfoggiava una chioma rosso fuoco mentre si preparava per andare a trovare sua figlia in America, ma gli orrori e i traumi dei giochi ancora non l'avevano abbandonato, tanto che, dopo aver incrociato un reclutatore presso l'aeroporto, aveva scelto di non salire sull'aereo e di chiamare il numero che l'avrebbe messo in contatto con gli organizzatori.
Gi-hun, eroe o villain in Squid Game 2?
Il finale ha lasciato interndere che Gi-hun, colmo di rabbia, avrebbe cercato vendetta contro Front Man e tutti coloro che per anni hanno collaborato a quei giochi al massacro dai quali lui stesso era uscito vincitore. In quel momento, tutti abbiamo supposto che, in un ipotetico scenario della seconda stagione, Gi-hun sarebbe stato l'eroe che avrebbe tentato di porre fine alle brutalità di Front Man e soci.
Dopotutto, si tratta di una possibilità ben in linea con la caratterizzazione che è stata data al personaggio: pur colmo di vizi e squattrinato, il protagonista della serie ha spesso dimostrato di avere buon cuore nelle situazioni più drammatiche e pericolose: lui per primo si è avvicinato ad Ali e all'anziano Oh Il-nam (prima di sapere che quest'ultimo era uno degli organizzatori dei giochi) quando nessuno era disposto ad averli come alleati; ha chiesto di fermare il gioco del calamaro perché sia lui che il suo amico Sang-woo ne uscissero indenni; ha infine aiutato economicamente il fratellino di Sae-byeok una volta tornato a casa.
Ma ciò non significa che Gi-hun non avesse una morale grigia, che non sapesse essere egoista e che non abbia commesso degli errori nel corso del tempo: fin dal primo episodio ci viene presentato come un padre assente e come qualcuno capace di ingannare amici e familiari per ottenere un proprio tornaconto: come dimenticare il gioco delle biglie, in cui ha provato con l'inganno a rubare la vittoria al giocatore 001?
E proprio in virtù del fatto che Gi-hun lo si può classificare come un personaggio ambiguo, opportunista, a metà tra il bene e il male, è logico farsi qualche domanda su come lo ritroveremo realmente nella seconda stagione.
Fortuna che in nostro aiuto arriva il creatore e regista di Squid Game, che, in un intervista con Entertainment Weekly, ha anticipato che nella seconda stagione il protagonista potrebbe seguire lo stesso percorso di Front Man che, dopo aver vinto i giochi, è passato al lato oscuro diventando egli stesso parte dell'organizzazione. Non è un caso, da questo punto di vista, che il suo costume ricordi incredibilmente quello dell'antagonista di #Star Wars: "alcuni diventano Jedi, altri diventano Dart Fener" ha commentato Hwang Dong-hyuk.
In Squid Game 2 Gi-hun attraverserà una crisi morale che lo porrà di fronte a un bivio: sarà messo alla prova e dovrà infine decidere se seguire le orme di Front Man o un sentiero diametralmente opposto.
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