L'horror X vietato ai minori in Italia: era davvero necessario?

L'Italia decide di vietare X - A Sexy Horror Story a minori, a riprova del fatto che il sesso fa più paura della violenza.

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Autore: Elisa Giudici ,

Proprio nel giorno in cui è arrivato nelle sale italiane, il 14 luglio 2022, il film horror X – A Sexy Horror Story è stato giudicato inadatto a un pubblico minorenne. Sarà dunque vietato ai minori di 18 anni. Una decisione che ormai matura raramente e che, a fronte del contenuto comunque adulto del film, stupisce e non poco.

Per contenuti e immagini infatti, X – A Sexy Horror Story di Ti West è un film che sicuramente non passa inosservato e anzi, porta con sé un messaggio forte. L'atteso horror slasher con protagoniste Mia Goth e Jenna Ortega è incentrato sulla realizzazione di un film pornografico amatoriale nel Texas rurale del 1979. 

Mia Goth interpreta una giovane ragazza di nome Maxine, che sta con un uomo molto più grande di lei  che l'ha convinta a fare strada velocemente, girando un porno da distribuire nel nascente circuito delle VHS. L'uomo ha affittato una casolare da un anziano fattore fuori Houston, in modo da poter girare il suo filmino lontano da occhi indiscreti. La relazione tra il gruppo di giovani al lavoro sul film, il fattore e la sua anziana moglie si rivelerà da subito complicata.

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Le premesse suggerirebbero una pellicola horror slasher in cui le protagoniste disinibite vengono "punite" per la non conformità, magari ammiccando al pubblico maschile in sala...invece X è un film che, al contrario, riflette su quanto la sessualità sia prigioniera di stereotipi e facili condanne, anche se poi il desiderio di avere una vita sessuale appagante non si estingue mai, nemmeno in tarda età. 

Scene forti e nudi non mancano nel film, che per livello di violenza e scene esplicite non è francamente così estremo da richiedere di arrivare in sala con un divieto ai minori. Soprattutto quando è stato preceduto (e sarà seguito) da film in cui la violenza è ben più estrema e pretestuosa, spettacolarizzata. 

Duole dunque constatare che ancora una volta il problema è il sesso. Non tanto e solo quello che viene fatto (con una certa eleganza, dato il contesto del film, sorprendente) ma per il messaggio che Ti West porta nel suo film, per come parli esplicitamente di sesso, ancor prima che mostrarlo. 

La Commissione del ministero della Cultura deputata a queste valutazioni di X - A Sexy Horror Story ha detto:

l’insieme delle scene in cui sono presenti uno o più contenuti sensibili, il tono e l’impatto potenziale delle stesse nonché il contesto narrativo, il livello di intensità del contenuto sensibile rilevato. 

Una spiegazione poco convincente e soprattutto vaga. È un fatto ormai acclarato che la violenza, anche quando estrema, è molto meno controversa del sesso, anche quando quest'ultimo è presentato in modo intelligente e dissacrante come in questo film, che rifugge tutti i luoghi comuni del caso. 

Un peccato insomma che ancora una volta sia il sesso a fare paura. X – A Sexy Horror Story è nelle sale italiane.

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