Lucifer è tornato. Il Re degli Inferi è finalmente approdato in casa Netflix con la prima parte della quinta stagione. A partire dal 21 agosto, i primi otto episodi della nuova stagione hanno intrattenuto i fan del signor Morningstar con una nuova trama e un nuovo villain che ha sicuramente aggiunto del pepe alla relazione tra Chloe e Lucifer, intaccando le paure dei personaggi e stimolandone le reazioni. Lasciata da parte Eve e anche il personaggio di Charlotte, in questa quinta stagione conosciamo il fratello gemello di Lucifer, Michael (per la precisione l'arcangelo Michele) e, seppur brevemente, un altro importantissimo personaggio che fa capolino proprio nella scena finale dell'ottava puntata.
Otto episodi intensi, che hanno dato qualche soddisfazione ai fan della coppia Chloe-Lucifer e che hanno dato anche maggiore spazio al personaggio di Maze. Quest'ultima ha scoperto la verità riguardo sua madre, Lilith, una verità che Lucifer ha sempre taciuto, motivo per cui il demone non vorrà fargliela passare liscia e coverà rancore: ciò la spingerà a schierarsi con Michael. Vediamo i punti salienti del finale dell'ottava puntata.
Lucifer detective
Per cinque stagioni abbiamo visto Lucifer come l'ombra di Chloe Decker, sempre presente sulla scena del crimine, pronto ad aiutare (anche se non intenzionalmente, poiché spesso e volentieri interessato soltanto al proprio tornaconto personale). E invece, nell'ultima puntata di questa prima parte della quinta stagione, Lucifer ha dovuto seguire gli insegnamenti della sua amata detective, calandosi nelle sue vesti. Chloe, impegnata a lavorare sul caso del killer del sussurro, è stata rapita all'improvviso. Lucifer, talmente occupato ad elaborare un piano di vendetta nei confronti di Dan (il quale, scoperta la sua vera natura, ha provato ad ucciderlo con un colpo di pistola), non era con lei e non ha potuto proteggerla; così, messosi sulle sue tracce, il diavolo combatte tra la logica e il senso di colpa.
La voglia di ritrovare la sua amata gli permette di risolvere rapidamente anche il caso del killer del sussurro: di fatto, l'uomo arrestato era soltanto un imitatore che aveva commesso uno dei quattro omicidi. Il vero serial killer si è rivelato essere Pete, il fidanzato di Ella. E allora chi ha rapito Chloe? Come ha fatto Lucifer, in realtà, a non pensarci prima? A rompere le uova nel paniere dalla prima puntata della quinta stagione è stato sempre e solo Michael, il fratello gemello di Lucifer, l'arcangelo che anziché stimolare i desideri delle persone porta a galla le loro più profonde ed oscure paure. Ed è quello che succede con Chloe: tenendola chiusa in una polverosa cella, Michael le concede il beneficio del dubbio. Lucifer la ama davvero? E allora perché non glielo ha ancora detto? Cosa lo rende così restio? Per fortuna, Lucifer - con l'aiuto di un paranoico Dan - riesce a comprendere dov'è stata portata la detective e quella brutta parentesi viene finalmente chiusa.
Povera Ella
Un paragrafo dedicato ad Ella era doveroso, siccome in questa stagione il suo personaggio ha preso sempre più spessore, diventando (seppur brevemente) persino un modello di riferimento per la spumeggiante Maze (stanca di essere sempre così aggressiva e sola). Ella è allegra, logorroica, attratta dai bad boys eppure decide di fidarsi di Pete, un giornalista molto cordiale e dal viso pulito, di quelli che all'apparenza potrebbero portarti la luna nel palmo della mano se soltanto la chiedessi. E invece Pete, sotto quei sorrisi cordiali e la voglia di concretizzare al più presto una storia d'amore, in realtà è un serial killer, un assassino che ha mietuto ben tre vittime seguendo sempre lo stesso modus operandi (tutte donne, legate alla sedia, con un mazzo di gigli bianchi stretti tra le mani e le corde vocali tranciate). Ella, che di stagione in stagione ha sempre rincorso un ragazzaccio dopo l'altro, aveva realmente creduto di poter avere qualcosa di normale. La delusione, così cocente, sarà dura da mandar giù.
Dan incontra il "diavolo"
Daniel non l'ha presa affatto bene. Vedere il vero volto demoniaco di Lucifer è stata come una terribile indigestione di verità, ogni principio è venuto meno e la paura, quella che piace tanto a Michael, ha preso il sopravvento. Avendo perso la bussola, Dan si ritrova a contemplare la tomba di Charlotte, il cui inganno gli è costato il cuore. Implorando aiuto, arriva in suo soccorso il subdolo Michael: sarà proprio lui a dargli lo spunto adatto per correre da Lucifer e sparargli al petto.
Per fortuna, Lucifer scopre di essere diventato totalmente immune alla sofferenza fisica, anche in presenza di Chloe, un dettaglio che sorprende (soprattutto la detective, che vedeva in quella vulnerabilità fisica un loro anello di congiunzione) e che ribalta alcune carte sul tavolo da gioco. Ma, pur sentendosi inarrestabile, Michael rapendo Chloe ha esposto la sua più grande vulnerabilità. Tra Dan e Lucifer la tensione è ancora molto forte ma, pur di salvare Chloe, il detective mette da parte le divergenze e lo aiuta.
Il grande piano di Michael
Dopo otto episodi, sorge spontaneo chiedersi: qual era, in fin dei conti, il grande piano di Michael? In un primo momento, il gemello di Lucifer voleva semplicemente rovinare la sua vita, danneggiandone le relazioni e la reputazione. In un secondo momento, capendo di poterne trarre vantaggio, Michael avrebbe voluto prendere il posto di suo fratello, vivendo la sua vita, le sue amicizie, le sue relazioni, invaghendosi persino di Chloe. Una volta smascherato, e tornato Lucifer dall'inferno, Michael viene rimesso al suo posto, per poi rifare capolino nelle ultime due puntate e portare ulteriore scompiglio, svelando a Dan la vera identità di Lucifer e rapendo Chloe.
Infine, sfrutta la paura del fratello Amenadiel a suo favore: l'angelo constata che suo figlio Charlie è malato, un banale raffreddore ma che, in un corpo angelico, non avrebbe dovuto manifestarsi. Di conseguenza, Amenadiel appura che suo figlio non è altro che un semplice mortale, di conseguenza sarà sempre soggetto alle malattie, al dolore fisico e inevitabilmente alla morte. Amenadiel non è pronto a gestire tutto questo e le sue paure confluiscono in un grande caos, che Michael sfrutta a suo vantaggio: di conseguenza, il tempo - anziché rallentare - si ferma del tutto.
Soltanto gli elementi celestiali sono immuni (il fatto che il piccolo Charlie invece sia immobile come il resto degli umani è un'ulteriore prova per Amenadiel). Lo scontro tra le due fazioni è inevitabile. Maze ha scelto di schierarsi con Michael, perché è grazie a lui che ha scoperto la verità su sua madre. La lite violenta tra fratelli s'interrompe bruscamente con l'arrivo della figura paterna. Ed è qui che finalmente incontriamo Dio, il padre onnipotente che finora non avevamo conosciuto se non per sentito dire. L'arrivo del Padre interrompe la faida. Che fosse questo il grande piano di Michael? Attirare il padre sulla Terra? O era un altro e l'arrivo di Dio gli ha guastato le festa?
Per scoprirlo, dovremo attendere le altre otto puntate che andranno a completare la quinta stagione. Cosa ne pensate di questo mid season finale? Vi è piaciuto? Vi aspettavate di meglio da questa quinta stagione?
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