Netflix perde ancora 1 milione di abbonati (ma è una buona notizia)

Scopri perché per Netflix la perdita di quasi un milione di abbonati è una buona notizia. Il titolo in borsa cresce e le azioni pure.

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Autore: Giuseppe Benincasa ,

Un calo sostanziale di 970 mila abbonati che, secondo Netflix, poteva essere peggiore, forse il doppio. Quindi il colosso dello streaming americano ha reagito positivamente a un calo previsto e contenuto nel secondo trimestre dell'anno 2022, dopo aver perso 200 mila abbonati nel primo trimestre. Il titolo i borsa infatti è salito del 6% in data 19 luglio 2022.

Non si è ripetuto quindi il disastroso periodo del primo trimestre. Questo calo si può definire forse naturale dato che si va incontro all'estate e alle vacanze, lontane dal divano di casa. Ma c'è sempre chi porta con sé un tablet per vedere le proprie serie TV: ecco eventualmente i migliori tablet per guardare Netflix dal mare o dalla montagna.

Gli abbonamenti globali a pagamento sono scesi da 221,64 milioni nel primo trimestre a 220,67 milioni, con un calo del 5,5% rispetto al calo del 6,7% registrato in aprile. Nella regione Asia-Pacifico gli abbonamenti sono cresciuti passando da 33,72 milioni a 34,80 milioni. Il calo maggiore si è registrato negli Stati Uniti e in Canada, dove si sono persi 1,3 milioni di abbonati passando dai 74,58 milioni di sottoscriventi attivi del primo trimestre a 73,28 milioni. L'Europa, il Medio Oriente e l'Africa hanno registrato un calo di 760.000 abbonati da 73,73 milioni a 72,97 milioni, mentre l'America Latina ha guadagnato 10.000 soci, passando da 39,61 milioni a 39,62 milioni.

Netflix ha fatto sapere ai suoi azionisti che nel 2021 vi è stato un ricavo di ben 6 miliardi di dollari su un fatturato di oltre 30 miliardi di dollari. Nel 2022 il ricavo del secondo trimestre è superiore a quello stesso trimestre dell'anno precedente  e le azioni valgono più dell'anno scorso ossia 3 dollari e 20 centesimi contro i 2 dollari e 97 centesimi del 2021.

Molto di questo "recupero" si deve al successo di serie come Stranger Things ma anche, purtroppo, alla politica di risparmio che ha portato al licenziamento di 450 dipendenti e ad alcuni cambio sede: da spazi più grandi a spazi più piccoli, con un risparmi importante sugli affitti. Inoltre, l'annuncio di un piano con la pubblicità ha quasi certamente giovato alla quotazione in borsa. Oltre a questo c'è anche la positività dell'azienda che ha annunciato una spesa di 17 miliardi di dollari in nuove produzioni.

Via Screendaily

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