Stranger Things: tutto quello che volevate sapere sulla serie cult di Netflix

Stranger Things tutto sulla la serie TV cult di Netflix: le origini del fenomeno, i personaggi e quello che sappiamo sulla Stagione 5, l'ultima.

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Autore: Massimo Costante ,

Il 6 novembre del 1983, la scomparsa misteriosa di Will Byers dalla tranquilla cittadina di Hawkins, Indiana, ha scatenato un vortice di eventi straordinari. Come accade spesso nelle grandi storie, tutto ha avuto inizio in una modesta cantina, con quattro amici e una passione condivisa. In quel luogo, una scintilla di genialità ha dato vita a un'idea rivoluzionaria, ma anche a una minaccia sinistra: il Demogorgone.

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La serie televisiva Stranger Things, creata dai talentuosi fratelli Duffer, è stata un connubio di entrambe le sfaccettature. Irrompendo all'improvviso su Netflix il 15 luglio 2016, questa storia sovrannaturale e avvincente ha rapidamente conquistato il pubblico, trasformandosi in un fenomeno senza precedenti che va oltre il mondo delle serie TV.

Stranger Things: tutto quello che volevate sapere sulla serie cult di Netflix

Stranger Things, subito fenomeno cult

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Una stampa inarrestabile, catalizzata dall'effetto del passaparola, non ha potuto resistere al fascino della nuova serie che, a prima vista, sembrava nostalgica, datata e persino incredibile. Eppure, è proprio in questa caratteristica che risiede il segreto di Stranger Things: il suo DNA intrinsecamente intrecciato con gli affascinanti anni 80, magistralmente ricreati in ogni aspetto della serie.

La serie, infatti, è stata abilmente modellata attorno a quel periodo d'oro, affondando le radici nella cultura popolare e nel fervore dell'epoca. Ogni dettaglio, dalla colonna sonora agli oggetti di scena, dagli abiti alle ambientazioni, è stato curato con meticolosa precisione per catturare l'autentica atmosfera degli anni '80. È come se il tempo si fosse fermato e ci si ritrovasse immersi in una dimensione parallela, in cui la nostalgia e la magia di quel periodo rivivono in tutta la loro gloria.

Qualcosa nel DNA della serie induce le persone ad amarla con un entusiasmo irrazionale

- Shawn Levy Produttore Esecutivo

Stranger Things ha saputo accendere quella scintilla di familiarità nei cuori dello spettatore, trasportandolo in un viaggio intriso di avventura e mistero, accompagnato da riferimenti cinefili, icone pop e mitologia degli anni '80. Questa abile fusione di elementi familiari e nuovi ha reso la serie un'autentica delizia per gli spettatori di tutte le generazioni, che si sono sentiti catapultati in un'epoca che sembrava appartenere solo ai ricordi.

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Le origini di Stranger Things

La genesi autentica di Stranger Things risale al lontano 1989, nella pittoresca cittadina di Durham, Carolina del Nord, dove i due fratelli Matt e Ross Duffer hanno trascorso la loro infanzia. Fu proprio in quell'estate che i due giovani furono completamente rapiti dalla magia del film Batman, diretto da Tim Burton. Questo iconico capolavoro cinematografico offriva una rivisitazione personale del Cavaliere Oscuro di Gotham City e del suo epico scontro con l'infame Joker. L'interpretazione di Michael Keaton e Jack Nicholson ha dato vita a un confronto senza precedenti tra il bene e il male, accompagnato dall'indimenticabile colonna sonora composta da Danny Elfman.

Il film di Tim Burton, ancora oggi considerato uno dei migliori cinecomic di tutti i tempi, ha catturato l'immaginazione del pubblico nonostante non si avvalesse delle moderne tecnologie cinematografiche. Ciò che lo ha reso un'opera d'arte senza tempo è stata l'impronta distintiva di Burton, un'atmosfera da fiaba oscura che permeava ogni fotogramma. Dopo aver assistito a quella proiezione, i fratelli Duffer hanno compreso l'importanza fondamentale del regista nel dare vita a mondi straordinari sul grande schermo. Fu un momento di rivelazione, un'illuminazione che li spinse a intraprendere una carriera nel mondo del cinema e a dedicarsi agli studi cinematografici.

Così, i talentuosi fratelli Duffer hanno fatto il loro ingresso al Dodge College of Film and Media Arts presso la Chapman University, situata nella vivace Orange, California. Lì hanno coltivato la loro passione per l'arte cinematografica, apprendendo le tecniche e le sfumature del mestiere. Attraverso anni di studio e dedizione, hanno affinato le loro abilità narrative e la loro visione creativa, preparandosi a dar vita a progetti che avrebbero lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'intrattenimento.

Ed è proprio da quella scintilla di passione per il cinema, innescata dalla visione di Batman di Tim Burton, che è nata la straordinaria serie televisiva Stranger Things. Una serie che, nel corso degli anni, avrebbe catturato l'immaginazione di milioni di spettatori in tutto il mondo, rendendo omaggio alla magia del cinema degli anni '80 e diventando essa stessa un'icona intramontabile del panorama televisivo contemporaneo.

Oltre agli studi cinematografici, furono le numerose pellicole che hanno ispirato i fratelli Duffer a plasmare la loro visione artistica. Film come Incontri ravvicinati del terzo tipo, Lo Squalo, Nightmare e Poltergeist hanno giocato un ruolo fondamentale nel plasmare il loro gusto e la loro sensibilità cinematografica. Alcuni di questi film sono stati citati o hanno influenzato in modo significativo la serie Stranger Things, come vedremo più avanti.

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Dopo aver completato gli studi universitari, i due fratelli sono riusciti a realizzare un cortometraggio intitolato Eater, una storia che ruotava attorno a un cannibale che seminava il panico in una stazione di polizia. Questo corto è stato in seguito fonte di ispirazione per una sceneggiatura chiamata Hidden, un thriller ambientato in un rifugio antiatomico durante la Guerra Fredda, in cui una famiglia si trova intrappolata per oltre trecento giorni per sfuggire a un'epidemia che ha colpito gran parte della popolazione. Questo progetto ha attirato l'attenzione della Warner Bros., che ha deciso di produrlo. Purtroppo, la morte del produttore Richard D. Zanuck ha rallentato notevolmente la produzione, portando alla sospensione del progetto e alla sua conclusione con una distribuzione molto limitata nel 2015.

La pellicola non è passata inosservata agli occhi del regista M. Night Shyamalan (conosciuto per film come Il Sesto Senso e Unbreakable - Il predestinato), che ha incoraggiato i fratelli Duffer a collaborare nel campo delle serie televisive. In particolare, hanno scritto i primi quattro episodi e il finale della serie televisiva Wayward Pines. Questa esperienza è stata fondamentale e formativa, poiché ha fatto innamorare i fratelli Duffer del medium televisivo, dell'ambientazione della Guerra Fredda e degli elementi narrativi legati agli esperimenti scientifici non autorizzati e agli eventi sovrannaturali. Dopo questa esperienza, i Duffer avevano praticamente tutti gli ingredienti necessari per la creazione di Stranger Things, che nelle prime fasi di sviluppo era intitolata Montauk, ispirata a una base militare statunitense degli anni '40 sulla costa orientale, in omaggio al film Lo Squalo di Steven Spielberg.

Nel 2015, Netflix era alla ricerca di nuovi contenuti che potessero appassionare un pubblico giovane. In questa ricerca, Matt Thunell si imbatté nella sceneggiatura di Montauk. Tuttavia, si rese conto che una piccola cittadina dell'Indiana sarebbe stata più adatta per questo genere di storie, a differenza della località costiera di Montauk. Prendendo ispirazione da film come All American Boy e Incontri ravvicinati del terzo tipo, si decise di spostare le scene nella città immaginaria di Hawkins e di cambiare definitivamente il nome del progetto. E così, prese vita Stranger Things.

La scelta di ambientare la serie nella tranquilla cittadina di Hawkins ha permesso di creare un'atmosfera autentica e avvincente. Questa location di provincia, con i suoi segreti e le sue dinamiche sociali, si è rivelata il terreno ideale per le avventure dei giovani protagonisti. La trasformazione da Montauk a Stranger Things ha portato una nuova dimensione al progetto, consentendo agli spettatori di immergersi in un mondo in cui l'ordinario si fonde con l'extraordinario.

Netflix ha colto al volo l'opportunità di presentare una serie che catturasse l'immaginazione di un pubblico giovane, mantenendo allo stesso tempo un forte richiamo per gli appassionati di film e serie televisive degli anni '80. Così, con l'ambientazione definitiva a Hawkins e il nome definitivo di Stranger Things, la serie è stata pronta a incantare il pubblico con la sua trama avvincente, i personaggi indimenticabili e un irresistibile mix di mistero, avventura e nostalgia.

La febbre degli anni 80

Gli anni 80 sono un periodo storico indelebile per la cultura pop globale, come cantava Raf nella sua celebre canzone "Cosa resterà di quegli anni '80?". Questo decennio è stato caratterizzato da un'esplosione di sperimentazione artistica, soprattutto nel mondo del cinema e della letteratura. Molti dei prodotti nati in quegli anni oscillano tra il memorabile e il trash, ma sono diventati autentici cult. Ma quale è il motivo di tutto ciò?

La risposta potrebbe trovarsi nel seminterrato di Mike Wheeler, uno dei giovani protagonisti di Stranger Things. Jess Royal, la scenografa di produzione, ha fatto un lavoro eccezionale nel ricreare in una sola stanza tutta la "simbologia" di quegli straordinari anni. Gli oggetti e i dettagli presenti sono fuori moda, ma evocano perfettamente l'atmosfera di film come E.T. L'Extraterrestre e I Goonies. Nel seminterrato si trova un tavolo da gioco, sedie di diversi tipi, una coperta all'uncinetto sul divano, un vecchio televisore in bianco e nero, un barattolo vintage di Ritz e persino un vecchio telefono Trimline.

Un'altra ambientazione speciale, che fa battere il cuore di ogni ragazzino degli anni '80, è senza dubbio il Palace Arcade, la sala giochi frequentata dai protagonisti nella seconda stagione di Stranger Things. Lo scenografo Chris Trujillo ha trovato una lavanderia abbandonata a Douglasville, in Georgia, e l'ha completamente trasformata in quel "piccolo paradiso che ogni appassionato di videogiochi aveva nel suo quartiere durante quegli anni."

Gli elementi visivi e gli scenari accuratamente ricreati in Stranger Things contribuiscono a immergere gli spettatori in un'atmosfera nostalgica, facendo rivivere loro la magia e l'essenza degli anni '80. Questi dettagli accurati testimoniano l'amore e l'attenzione dei creatori della serie per l'epoca, rendendo Stranger Things un autentico omaggio a quegli anni d'oro della cultura pop.

Il nome "Palace Arcade" è un chiaro omaggio al film del 1983, Wargames. All'interno della sala giochi, sono presenti quattordici giochi, anche se nelle scene sembrano molti di più grazie alle inquadrature. Tra i giochi riconoscibili, possiamo citare i classici Missile Command, Pole Position, Ms. Pac-Man e, naturalmente, Dig Dug e Dragon's Lair, che diventano protagonisti in un episodio in cui i nostri personaggi fanno la conoscenza di Maxine.

Poi, ci sono le BMX. Chi di noi non ha posseduto una o almeno desiderato una di queste biciclette intramontabili e indistruttibili, una vera "Cadillac" per gli adolescenti, come conferma Jim Hopper, il Capo della Polizia di Hawkins. Le iconiche biciclette degli anni '80 sono state fornite ai quattro giovani protagonisti da Lynda Ross, la responsabile degli accessori nella prima stagione. Ross ha rivelato di averne procurate molte di più, nel caso in cui quelle principali si fossero guastate. Per ricreare lo stile autentico dell'epoca, Ross ha dovuto acquistare diverse biciclette e poi assemblarle con pezzi trovati su eBay, come manubri, impugnature e sellini riparati con nastro adesivo in vinile per conferire loro un aspetto vissuto.

"Quella di Mike sembra più nuova perché la sua famiglia è più abbiente", rivela Ross, mentre la bicicletta di Dustin ha una vernice parzialmente scrostata... sembra quasi che lui stia per sistemarla, dato il suo amore per la costruzione e la riparazione di oggetti. Le biciclette stesse rappresentano un omaggio a film che esplorano lo stesso territorio di Stranger Things: è impossibile dimenticare I Goonies, che partono alla ricerca del tesoro del pirata Willy l'Orbo proprio in sella alle loro bici, o la leggendaria scena della corsa in bici di Elliott nella luce della luna insieme al suo amico extraterrestre E.T.

Questi dettagli meticolosamente ricreati all'interno della serie contribuiscono a immergere gli spettatori nell'atmosfera degli anni '80 e a evocare la magia di quei tempi. Sono omaggi e riferimenti a film che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura popolare, trasmettendo una sensazione di nostalgia e affetto per un'epoca ormai passata. Stranger Things si distingue per la sua capacità di rendere omaggio a questi elementi, offrendo un viaggio emozionante nel passato e affondando le radici della propria narrazione nella ricca eredità degli anni '80.

Le musiche utilizzate in Stranger Things giocano un ruolo fondamentale nel ricreare l'atmosfera degli anni '80 e contribuiscono in modo significativo all'esperienza di visione della serie. La sigla di apertura, realizzata da Imaginary Forces, si ispira alle grafiche dei titoli di testa dei film classici disegnati da Richard Greenberg, che ha lavorato su pellicole come Alien, Stati di allucinazione, Superman e I Goonies. Questo richiamo visivo ai titoli di testa di quei film contribuisce a creare un'immediata connessione con l'epoca e l'atmosfera che la serie intende evocare.

La colonna sonora originale, composta da Michael Stein e Kyle Dixon, sfrutta in modo esclusivo la musica elettronica, con l'uso predominante di un sintetizzatore Prophet-6. Questo stile musicale si ispira ai lavori di John Carpenter e alle produzioni del gruppo tedesco Tangerine Dream, entrambi famosi per le loro colonne sonore sintetiche degli anni '80. L'uso di questa musica elettronica contribuisce a creare un'atmosfera unica e distintiva per la serie, richiamando i suoni caratteristici dell'epoca.

Le canzoni non originali utilizzate nella serie sono dei grandi classici degli anni '80 e vanno a completare l'immersione nell'epoca. Brani come "Should I Stay or Should I Go" dei The Clash, "Africa" dei Toto, "Can't Seem to Make You Mine" dei The Seeds, "Waiting for a Girl Like You" dei Foreigner, "Sunglasses at Night" di Corey Hart e "Time After Time" di Cindy Lauper catturano perfettamente lo spirito e il suono di quegli anni. Queste canzoni diventano un elemento distintivo della serie, fornendo un'ulteriore connessione emotiva con il periodo storico rappresentato.

La scelta delle canzoni, inclusa "Time After Time" di Cindy Lauper per il ballo della scuola nella finale della seconda stagione, è stata particolarmente azzeccata, creando momenti memorabili che si sposano perfettamente con le emozioni dei personaggi e l'atmosfera complessiva della serie.

Cast e personaggi di Stranger Things

Da quasi sconosciuti a celebrità ospitate nei principali programmi televisivi e fermate dai fan ovunque vadano. Gli attori selezionati per il cast di Stranger Things e i personaggi che hanno interpretato sono diventati veri e propri simboli del mondo delle serie TV. Esploriamo insieme tutti i dettagli che li riguardano.

Mike Wheeler, interpretato da Finn Wolfhard, è uno dei protagonisti principali della serie. Fa parte del quartetto di amici che si riunisce per giocare a D&D. Mike è il Dungeon Master, ma è anche il primo a instaurare un legame di fiducia con la misteriosa ragazza che lui stesso chiama affettuosamente "Undi". Rappresenta il classico ragazzino americano all'orlo dell'adolescenza, desideroso di sfuggire alla realtà e di vivere avventure fantastiche insieme ai suoi amici. Tuttavia, tutto cambia quando il suo amico Will scompare in modo misterioso. È interessante notare che Finn è riuscito a conquistare il ruolo dopo un provino via Skype, direttamente dal suo letto, poiché era malato.

Dustin Henderson, interpretato da Gaten Matarazzo, è il piccolo genio intraprendente che ha dato vita al famoso e unico "grrrr". Si è trasferito in città durante la quarta elementare e si è unito al gruppo di amici di Mike. Inoltre, ha un amore segreto per la sorella di Mike, Nancy. Nella vita reale, Matarazzo affronta la displasia cleidocranica, una rara condizione che colpisce le ossa del cranio e dei denti. I Duffer, dopo aver scelto Matarazzo per il ruolo, hanno deciso di incorporare questa patologia anche nel personaggio di Dustin. Dustin rappresenta l'elemento gioioso e vivace all'interno del gruppo.

Lucas Sinclair, interpretato da Caleb McLaughlin, è soprannominato "Stalker" da Max a causa della sua diffidenza iniziale verso Undici. Prima di Stranger Things, McLaughlin ha avuto piccoli ruoli in Blue Bloods e Law & Order. Come membro del gruppo di amici di Mike, Lucas prende molto sul serio la scomparsa di Will e si impegna attivamente nella ricerca del suo amico, anche quando decide di andare avanti da solo. È un ragazzo razionale e spesso scettico, ma nel corso della serie si apre gradualmente alla fiducia in Undici. Caleb McLaughlin ha espresso il desiderio di avere più momenti in cui il coraggio del suo personaggio possa emergere.

Will Byers, interpretato da Noah Schnapp, è il personaggio che sembra non trovare pace nel corso delle due stagioni di Stranger Things. Noah Schnapp, noto anche per il suo ruolo come figlio di Tom Hanks nel film "Il ponte delle spie" del 2015, porta alla vita Will, a cui vengono attribuiti tre soprannomi: Will il saggio, lo zombi e la spia. Nella serie, Will è un ragazzo dolce, sensibile e taciturno, condividendo con il fratello Jonathan una passione per il gruppo musicale The Clash. Viene rapito e trascinato nella dimensione parallela del Sottosopra, mentre Mike e i suoi amici si disperano nella sua ricerca. Tuttavia, è sua madre Joyce, interpretata da una splendida Winona Ryder, che riesce a stabilire il primo contatto con lui. Come si suol dire, la mamma è sempre la mamma...

Nancy Wheeler, interpretata da Natalia Dyer, è la sorella di Mike e viene descritta come la "pseudobrava ragazza" che frequenta Steve Harrington, il bullo della scuola. Per il suo personaggio, i fratelli Duffer hanno chiesto all'attrice di prendere ispirazione da un'altra celebre Nancy, ovvero Nancy Thompson della saga di Nightmare - Dal Profondo della Notte di Wes Craven. Nancy è un personaggio che attraversa diverse trasformazioni poiché è costantemente alla ricerca di sé stessa. Durante questo percorso, commette errori e accumula rimpianti, come la perdita dell'amica Barb, uccisa dal Demogorgone mentre lei si stava avvicinando a Steve. Alla fine, si troverà a condividere la sua strada segnata dalla vendetta con qualcun altro.

Jonathan Byers, interpretato da Charlie Heaton, è un lupo solitario e il fratello di Will. Condivide la passione per la musica e la creazione di compilation su musicassette con suo fratello. Jonathan è un appassionato di fotografia e si unisce a Nancy per investigare sulla scomparsa di suo fratello e di Barb. Heaton ha dato a Jonathan un tocco personale che va oltre il semplice stereotipo del disadattato, trasformandolo in un cavaliere nascosto pronto a tutto pur di salvare la sua famiglia. Jonathan ha un rapporto complicato con le sue emozioni, con cui deve confrontarsi: lui e Nancy non possono limitarsi a essere solo amici.

Steve Harrington, noto come il Re Steve, è il ragazzo più popolare, temuto e ammirato della scuola, almeno fino a quando Nancy entra nel suo cuore e lo trasforma da bullo a disperato romantico. Interpretato da Joe Keery, Steve sfoggia una pettinatura invidiabile e vaporosa, il segreto di cui ha fatto partecipe solo Dustin. Nel corso della serie, Steve si è evoluto notevolmente, superando le antipatie legate al suo ruolo iniziale e conquistando una vera corona da re indiscusso, soprattutto nella seconda stagione, quando si unisce a Mike e agli altri protagonisti. È profondamente innamorato della sua ragazza, Nancy, ma quando lei si trova in crisi identitaria, si avvicina a Jonathan per trovare conforto. Nancy, decidi una volta per tutte tra i due, prima che la situazione sfugga di mano!

Undici, conosciuta anche come Jane Ives, è la straordinaria ragazzina al centro della storia, con il numero 011 tatuato sul suo avambraccio destro. Interpretata da Millie Bobby Brown, è stata scelta tra 246 attrici per il ruolo, poiché è stata l'unica in grado di trasmettere emozioni intense, come la paura, la sorpresa e la potenza, utilizzando poche parole e un'incredibile espressività facciale. Il suo personaggio è una giovane cresciuta in un laboratorio governativo segreto, dove ha sviluppato abilità sovrannaturali, come la telecinesi, la psicometria, la percezione extrasensoriale, la psicocinesi, la biocinesi e il teletrasporto. Riesce a fuggire dal laboratorio segreto di Hawkins, dove era tenuta prigioniera dal Dott. Brenner, e nel bosco incontra Mike, Lucas e Dustin, che stanno cercando Will. Undici si unirà al gruppo per aiutarli a ritrovare il loro amico e svilupperà un forte legame con Mike. Nel corso della storia, Undici subisce una profonda evoluzione, soprattutto nella seconda stagione, in cui scoprirà le sue vere origini.

Joyce Byers, solo il meglio per questo personaggio interpretato da un'autentica icona. Winona Ryder, l'attrice che un tempo abbiamo ammirato nel mondo magico di Edward Mani di Forbice di Tim Burton, dimostra di avere una predilezione per le storie fantastiche. In Stranger Things, interpreta il ruolo di Joyce Byers, la madre di Will, che si trova ad affrontare le difficoltà di una famiglia frantumata a causa dell'abbandono del marito, mentre cerca di gestire i suoi due figli adolescenti e la misteriosa scomparsa del più piccolo, Will. Joyce appare quasi ossessionata dalla ricerca di suo figlio, tanto che in un momento cruciale della storia, quando tutti credono che Will sia morto, lei riesce a sentirlo attraverso la radio, il telefono e a vederlo attraverso le luci di Natale. Questa scena memorabile suscita il credito solo dello sceriffo Hopper, che le crede. Nella seconda stagione, insieme al suo compagno Bob Newby (interpretato da Sean Astin, il leggendario Mikey Walsh de I Goonies e l'eroico Samvise "Sam" Gamgee de Il Signore degli Anelli), Joyce è protagonista di un altro evento straordinario che si svolge nella sua casa, con la scoperta di una gigantesca "mappa". Bob, esperto di mappe per via del suo passato cinematografico, rivela ancora una volta la sua importanza. Chissà cosa riserverà il salotto dei Byers nella terza stagione... I fratelli Duffer, pur essendo cresciuti con i film di Winona Ryder e provando allo stesso tempo eccitazione e timore, hanno riconosciuto che lei era la madre perfetta per Will.

Jim Hopper, il capo Hopper, viene interpretato in modo magistrale da David Harbour. È il "poliziotto eroe" della serie, nonostante sia un uomo robusto, cinico e brontolone, che incarna tutti gli attributi dell'eroe americano. Reduce del Vietnam, Hopper crede di essersi rifugiato nella tranquilla Hawkins dopo aver fuggito da un passato misterioso che lo tormenta. In quel passato, era un detective omicidi nella città di New York ed era anche il padre di Sara, sua figlia che purtroppo non c'è più. Quando Will scompare, Hopper si impegna a fondo per aiutare Joyce a trovarlo, prendendosi a cuore la situazione. Diventa anche una figura paterna per Undici, cercando di recuperare quel ruolo di padre che ha perso da molto tempo. Potrebbe esserci un tenero avvicinamento tra lui e Joyce. Hopper è un personaggio tormentato e iconico, forse il preferito di molti spettatori.

Billy Hargrove "era incredibilmente carismatico". Queste furono le parole del produttore esecutivo Shawn Levy quando vide il provino dell'attore australiano Dacre Montgomery. Montgomery è riuscito a incarnare perfettamente la rabbia e la sfacciataggine del personaggio di Billy, anche se nella vita reale non si farebbe mai crescere i capelli come lui e non indosserebbe mai quell'orecchino, ha confessato l'attore. Billy fa la sua comparsa nella seconda stagione della serie ed è il fratellastro di Maxine, un'altra nuova arrivata. Conquista il ruolo di bullo della scuola, scalzando il precedente "Re" Steve, e terrorizza Mike e i suoi amici a bordo della sua Camaro nera. In particolare, prende di mira il povero Lucas, che è innamorato della sua sorellastra. Secondo il trailer della terza stagione, sembra che il personaggio di Billy avrà un ruolo cruciale, andando oltre la semplice definizione di "ragazzo cattivo".

Max Mayfield, conosciuta come la rossa Mad Max, ha catturato l'attenzione di Lucas e Dustin, mentre Mike rimane diffidente nei suoi confronti. Il personaggio interpretato da Sadie Sink è un concentrato di grinta: corre sullo skateboard, fa impressionanti punteggi al Palace Arcade e proviene dalla California. È una vera eroina per ogni nerd che si rispetti, non trovate? Max è la sorellastra tormentata di Billy, e sorprendentemente, l'attrice Sadie non ama gli horror... tanto da non sapere nemmeno chi sia il personaggio della maschera di Halloween che indossa in una delle scene di "dolcetto o scherzetto?". Sì, avete capito bene, non sa chi sia Michael Myers.

Il dottor Martin Brenner, interpretato da Matthew Modine, è l'antagonista principale della serie, oltre alle creature provenienti dal Sottosopra. Egli è uno dei principali scienziati e responsabili del laboratorio segreto da cui Undici è riuscita a fuggire, e ora cerca di catturarla. Brenner si fa chiamare "papà" da Undici, nonostante abbia inflitto su di lei atroci torture nel corso delle sue ricerche per il progetto altamente segreto MK Ultra. Nel primo romanzo ufficiale della serie, "Suspicious Minds", vengono svelati ulteriori dettagli sul passato di Brenner e sulle vicende del 1969 che coinvolgono lui e Terry Ives, la madre biologica di Undici.

Stranger Things Stagione 1: nasce la Stranger Things mania

Quando il 15 luglio 2016, la prima stagione di Stranger Things fece il suo debutto su Netflix, senza clamorosi annunci, ma solo con la forza del passaparola, riuscì a conquistare i salotti di tutto il mondo.

Tutto ha inizio il 6 novembre 1983 a Hawkins, una tranquilla e immaginaria cittadina dell'Indiana. Nel seminterrato della casa di Mike, si sta svolgendo una partita di Dungeons & Dragons insieme ai suoi amici Will, Dustin e Lucas. Ma una volta terminato il gioco, Will Byers viene risucchiato nell'oscurità di una dimensione parallela, un regno dominato dal buio, dal freddo, dalla nebbia e da una mostruosità simile al temibile demogorgone dei loro giochi.

Nel frattempo, in un laboratorio segreto di Hawkins, una giovane ragazza segregata riesce a fuggire e si incrocia con Mike, Dustin e Lucas nel bosco, che erano partiti alla ricerca del povero Will. La misteriosa ragazza porta un enigmatico tatuaggio raffigurante il "numero 11". Il gruppo di ragazzi decide di chiamarla "Undici" e di nasconderla segretamente nella casa di Mike, dopo aver scoperto i suoi poteri telecinetici e il suo coinvolgimento nel destino di Will.

La mattina è fatta per il caffè e la contemplazione.

- Jim Hopper.

I fratelli Duffer, gli stessi creatori della serie, non si aspettavano un successo così straordinario, specialmente considerando che Stranger Things nasce come un ibrido tra un lungometraggio di otto ore e una serie televisiva. La trama si sviluppa con un mistero sempre crescente, rivelazioni frammentate e un'evoluzione costante dei personaggi, creando un mix esplosivo che culmina in un finale appagante, ma che allo stesso tempo apre le porte a un sequel. Oltre agli omaggi agli iconici film degli anni '80, la serie presenta diversi richiami a grandi classici.

Ad esempio, il demogorgone, volutamente celato dai fratelli Duffer, appare solo verso la fine della serie, seguendo lo stesso approccio di Lo Squalo di Spielberg, per mantenere viva la tensione e il mistero. Inoltre, la creatura viene sconfitta solo trascinandola nel mondo reale, un po' come accade a Freddy Krueger in Nightmare.

La storia di Stranger Things sembra avere ancora molto da raccontare e la prima stagione ha lasciato un'ottima impressione. La nostra scena preferita è diventata ormai iconica: le luci natalizie nel salotto dei Byers, con una straordinaria interpretazione di Winona Ryder nel ruolo di Joyce.

Tuttavia, il nostro personaggio preferito è senza dubbio lo sceriffo Jim Hopper, un eroe cinico e dal passato oscuro.

Stranger Things Stagione 2: alla ricerca del sequel perfetto

La seconda stagione di Stranger Things, pubblicata il 27 ottobre 2017, arriva poco più di un anno dopo la prima, seguendo la stessa tempistica anche nella trama. Siamo nel 1984, un anno dopo gli eventi della prima stagione. Will sembra aver superato il suo trauma del Sottosopra e la vita sembra essere tornata alla normalità. Tuttavia, il ragazzo continua ad avere visioni inquietanti della dimensione oscura e di una minacciosa entità che lo perseguita. Il dottor Martin Brenner è scomparso, ma il laboratorio di Hawkins riprende le sue attività sotto la guida del dottor Owens, un uomo più protettivo nei confronti della comunità e determinato a contenere l'espansione sinistra del Sottosopra.

Nel frattempo, Mike soffre per la lontananza da Undici, che viene tenuta nascosta dallo sceriffo Hopper. Ma la sua custodia segreta dura poco, poiché Undici desidera ardentemente ritornare dai suoi amici e scoprire la verità sulla sua madre, Terry. Nella città fa il suo ingresso Max Mayfield, soprannominata Mad Max, che diventa amica del gruppo, insieme al suo fratellastro Billy Hargrove, che prende il posto di bullo della scuola lasciato vuoto da Steve Harrington. Nel frattempo, Jonathan e Nancy indagano sulla morte di Barb e scoprono prove che implicano il coinvolgimento del laboratorio di Hawkins. Ma qualcosa di terribile sta per abbattersi sulla città, con un Will nuovamente coinvolto e un'ombra mostruosa che incombe.

Come già detto in precedenza, la prima stagione di Stranger Things era stata concepita come un lungometraggio di otto ore. Pertanto, i fratelli Duffer hanno scritto il seguito non come una semplice seconda stagione di una serie televisiva, ma come un vero e proprio sequel che si svolge un anno dopo gli eventi della prima stagione.

Hanno evitato l'effetto "seconda parte della stessa serie", cercando una naturale evoluzione dei personaggi legata alla trama, in modo simile a quanto accade nei film di Harry Potter. Oltre all'arrivo di nuovi personaggi, vengono affrontati altri punti cruciali per il sequel, come la depressione di Mike per la temporanea assenza di Undici, la scoperta dell'animale misterioso da parte di Dustin, l'innamoramento di Lucas per la nuova arrivata Mad Max, e un mostro ancora più potente da affrontare: il Mind Flayer, o Mostro Ombra. Altri elementi di contorno, ma altrettanto significativi per il mosaico creato dai Duffer, includono l'introduzione di una nuova ragazza con superpoteri, Kali, la conoscenza di Terry Ives, la madre di Undici, e alcuni dettagli misteriosi sul passato di Jim Hopper e di Max.

Il trucco per conquistare le ragazze? Non cercarle.

- Steve Harrington

La serie parte in modo lento, introducendo nuovi personaggi e mostrando una forte evoluzione di alcuni protagonisti, come Undici e Steve Harrington, che diventa inaspettatamente l'eroe dell'ultima ora pronto ad aiutare il nostro gruppo. Senza dubbio, il nostro personaggio preferito di questa seconda stagione. Infine, la narrazione si intensifica coinvolgendo l'intera città nella minaccia dell'ombra mostruosa e della sua diffusione. Il finale è esplosivo, con un emozionante ballo scolastico sulle note di Time After Time di Cindy Lauper, che rappresenta la nostra scena preferita della stagione. Un ringraziamento speciale va a Bob Newby, interpretato da Sean Astin, che con il suo spirito da vero Goonie svela il funzionamento della "mappa" di Hawkins. Secondo noi, sarebbe stato un sequel perfetto se non avessimo perso il caro Bob...

Stranger Things Stagione 3: l'ultima estate insieme

La terza stagione di Stranger Things si concentra sul rapporto tra Mike e Undici, che trascorrono la maggior parte del loro tempo insieme nella casa di Hopper. Jim Hopper, il nostro amato sceriffo, sembra non essere entusiasta di questa vicinanza e impone una distanza di "dieci centimetri" tra i due adolescenti. Nel frattempo, Dustin ha trovato una nuova fiamma, Suzie, una misteriosa ragazzina dell'Ohio che ha conosciuto durante un campeggio estivo. Tuttavia, nulla può separarlo dai suoi amici, che attendevano ansiosamente il suo ritorno.

Mike, Will, Undici, Lucas, Max e Dustin sono di nuovo riuniti per trascorrere il miglior 4 luglio di sempre. Ma una nuova minaccia si abbatte su Hawkins, con una base segreta russa che cerca in ogni modo di aprire un nuovo varco verso il Sottosopra e permettere al Mind Flayer di tornare in città. Il mostro che abbiamo intravisto alla fine della seconda stagione trova in Billy Hargrove un nuovo ospite per iniziare l'ascesa del suo esercito. Vengono introdotti nuovi personaggi secondari, come Robin (interpretata da Maya Hawke), che insieme a Steve gestisce la gelateria "Ahoy" nello Starcourt, il nuovo centro commerciale di Hawkins.

Il sindaco di Hawkins, Larry Kline, e Heather Holloway, una bagnina che lavora nella stessa piscina comunale insieme a Billy, sono altri personaggi introdotti, sebbene abbiano un ruolo marginale. La nuova squadra vincente è composta da Robin, Steve, Dustin e... Erica, la petulante sorellina di Lucas, che ha avuto maggiore spazio in questa terza stagione, un'aggiunta molto apprezzata dai fan.

Il rapporto tra Jim e Joyce sembra avere una svolta, ma il destino li tiene uniti durante tutta l'avventura, riservando loro un epilogo inaspettato. Nonostante ciò, il burbero sceriffo Jim Hopper rimane il personaggio preferito di molti, mentre Billy ha avuto un ruolo principale come "cattivo" per tutta la stagione, ricevendo l'opportunità di rivelare la sua storia personale.

In questa terza stagione di Stranger Things, abbiamo assistito a un ritorno delle amate citazioni degli anni '80, sebbene talvolta sembrino essere utilizzate in modo eccessivo e fine a se stesso. Non siamo rimasti indifferenti agli omaggi a film come Ritorno al Futuro (avete notato il doppiaggio italiano originale?) e La Storia Infinita, con la canzone "Neverending Story" protagonista di una delle scene più memorabili della stagione. Tuttavia, la componente misteriosa è meno presente e alcuni interrogativi su personaggi come Otto e il Dott. Brenner, che si suppone essere ancora vivo, sono stati lasciati in sospeso. La trama riguardante i russi non ha completamente convinto.

Tieni la porta aperta dieci centimetri…

- Jim Hopper

Il finale, forse il più potente e coinvolgente di tutta la serie, ricorda un po' Avengers Endgame. Vi consigliamo di non andar via subito dopo i primi titoli di coda, perché vi aspetta una sorprendente scena finale.

Stranger Things Stagione 4: l’inizio della fine

La quarta stagione si svolge circa sei mesi dopo gli eventi della terza stagione. I nostri protagonisti si trovano divisi in due gruppi, uno a Hawkins, nell'Indiana, e l'altro a Lenora Hills, in California. In questa nuova situazione, i giovani che un tempo erano uniti devono affrontare la lontananza l'uno dall'altro, oltre ai tipici disagi adolescenziali che ora devono affrontare da soli. Undici si trova nella nuova città senza poteri e senza il supporto dei suoi amici di sempre. Deve affrontare i bulli che la prendono di mira a scuola, ma la sua sfida più grande coinvolge Max e un nuovo villain che emerge dal Sottosopra di Hawkins: Vecna.

Nel quarto capitolo di Stranger Things, si nota un intento di rendere la serie decisamente più horror. Ci sono morti violente caratterizzate da elementi legati allo spiritismo, atmosfere più oscure e il nuovo "villain" Vecna, che ha un aspetto umanoide meno mostruoso rispetto alle creature del passato. Questo lo rende più "reale" e adatto a turbare sia i protagonisti che gli spettatori.

La quarta stagione è divisa in due parti: la prima è stata pubblicata il 27 maggio 2022 e la seconda il 1º luglio 2022. La storia si svolge nella primavera del 1986, sei mesi dopo la battaglia di Starcourt Mall. I personaggi principali sono divisi tra Hawkins, dove devono affrontare nuove minacce soprannaturali, e la California, dove Joyce, Will, Jonathan e Undici si sono trasferiti e dove scoprono che Hopper è ancora vivo. Nel frattempo, in Unione Sovietica, un misterioso progetto legato al Sottosopra viene portato avanti da un uomo chiamato Papà. La stagione si conclude con una battaglia epica per salvare il mondo dall’apocalisse.

Stranger Things Stagione 5: cosa sappiamo finora

Il rinnovo di Stranger Things per una quinta e ultima stagione era stato annunciato ancor prima dell'uscita della quarta e, stando a quanto diffuso da WhatsOnNetflix, le riprese del quinto capitolo sarebbero dovute iniziare all'inizio di giugno 2023 per concludersi alla fine di giugno 2024. Ma i fratelli Duffer, creatori della serie ambientata nella fittizia città di Hawkins, già a maggio 2023 avevano parlato nel loro profilo Twitter di un possibile ritardo nell’inizio della produzione: "Sebbene siamo entusiasti di iniziare la produzione con il nostro fantastico cast e troupe, non è possibile durante questo sciopero. Speriamo che venga raggiunto presto un accordo equo in modo da poter tornare tutti al lavoro".

Le speranze di Matt e Ross Duffer, purtroppo, non sono andate a buon fine: lo stop degli sceneggiatori in corso, ha ufficialmente causato un ritardo nell'inizio della produzione della quinta stagione e, se le notizie che suggeriscono che lo sciopero potrebbe protrarsi fino alla fine dell'estate sono accurate, la produzione della quinta stagione di Stranger Things subirebbe un ritardo di almeno due mesi. I fan, per assistere alla quinta stagione della fortunata serie, dovranno dunque aspettare il 2025.

Considerando il ritardo nella produzione della quinta stagione di Stranger Things, le speranze di una data di uscita nel 2024 verranno deluse: a causa dello sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, l’arrivo di Stranger Things 5 su Netflix non è previsto prima del 2025. La buona notizia, però, è che il cast arrivato indenne alla fine della quarta stagione farà ritorno al completo nell’ultimo capitolo della serie.

Rivedremo, dunque, Millie Bobby Brown, Finn Wolfhard, Noah Schnapp, Caleb McLaughlin, Sadie Sink, Gaten Matarazzo, Priah Ferguson, Winona Ryder, David Harbour, Natalia Dyer, Charlie Heaton, Joe Keery, Maya Hawke, Brett Gelman e Jamie Campbell Bower che tornerà nei panni di Vecna. E sebbene i dettagli della trama dell'ultima stagione siano top secret, Noah Schnapp ha anticipato che il destino di Will sarà fondamentale per il finale dello show: "La storia è iniziata con Will e finirà con Will. Credo che il finale sia semplicemente perfetto, ma lo scoprirete più avanti".

Dungeons and Dragons: le VERE origini di Stranger Things

Anche nel film E.T. - L'extraterrestre di Spielberg è presente una scena importante che coinvolge il famoso gioco di Dungeons and Dragons, e potrebbe essere considerato come un ulteriore omaggio che i fratelli Duffer hanno voluto fare introducendo questo elemento in modo ricorrente nella storia di Stranger Things. Infatti, sia l'inizio che la conclusione della prima stagione della serie sono caratterizzati da una partita di D&D.

Dungeons & Dragons è un gioco da tavolo/teatro amatoriale creato da Gary Gygax e Dave Arneson e pubblicato nel 1974 da Tactical Studies Rules, Inc. (TSR). Consente a gruppi di amici di immergersi in avventure fantastiche ideate da un Dungeon Master (ruolo ricoperto da Mike nella serie). I partecipanti possono scegliere personaggi con razze e abilità diverse e affrontare pericoli, eserciti e creature mostruose di ogni tipo... come il temibile demogorgone che tormenta i nostri protagonisti.

Nel corso degli anni, la casa produttrice Wizards of the Coast, attualmente responsabile del gioco, ha pubblicato diverse edizioni ed espansioni di Dungeons & Dragons. Non poteva mancare una particolare edizione speciale di Dungeons & Dragons ispirata a Stranger Things, disponibile anche su Amazon.

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Dungeons & Dragons - Stranger Things

Dungeons & Dragons - Stranger Things

Lo Starter Set del mitico gioco da tavola Dungeons & Dragons ispirato a sua volta alla celebre serie televisiva di Netflix Stranger Things. Scegliete il vostro personaggio, sarete Will il saggio o Dustin il nano? Preparate le vostre palle di fuoco mentre indagate sul misterioso castello e combattete il feroce Demogorgone.

Questa edizione speciale include le regole essenziali del gioco originale ed è perfetta anche per i principianti che non hanno mai giocato al mitico D&D. Gli appassionati più esperti potranno invece divertirsi interpretando personaggi come Will il Saggio, Dustin il Nano o assumere il ruolo di Dungeon Master come Mike. Naturalmente, anche in questo gioco speciale, il temibile Demogorgone sarà un avversario da affrontare.

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Monopoly Stranger Things

Monopoly Stranger Things

Ispirato alla quarta stagione della serie Netflix "Stranger Things", Monopoly edizione Stranger Things è un gioco imperdibile per i veri appassionati.

Un altro gioco da tavolo che ha fatto la storia è il Monopoly. Dopo aver prodotto numerose versioni speciali a tema, non poteva mancare il Monopoly di Stranger Things. Le pedine rappresentano i personaggi principali della serie e i luoghi da evitare accuratamente non sono quelli classici come la prigione, ma piuttosto il Sottosopra.

E se siete fan incalliti degli Eggo, proprio come Undici, non potete perdervi l'originale gioco di carte a tema Eggo Stranger Things, ispirato al famoso gioco di carte UNO.

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Stranger Things: romanzi e fumetti

Durante la visione delle prime due stagioni di Stranger Things, si avverte la sensazione di una trama gigantesca dalla quale i fratelli Duffer svelano gradualmente il loro disegno completo. Contribuisce a espandere questo meraviglioso universo anche la narrazione attraverso la carta stampata, l'inchiostro che dà vita alle parole sulle pagine, la forma di intrattenimento che più di tutte stimola la fantasia. Infatti, nella serie dei Duffer ci sono molte storie da raccontare e molte curiosità da soddisfare, tanto che attualmente esistono sette libri ispirati a Stranger Things, sette volumi "satellite" che arricchiscono ulteriormente l'universo già conosciuto nelle prime due stagioni.

Iniziando con Stranger Things - Il libro ufficiale (Sperling & Kupfer, 2019), è possibile scoprire in dettaglio tutto ciò che caratterizza la famosa produzione Netflix: la sua genesi, la selezione degli attori, i libri e i film che hanno ispirato la serie e molto altro. Come affermano i fratelli Duffer nella prefazione del libro: "Questo è un volume per nerd". Noi, invece, lo consideriamo un piccolo capolavoro editoriale grazie all'attenzione dedicata ai dettagli: ha una sovracopertina in plastica trasparente come quelle che usavamo nei libri di scuola tanti anni fa, gli angoli sono parzialmente strappati e consumati, le pagine interne sono ingiallite e contengono numerosi dettagli a colori della serie, come il disegno dell'Ombra del Mostro realizzato da Will, il codice Morse usato da Undici e molto altro ancora. È davvero un libro imperdibile per tutti i fan della serie.

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Stranger Things. Il Libro Ufficiale

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Il libro ufficiale e definitivo per ogni fan di Stranger Things che si rispetti. Com'è nata l'idea della serie televisiva più amata di Netflix, dietro le quinte, curiosità sulla sceneggiatura originale, foto esclusive e moltissimo altro.

Subito dopo arriva il primo romanzo ufficiale della serie, Stranger Things: Suspicious Minds (Sperling & Kupfer, 2019), scritto da Gwenda Bond. Si tratta della vera genesi di Stranger Things, un autentico prequel che narra la storia di Terry Ives, la madre di Undici che abbiamo incontrato - almeno per un po' - nella seconda stagione.

Terry, grazie al suo percorso universitario, fa parte di un programma segretissimo del governo che sperimenta sulle capacità della mente umana, ma il dottor Martin Brenner, il capo del progetto, nasconde i suoi veri obiettivi e una bambina all'interno del suo laboratorio. Il romanzo richiama le atmosfere degli anni '60 e aiuta a comprendere meglio il passato della madre naturale di Undici.

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Suspicious Minds. Il primo romanzo ufficiale di Stranger Things

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Il romanzo che spiega la vera genesi del progetto MK ULTRA e alla serie televisiva di Stranger Things. Chi è la vera famiglia di Undici? E cosa è successo negli Stati Uniti nell'estate del 1969?

Il secondo romanzo ufficiale della serie è dedicato a uno dei personaggi più amati, lo sceriffo Jim Hopper, reduci del Vietnam e di una vita segnata dalla perdita prematura della figlia. Dettagli che abbiamo scoperto nelle prime due stagioni e che vengono approfonditi in Stranger Things - Buio sulla Città (Sperling & Kupfer, 2019) scritto da Adam Christopher.

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Buio sulla città. Un romanzo ufficiale di Stranger Things

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Perchè il capo della polizia Jim Hopper ha sempre odiato il Natale? Undici ha trovato una scatola con scritto «New York», piena di documenti, fotografie, e ora vuole sapere tutta la verità sul suo passato. New York, estate 1977. Reduce dal Vietnam, Hopper è riuscito a ricostruirsi una nuova vita: una famiglia che adora e un posto da detective alla squadra Omicidi. Quando Jim si mette sulle tracce di uno sfuggente serial killer, un black-out avvolge la città e, proprio a un passo dalla verità, getta Hopper in un abisso da cui nessuno può riemergere indenne.

Stranger Things - La vita segreta di Max (Sperling & Kupfer, 2019) è dedicato a Maxine, la nuova arrivata rossa nel gruppo dei nerd. Quando sua madre si risposa e la porta a Hawkins, Max è costretta a vivere con il suo violento patrigno e il fratellastro Billy, che abbiamo conosciuto insieme a lei nella seconda stagione. Oltre alle difficoltà con il fratellastro, Max dovrà affrontare la minaccia dell'Ombra del Mostro che sta sconvolgendo la vita dei suoi nuovi amici e presto di tutta la città di Hawkins. Il libro racconta parte della seconda stagione, vista attraverso gli occhi di Max, grazie alla penna di Brenna Yovanoff.

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La vita segreta di Max. Il romanzo ufficiale di Stranger Things

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Maxine detta Mad Max, La ragazza che si sente fuori posto con una famiglia che non le appartiene completamente in un posto che non le appartiene...fino a quando non incontra i protagonisti di Stranger Things.

Un altro pezzo importante è Stranger Things: Il sottosopra (Magazzini Salani, 2019), un unico volume che raccoglie le quattro pubblicazioni originali americane della Dark Horse. Questa storia ci svela cosa faceva Will nel Sottosopra mentre Joyce e i suoi amici lo cercavano e come riuscisse a sfuggire al vorace Demogorgone. Questa lettura coinvolgente e angosciante, con disegni impeccabili di Stefano Martino e testi di Jody Houser, ci permette di immergerci completamente nel Sottosopra.

E se tutto ciò non bastasse, ci sono anche alcune "opere minori" come Stranger Things: L'annuario (Mondadori, 2019), ricco di curiosità sui personaggi della serie, e persino una Piccola Guida di Sopravvivenza di Stranger Things!

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