C'è chi sostiene che i cult vadano lasciati al loro posto e chi spera che la trilogia anni '80 di Ritorno al futuro torni prima o poi sul grande schermo.
Tom Holland, come abbiamo già riportato, è coinvolto da giorni nei rumor sulle possibilità (quanto mai astratte) per un nuovo film. Intanto l’artista BossLogic ha dato il proprio contributo con un'opera d'arte digitale, in cui suggerisce il potenziale coinvolgimento dello Spider-Man marveliano in un ruolo che non è quello di Marty ma quello di suo figlio, che darebbe al progetto un’impostazione da sequel.
BossLogic ha progettato il poster di un film immaginario, in cui vediamo Tom Holland nei panni del figlio di Marty insieme a Christopher Lloyd che appare sullo sfondo nel ruolo iconico di Doc Brown. L’artista nella didascalia del suo post ha espresso la propria opinione su un nuovo Back to the Future: gli piacerebbe vedere una nuova avventura sul grande schermo con protagonisti Doc e il figlio “confuso e sciocco” di Marty (come dimenticarlo?).
Non voglio un remake, ma questo non significa che non desideri un altro Ritorno al futuro.
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Negli ultimi tempi si è parlato molto di un reboot del celebre classico anni ’80 sui viaggi nel tempo. I rumor sono partiti da DeepFake, che ha creato un video in cui gli epici protagonisti della trilogia erano messi a confronto con Robert Downey Jr. e Tom Holland, due candidati per rivivere l’epicità del ritorno al passato o al futuro.
Le trattative per un possibile reboot avevano già coinvolto Downey Jr., che però si era detto non interessato perché “l’originale era perfetto e non avrebbe mai potuto essere migliorato”.
Le possibilità, al presente, che torni Ritorno al futuro in realtà sono piuttosto esigue. Nel contratto con Universal, il produttore Bob Gale e il regista Robert Zemeckis avevano fatto inserire la clausola sul fatto che nessun sequel avrebbe potuto essere realizzato senza il loro consenso. Da allora, non hanno mai pensato a un riavvio, come ha sottolineato anche Gale in modo molto duro a BBC News.
Sai, non vendi i tuoi figli alla prostituzione. È una cosa sbagliata. Abbiamo messo il punto alla fine della terza parte. Inoltre Michael J. Fox non è in grado di fare un film e nessuno vuole vedere Marty McFly affetto dal morbo di Parkinson, e nessuno vuole vedere un altro attore che interpreti Marty McFly se parliamo di un sequel.
Il poster però ha riacceso l’interesse sull’argomento, forse perché Tom Holland assomiglia davvero tanto a Michael J.Fox e potrebbe essere scambiato per suo figlio. Utilizzare il figlio di Marty e non Marty stesso potrebbe essere un espediente che rimarrebbe rispettoso nei confronti della trilogia. D’altro canto, Ritorno al futuro rimane un classico che sopravviverà in eterno, anche senza la necessità del reboot o del sequel.
Intanto chi ama la storia può andare a vedere il musical Back to the Future di John Rando, che ha debuttato al Manchester Opera House il 20 febbraio di quest'anno e proseguirà a Londra e poi nel West End.
Voi che ne pensate? Un sequel potrebbe essere una buona idea?
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