Senza lasciare traccia: la storia vera di Ruth e Frank che ha ispirato il film di Debra Granik

Autore: Alessandro Zoppo ,

Senza lasciare traccia è il ritorno dietro la macchina da presa di Debra Granik, la regista di #Un gelido inverno (il film che ha consacrato il talento di Jennifer Lawrence), Stray Dog e Down to the Bone. Presentato al Sundance e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, il film racconta una storia che vede nuovamente protagoniste delle persone invisibili al mondo esterno, fuori dalla società consumistica e digitale e lontane dalle pressioni della conformità culturale.

Will (Ben Foster) e Tom (Thomasin McKenzie) sono padre e figlia: lui è un veterano della guerra in Iraq affetto da PTSD (il disturbo da stress post-traumatico), lei è un'adolescente matura e brillante. I due vivono nascosti ma liberi, distanti dalle tecnologie e dalle relazioni, nella natura di Forest Park, l'immenso parco pubblico nelle montagne di Tualatin, poco fuori Portland. Dopo quattro anni, vengono trovati nella riserva e sono costretti a lasciarla per essere affidati ai servizi sociali. Da quel momento, le reazioni alla nuova vita sono diverse e il loro rapporto comincia a vacillare.

Sceneggiato dalla Granik con Anne Rosellini, #Senza lasciare traccia è ispirato al romanzo My Abandonment, scritto nel 2009 da Peter Rock.

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My Abandonment

Il libro si basa su una storia vera, diventata una sorta di leggenda nella zona di Portland, che Rock ha letto in un paio di articoli apparsi sul Portland Oregonian. Nel primo, firmato dalla cronista Maxine Bernstein nel maggio del 2004, si segnala la chiamata della polizia ai servizi sociali.

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Gli agenti individuano una ragazza e suo padre nei boschi di Forest Park che costeggiano la zona centrale della città: la 12enne rivela che lei e il papà hanno vissuto lì per quattro anni. Le tracce sono inequivocabili: i poliziotti trovano i sacchi a pelo, un tronco parzialmente bruciato, una pila di vecchie World Book Encyclopedia, un'altalena di corda, un orto coltivato, rastrelli e altri attrezzi.

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Thomasin McKenzie e Ben Foster in una scena del film Senza lasciare traccia
La sopravvivenza a Forest Park

Padre e figlia raccontano che si recavano a Portland soltanto per comprare ciò che non potevano coltivare. Nonostante queste condizioni di vita, la coppia è in salute e curata: la ragazzina non presenta segni di abusi e spicca inoltre per un'intelligenza sopra la media.

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Il sergente Michael Barkley fa trasferire i due prima in una casa famiglia e poi in una fattoria di Yamhill County, in cui il padre avrebbe potuto lavorare e vivere in una roulotte con riscaldamento, elettricità e acqua corrente.

Il reportage di Bernstein fa emergere i primi dettagli. L'uomo si chiama Frank, ha 53 anni ed è un ex marine veterano del Vietnam. È arrivato in Oregon da Tacoma senza soldi e senza un lavoro. La figlia si chiama Ruth e Frank rivela che la madre è stata ricoverata in New Hampshire. Da allora, i due vivono con l'assegno di invalidità da 400 dollari al mese.

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Ben Foster in una scena del film Senza lasciare traccia
La vita libera di Frank, per quattro anni nei boschi di Portland

Frank è una persona normale: non ha precedenti, è un devoto cristiano, mostra i suoi libri, spiega agli agenti il vero significato della svastica prima che Adolf Hitler ne facesse il fulcro della bandiera nazista, come ha piantato ortaggi e frutta in quell'angolo di foresta e quale sentiero lui e Ruth battevano per raggiungere St. Johns Bridge.

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Barkley e l'agente Joe Campbell conducono gli interrogatori e sono colpiti dal profondo legame che tiene unita la coppia.

Ciò che era chiaro ed evidente era che le loro condizioni di vita erano inaccettabili, ma il loro rapporto si basava su un amore profondo e sulla cura dell'uno per l'altra. Separarli avrebbe spezzato il loro cuore, il loro spirito.

Scott Green
Thomasin McKenzie e Ben Foster in una scena del film Senza lasciare traccia
L'amore profondo di padre e figlia

Il secondo articolo, scritto dal reporter Joseph Rose nel giugno del 2004, riprende la vicenda di Frank e Ruth perché la loro nuova vita è durata poco: qualche settimana a Yamhill County e la coppia è sparita. Il sergente Barkley dichiara al giornalista che la comunità si è persino mossa per i due depositando 6500 dollari in un fondo di assistenza.

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Durante l'ultima conversazione telefonica che ha avuto con lui, Frank gli ha confessato di essere felice per il lavoro nella fattoria, ma a disagio con le cronache riportate dai notiziari televisivi su lui e sua figlia. L'uomo teme che i compagni di scuola possano offendere Ruth, bollarla come "la hillbilly di Forest Park".

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Thomasin McKenzie in una scena del film Senza lasciare traccia
Thomasin McKenzie è Tom, ispirata alla vera Ruth

Frank e Ruth, rivela Rose, non sono fuggiti nel cuore della notte: hanno raccolto le loro cose dalla roulotte, hanno ringraziato i proprietari della fattoria e il reverendo Ronald McCallum della chiesa di Cornelius che frequentavano, e se ne sono andati.

La polizia torna subito nell'area di Forest Park ma dei due, da allora, non c'è traccia. Cos'è successo a Frank e Ruth? Peter Rock ha voluto riempire questo vuoto con il suo romanzo e in un'intervista concessa a Bleeckerstreet Media, confessa che il materiale di partenza è stata anche la reazione delle persone del luogo all'incredibile storia dei due.

Alcuni la ritenevano una storia piena di speranza, e una sorta di commento sulla vita materiale che viviamo. Padre e figlia sembravano in salute, felici, devoti l'uno all'altra e non disturbati da tutte le cose che ci distraggono. Altri, invece, pensavano che sarebbero stati meglio se avessero vissuto come noi: in una casa, lui con un lavoro e lei a scuola.

Un'altra versione della storia è stata raccontata dalla scrittrice Jennie Shortridge nel romanzo When She Flew.

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When She Flew (English Edition)

L'unica foto disponibile di Frank e Ruth circola su Quora: risalirebbe alla primavera del 2005 e vede padre e figlia sorridenti sul sentiero degli Appalachi.

Jessica Talisman / Quora
I veri Ruth e Frank che hanno ispirato il film Senza lasciare traccia
I veri Ruth e Frank

Debra Granik ha trasformato questa vicenda in un film sul concetto di sopravvivenza e sulla forza della "wilderness" e dell'America di provincia. La regista ha girato nel nord ovest degli Stati Uniti, nelle enclave rurali e naturaliste dell'Oregon e dello stato di Washington, dove molte persone vivono in comunità ad impatto zero.

Le riprese sono avvenute tra Forest Park e Eagle Fern, in Clackamas.

Facendo per la prima volta ricerche per la location all'interno del parco, i ranger ci hanno mostrato alcuni dei luoghi dove avevano vissuto di nascosto diverse persone per un lungo periodo di tempo. Un'altra volta ci hanno riferito di un uomo del posto che aveva vissuto per tre anni in un parco vicino. Siamo andati a trovarlo, e il tour che ci ha fatto fare è stato intenso, ci ha mostrato la maniera in cui creava qualsiasi cosa di cui potesse avere bisogno, tra cui un cuoci uova a energia solare fatto a mano.

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Oggi Frank e Ruth dovrebbero avere 69 e 28 anni. Che ne è stato di loro, resta un mistero.

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