Non voglio fare giri di parole: il paragone fra la versione televisiva di #The Outsider e il romanzo di Stephen King da cui è tratto è piuttosto difficile.
Perché chiunque abbia letto le parole del Re prima di assistere ai 10 episodi trasmessi da Sky Atlantic (e disponibili on demand) sa di essersi trovato di fronte alla medesima storia, con due interpretazioni molto diverse.
L'atmosfera, i personaggi, il ritmo della narrazione, ma soprattutto alcuni risvolti psicologici sono stati elementi che gli sceneggiatori della serie TV - incluso Stephen King - hanno deciso di variare per raccontare due aspetti diversi della stessa vicenda.
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I personaggi
Il cambiamento più significativo, che influenza sia gli eventi che l'atmosfera, risiede nel personaggio di Holly Gibney. Nel romanzo è una pallida signora di mezza età con i capelli bianchi. Nell'adattamento televisivo, è una giovane donna di colore con i capelli lunghi e le trecce (Cynthia Erivo).
Soprattutto, però, la carriera di Holly come detective al fianco del collega e mentore Bill Hodges (ve ne parlerò meglio in seguito) è completamente assente in TV e lascia spazio a una sorta di aura di mistero che vedrebbe Holly come un'esperta di soprannaturale, un'investigatrice che lavora in proprio. Nel romanzo entra in scena decisamente più tardi rispetto alla serie: qui, inoltre, sentiamo parlare del suo legame con un personaggio assente nel romanzo, Andy Katcavage (Derek Cecil) e assistiamo a dettagli sul caso di Maria Canales, anch'essi mancanti nel romanzo.
Ampliando e rendendo più complesso il personaggio di Holly per la serie tv, c'era bisogno di qualcun altro con cui lei potesse interagire, soprattutto durante le sue indagini in solitaria. Uno di questi è Andy Katcavage, che aiuta Holly a risolvere il caso e per il quale lei nutre un interesse amoroso, che è presente esclusivamente nella serie TV e non nel romanzo.
Il figlio di Ralph, Derek Anderson, nel romanzo è vivo e vegeto. Non lo vediamo e non ha un ruolo predominante nella storia, ma in TV la sua morte porta il detective ad aver subito un trauma che influenza il suo atteggiamento nelle indagini sul caso di Frank Peterson (che, inoltre, nel romanzo viene descritto come un omone grande e grosso che non corrisponde affatto al physique du rôle dell'attore Ben Mendelsohn in TV.
L'Outsider, per ovvie necessità di drammatizzazione, compare come una figura incappucciata molto spesso nell'adattamento televisivo, mentre nel romanzo non ne ha bisogno: la sua presenza aleggia attorno ai personaggi, e in qualche modo è sempre legata a ogni decisione che prendono, sebbene fisicamente assente.
Infine, una nota personale: da grande fan di Jason Bateman, mai mi sarei immaginata di vederlo in TV nei panni di Terry Maitland. L'immagine che emerge dal romanzo è infatti quella di un uomo fisicamente molto diverso, ma soprattutto caratterialmente un po' più ambiguo rispetto al personaggio televisivo.
Gli eventi
Oltre a tutti i cambiamenti importanti nel finale e a quelli determinati dalla presenza, dal cambiamento o dall'assenza di determinati personaggi, un'importante variazione riguarda il caso di Heath Holmes, che nel romanzo viene solamente accennato come precedente nel caso dell'Outsider (figura legata al mostro leggendario chiamato El Cuco) mentre nella serie TV il caso ha un ampio spazio e introduce anche Terry Powell, il cugino di Heath.
La presenza di precedenti, con persone accusate di crimini che non potrebbero aver commesso e che lascia pensare all'intervento dell'Outsider, nell'adattamento televisivo ricopre un ruolo molto più significativo rispetto al romanzo, che si concentra maggiormente sugli aspetti investigativi dei casi Maitland e Bolton.
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Ci sono poi le variazioni sull'arresto e la morte di Terry, entrambi molto più enfatizzati nel romanzo che nell'adattamento. Alla partita in cui Terry viene portato via da Ralph, per esempio, ci sono almeno 10 volte più spettatori rispetto a quelli presenti nella serie. E la sua morte in TV si svolge in modo concitato, mentre nel romanzo viene descritta minuziosamente, in un crescendo di tensione.L'atmosfera
Impossibile non notarlo fin dal primo episodio: nella serie TV, l'atmosfera è molto più votata al mistero, al soprannaturale, all'oscurità di un mondo in cui si aggira una creatura mostruosa come l'Outsider.
Nel romanzo, invece, il punto di vista investigativo - vuoi anche per il personaggio di Holly, che è una detective nel libro e più una sorta di esperta di mostri in TV - è predominante. Tutto ruota attorno alle prove raccolte da Ralph e dagli altri investigatori, a ogni singolo passaggio dell'indagine e al modo in cui tutti i personaggi coinvolti vi contribuiscono.
Paradossalmente, il genere horror e supernatural emerge molto più dagli episodi dell'adattamento televisivo che dal romanzo, per una precisa scelta narrativa di King.
The Outsider, infatti, fa parte di una trilogia che lega i suoi personaggi (Holly, nello specifico, con il mentore Bill Hodges citato a più riprese). Mi riferisco alla trilogia di Mr. Mercedes, romanzo che proprio come The Outsider all'epoca dell'uscita colpì per l'approccio investigativo inedito, privilegiato a quello soprannaturale.
La stessa atmosfera viene mantenuta nel romanzo, in cui l'aspetto soprannaturale dell'assassino viene in qualche modo ridotto a elemento di un'indagine, in modo molto efficace senza che la tensione venga mai a mancare.
Il finale
La variazione più significativa dal punto di vista narrativo è senza dubbio quella relativa al finale.
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Ralph e Holly seguono l'Outsider nella grotta in cui va a rifugiarsi. Nel romanzo, i due sono soli e la tensione è palpabile: non possono sparare, altrimenti la grotta crollerebbe, e l'Outsider lo sa bene. Holly decide quindi di ucciderlo personalmente, avvicinandolo e colpendolo con i cuscinetti a sfera avvolti in un calzino, il "castigamatti" confezionato come le aveva insegnato il collega e mentore Bill. Il faccia a faccia fra Holly e l'Outsider diventa l'occasione di rivedere tutti i volti delle identità che il mostro ha assunto, per poi dissolversi in vermi rossi che iniziano rapidamente a morire.Nella serie TV, l'episodio 10 vede anche l'arrivo di Claude Bolton (Claude Monet), che spara all'Outsider (poi trafitto da una delle stalattiti precipitate dalla grotta). Ralph e Holly esaminano il suo cadavere, ma nulla di ciò che viene descritto nel romanzo accade di fronte ai loro occhi. La presenza di Claude toglie spazio all'importanza del gesto di Holly nel romanzo.Uscendo dalla grotta, Ralph rivede i fantasmi di Derek e Terry. Torna indietro, rimuove la stalattite dal cuore dell'Outsider e capisce che è ancora vivo. Ralph lo deride, lo minaccia e lo inchioda con un coltello sul pavimento della grotta, affinché resti lì a morire o magari a diventare un'attrazione turistica o scientifica. Infine, lo uccide con una pietra in testa mentre Holly assiste alla scena.Nel romanzo il corpo dell'Outsider come vi dicevo si dissolve in vermi, lasciando dietro di sé solo i vestiti che indossava. Nella serie, mentre Ralph lascia la grotta, il corpo resta lì. Immobile.Inoltre tutta la parte post-uccisione narrata nel romanzo incentrata sulla visita ai Bolton e sull'amicizia che legherà per sempre Ralph e Holly, entrambi tormentati dagli incubi, è assente nel finale di stagione in TV, che si concentra invece solo sulla versione concordata dai partecipanti per la polizia e sulla riabilitazione del nome di Terry, evento che nel romanzo si sottolinea come un evento in realtà impossibile, almeno in toto.Per le variazioni che abbiamo visto nella sezione "Personaggi", la scena finale fra Ralph e la moglie al cimitero, ricordando il figlio Derek, è ovviamente assente: nel romanzo il ragazzo è vivo. La scena finale della serie si sofferma sulla lapide di Derek.Ci sono tante altre piccole variazioni fra il romanzo e il suo adattamento, come i personaggi delle moglie di Ralph e di Terry, il loro rapporto d'amicizia, il modo in cui Glory Maitland si comporta dopo la morte di Terry... Ma le più rilevanti sono certamente quelle relative ai personaggi di Holly e Ralph e al finale.
Anche i risvolti psicologici sono differenti: nel romanzo si punta molto sul dramma personale e sociale vissuto dalla famiglia Maitland, mentre l'adattamento punta di più sul mistero e la figura dell'Outsider.
Personalmente, ho preferito di gran lunga la versione del romanzo, ma ho anche apprezzato l'approccio diverso dell'adattamento, che in qualche modo pone l'accento su aspetti diversi della storia, permettendo anche ai lettori di vivere un'esperienza originale sotto molti punti di vista.
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