The Rain: 5 cose da ricordare in vista della stagione 3

Dal 6 agosto arriva su Netflix la terza e ultima stagione di The Rain, la serie distopica ambientata in un mondo devastato da un particolare virus che ha sterminato quasi un’intera popolazione tramite la pioggia.

Autore: Cristina Migliaccio ,

The Rain è il primo esperimento danese riuscito approdato in casa Netflix. La terza stagione arriverà il 6 agosto sulla piattaforma streaming e concluderà le avventure di Simone e Rasmus, i due fratelli uniti nella sventura costretti a vivere per sei anni in un bunker per scampare alla pioggia infetta. Definita come uno dei migliori teen drama del genere apocalittico in casa Netflix, la serie di fatto racconta di una Scandinavia decimata dalla forza di un virus invisibile e, all’apparenza, incontrastabile.

Molte sono le domande che costellano questa serie TV, dalla trama ai personaggi e ai loro secondi fini, ma quali sono i passaggi da tenere a mente per affrontare al meglio la terza stagione di The Rain? Vediamolo insieme.

Il virus di The Rain: cos'è e come si diffonde

Partiamo dalle fondamenta della storia. La Danimarca è stata presa di mira da una pioggia catastrofica, portatrice di un virus che ha iniziato a decimare la popolazione. Il virus non è apparso dal nulla, bensì in seguito ad alcuni esperimenti effettuati da una compagnia, tale Apollon. Il paziente zero è proprio Rasmus, il fratello minore di Simone.

Rasmus era malato da bambino e suo padre, un uomo di scienza, ha pensato di salvarlo iniettatogli un virus che avrebbe dovuto guarirlo. Il virus l’ha fatto, ma perché ha preso il posto della sua malattia. In un primo momento, l’unico fattore veicolante del virus era la pioggia ma, nella seconda stagione, a diffondere il virus è anche Rasmus: tutto ciò che tocca, essendo portatore del virus, marcisce e muore, che siano piante o persone il risultato non cambia.

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Il cast di The Rain
The Rain

Rasmus è sempre stato contagioso?

Se Rasmus fosse stato sempre contagioso, sua sorella Simone sarebbe morta già sei anni prima, in quel bunker dove i genitori li avevano confinati appena caduta la pioggia infetta. Invece Simone è sopravvissuta, prendendosi cura del fratello minore come una figura materna, senza mai contrarre il virus. Allora perché, nella seconda stagione, vediamo Rasmus entrare in una seconda fase del virus?

Molti scienziati hanno appurato, dopo diversi studi, che il virus continua a mutare e, man mano che muta, diventa sempre più aggressivo. Nel caso di Rasmus, la mutazione potrebbe essere stata accentuata da quella dose di virus che il ragazzo ha deciso di iniettarsi nella prima stagione, dopo la morte di Beatrice, illudendosi di poterla raggiungere. Rasmus invece non è morto, anzi. Da quel momento, è diventato un pericolo.

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Rasmus consumato dal virus e Simone sgomenta
Rasmus

Cos’è l’Apollon e qual è il suo obiettivo?

La diffusione del virus (e la sua creazione in sé) arriva dall’Apollon, un’organizzazione per la quale lavorava anche il padre di Rasmus e Simone e il cui obiettivo è stato quello di diffondere il virus nel mondo e poi creare una cura che potesse renderli milionari. Ma qualcosa è andato storto. L’unica cura possibile è dentro il corpo di Rasmus ma, per prelevarla, è necessario accedere al cervello e al midollo osseo: di conseguenza, le possibilità che il ragazzo muoia sono altissime. Ma, anche per questo, l’Apollon (che ha al suo servizio gli “stranieri”) è desiderosa di mettere le mani su Rasmus, per studiarlo e ricavarne la perfetta cura.

Esiste una cura? Si può convivere con il virus?

Una domanda che appare scontata. Esiste una cura? Può darsi. Si può convivere con il virus? Non proprio.

Nel finale della seconda stagione, eppure, entriamo in un altro stadio dell’infezione. Rasmus, in preda alla disperazione, dà un bacio d’addio a Sarah, uccisa con un colpo d’arma da fuoco. La ragazza, già malaticcia di suo, crede di essere spacciata e chiude gli occhi esalando l’ultimo respiro. Ma, dopo che Rasmus ha perso il senno e ha persino tentato di uccidere Martin e Simone, vediamo come inquadratura finale Sarah riaprire gli occhi, mentre i segni del virus si fanno largo verso la sua faccia, esattamente come accade con Rasmus.

Questo cosa significa? Che il virus può essere trasmesso e può coesistere nel corpo di un essere umano. Ma come?

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Rasmus e il virus in stato avanzato
Rasmus

Come sono morti i personaggi secondari a contatto con il virus

Collegandoci alla resurrezione di Sarah, è bene affrontare anche un’altra domanda: ma Lea è viva? In una delle ultime scene del finale della seconda stagione, abbiamo visto la ragazza infatti parlare con Jean attraverso le telecamere di videosorveglianza.

Lea ha deciso di sacrificarsi per un bene superiore e si è lanciata nella scia del virus – lanciata da Rasmus – con l’intenzione di salvare Simone e tutti loro. Eppure, la vediamo parlare con Jean. Potrebbe essere stato il subconscio del ragazzo? Il senso di colpa palesatosi con la voce e le fattezze della sua amata? Potrebbe. Ma, dopo aver visto cos’è successo a Sarah, ne siamo ancora così convinti? Certo è che, nella prima stagione ad esempio, Beatrice è morta tra le braccia di Rasmus. Era un personaggio intelligente, con quella giusta punta di mistero e, prima d’innamorarsi di Rasmus, aveva trovato conforto tra le braccia di Martin. Ma cos’è stato ad ucciderla? Il rapporto con Rasmus, il cane randagio infetto che bazzicava nei loro dintorni o sarà stato altro?

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Beatrice con l'attrezzatura
Beatrice

Rasmus è curabile?

Rasmus ha superato il punto di non ritorno. Sua sorella Simone ha dovuto sparargli per salvare Martin, eppure il ragazzo non è morto. Il virus ha subito un’ulteriore mutazione che potrebbe averlo reso insensibile al dolore (del resto, nella prima stagione, quando è stato sparato Rasmus soffriva e aveva anche contratto una dolorosa infezione). Lo stadio del virus è talmente avanzato che neppure la cura preparata dal team di Simone sembra aver fatto effetto. Allora chi potrà salvarlo? Il ragazzo è recuperabile o completamente compromesso? Dovremo attendere la terza stagione per scoprirlo.

E voi, cosa ne pensate di The Rain? Quali sono le domande lasciate in sospeso di cui vorreste sapere la risposta?

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