Watchmen 2 si farà? Ecco quello che sappiamo

Dopo il gran finale del 15 dicembre, le dichiarazioni di Damon Lindelof (e non solo) fanno pensare che lo show evento HBO verrà trasformato in una serie antologica nello stile di True Detective e Fargo.

Autore: Alessandro Zoppo ,

Il gran finale di Watchmen, l'acclamata serie TV targata HBO ed espansione dell'universo a fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons, è andato in onda il 15 dicembre negli Stati Uniti. Da quando sono emersi dettagli e particolari sull'ultimo episodio, See How They Fly, i fan non fanno che parlare d'altro: ci sarà una seconda stagione? Le informazioni in merito sono contrastanti. Sin dall'inizio, molti hanno sostenuto che questo progetto, affidato allo showrunner Damon Lindelof (il creatore di #Lost e #The Leftovers), sarebbe stato il prossimo Game of Thrones del network. Chiuso il fantasy di David Benioff e D. B. Weiss e con il solo Westworld arrivato ad un tale livello di popolarità, Watchmen è sempre stato considerato la "next big thing" di casa HBO.

La prima stagione ha spazzato via ogni dubbio: i 9 episodi hanno composto un "sequel" usando il graphic novel come base per analizzare la contemporaneità degli Usa e hanno avuto un grande successo di pubblico e critica. Il network, tuttavia, non ha mai ufficializzato una Season 2 e Lindelof è stato abbastanza chiaro in merito. In un'intervista concessa ad Entertainment Weekly, lo showrunner spiega di non voler passare per "estremamente incoerente" e di aver pensato alla serie come ad una "lettera d'amore" all'originale, che ha letto per la prima volta nel 1989, quando insieme al padre, appassionato di fumetti, spese 35 dollari per acquistare una copia pirata del copione che lo sceneggiatore Sam Hamm voleva portare al cinema.

Volevo che tutti sapessero che questo non è il centro della trilogia, né l'inizio di una serie da sette stagioni.

Nella mente di Lindelof, ogni frammento di questo enorme puzzle deve portare alla "risoluzione di un mistero fondamentale" e quindi, in futuro, verranno altri Watchmen, perché questo universo "è davvero vasto, magari molto di più adesso che in passato".

Si potrebbe chiamare qualcosa Watchmen e non avere nemmeno uno dei personaggi che erano nell'originale o in questa stagione, purché occupino tutti lo stesso mondo.

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Lindelof guarda come modello alle serie antologiche #True Detective e #Fargo.

True Detective è un franchise, ha il suo feeling e il suo tono. C'è bisogno di avere per forza Matthew McConaughey e Woody Harrelson nel cast per chiamarla True Detective? Alle stesso modo non deve essere scritta per forza da Nic Pizzolatto o diretta da Cary Fukunaga: è qualcosa più grande di questo. Quando ho saputo di Fargo, mi sono chiesto: 'Sarà buona come il film dei fratelli Coen?', 'Noah Hawley sarà all'altezza del film originale?'. E guarda un po', è andata esattamente così.

Il futuro è incerto anche per gli attori dello show. Lindelof cita due esempi: Regina King, l'interprete di Angela Abar, sta preparando il suo debutto alla regia; Jean Smart, l'attrice che presta il volto alla detective Laurie Blake, è "libera di girare due serie contemporaneamente", alludendo al caso di #Legion. Il cast non è vincolato, come Matthew Fox all'epoca di Lost: lo stesso vale per gli sceneggiatori e per Damon stesso.

Se avessi intenzione di fare un'altra stagione di Watchman, avrei bisogno di avere un'idea davvero interessante e di una giustificazione per farla. Al momento non ho nessuna delle due. Ma non vuole dire che non verranno in futuro. Ho concluso la serie appena quattro settimane fa. La mia antenna è attiva, soltanto che adesso è in pausa. Non posso dire che non ci sarà sicuramente una seconda stagione così come non posso dire che ci sarà sicuramente.

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In una precedente intervista concessa a Collider, Lindelof ha ribadito questo concetto.

Non ho mai pensato alla seconda stagione mentre stavo scrivendo la prima. In sostanza è come se ogni buona idea che abbiamo avuto e che valeva la pena usare, sia stata sfruttata per questa stagione. E non voglio avere la sensazione che ne pagheremo più tardi le conseguenze: ogni storia che raccontiamo l'abbiamo messa tutta in questi nove episodi.

Watchmen "non è mio" ed "è questo il bello", aggiunge lo showrunner, che fa l'esempio dello Swamp Thing di Alan Moore, il mostro della palude creato nel 1971 da Len Wein e Bernie Wrightson e completamente ripensato dal 1984 al 1987 dallo scrittore britannico, reduce dal successo di V per Vendetta.

Quel personaggio non era una sua creazione. Lo stesso hanno fatto in seguito Brian K. Vaughan o Jeff Lemire. È quello che dovrebbe essere Watchmen. Quindi non sono così sicuro di fare un'altra stagione, perché ciò che terrebbe viva la saga è una sorta di nuova visione. Se avrò l'idea giusta, sono sicuramente disponibile a farla. Ma al momento quell'idea non ce l'ho.

Lindelof coltiva il dubbio e si domanda se vale la pena continuare questo racconto "e soprattutto perché".

Nel fumetto Moore e Gibbons sapevano perfettamente dove sarebbero andati: c'è un inizio, una parte centrale e una fine. Sapevo fin da subito che avremmo dovuto fare lo stesso. Abbiamo progettato questi nove episodi per arrivare all'ultimo con la risoluzione di ogni mistero e la risposta ad ogni domanda. L'unica certezza che abbiamo avuto è di non concludere questa annata con un 'bum bum bum' e poi aspettate fino alla prossima stagione.

HBO / Sky
Jeremy Irons in una scena della serie TV Watchmen

In un'altra intervista a LADbible, Lindelof sottolinea che il final season non si chiude con un cliffhanger: lui e i produttori si sono infatti ripromessi di vedersi all'inizio del 2020 per discutere sul futuro dello show.

Abbiamo pensato di prenderci una pausa durante le vacanze natalizie e vedere da dove ripartire. Se ci sarà una buona idea, e  un valido motivo per andare avanti, ci penserò su.

Parlando invece al magazine Paste, lo showrunner si è sbottonato su una forte tentazione: far proseguire Watchmen senza di lui, ma con le firme di altri autori prestigiosi.

L'idea che qualcun altro possa arrivare e fare un'altra stagione di Watchmen mi emoziona. La guarderei subito. Questi nove episodi rappresentano tutto quello che al momento ho da dire su Watchmen. Si riparte da qui. Con Ryan Murphy? Oddio, sì, ci metto la firma. O magari un Watchmen di Ryan Coogler.

Se c'è davvero qualcuno che vuole proseguire le avventure di Sister Night, Looking Glass e compagni, quel nome corrisponde a Nicole Kassell. La produttrice esecutiva e regista degli episodi 1 e 8 ha detto a Collider che il finale dell'episodio 9 lascia lo spettatore troppo desideroso di spiegazioni più dettagliate.

Ora come ora, riposiamoci, recuperiamo le forze e riprendiamoci, celebrando un'impresa e dei risultati davvero titanici. Io dico che questa stagione vi porterà a volerne altre, con un emozionante e sonoro: 'Oh, mio Dio!'.

Ci sarà quindi una seconda stagione di #Watchmen? Alla luce di tutte queste indiscrezioni, la risposta è complicata. Nell'eventualità paventata da Lindelof di un passaggio di testimone, chi vi piacerebbe vedere alla guida dello show?

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