Black Cloak 1, recensione: un avvincente mistero tra fantasy e sci-fi

Black Cloak 1 di Edizioni BD è uno science fantasy che già si dimostra unico nel suo genere: una piacevole scoperta tra mistero e avventura.

Autore: Livia Soreca ,

Amore, mistero, creature fantasy e ambientazione sci-fi sono gli ingredienti principali di una delle ultime novità di Edizioni BD: stiamo parlando di Black Cloak - I Mantelli Neri, un graphic novel illustrato da Meredith McLaren e scritto da  Kelly Thompson, vincitrice del premio Eisner, ben nota per Black Widow e Captain Marvel.

In un futuro in cui convivono magia e tecnologia, Essex e Pax sono due Mantelli Neri impegnati in una fitta indagine: scoprire chi e cosa si celano dietro una raccapricciante serie di omicidi, tra cui quella dell'amato principe di Kiros, l'ultima città del mondo conosciuto.

McLaren e Thompson hanno creato un mondo più unico che raro, in cui esseri umani e creature come sirene, demoratti e dracona convivono in un sottile equilibrio che, purtroppo, sta per rompersi irrimediabilmente. Siete pronti, dunque, ad aggirarvi per misteriose strade e gli affascinanti luoghi del regno per scoprire i segreti più oscuri di Kiros?

Il fantastico mondo di Black Cloak 1

Sin dalla prima pagina, una dettagliata mappa mostra la città di Kiros all'alba, uno scenario che comunica perfettamente l'inconsapevolezza di ciò che sta per accadere e sconvolgere il regno. Si intuisce subito che quello a cui il lettore sta per assistere è un world building ben costruito, ricco e dettagliato, immerso nelle luci delle strade di città e pronto ad abbandonarsi alle acque più profonde del mare.

Kiros si sviluppa in linea verticale, primo indice di un sistema gerarchico difficile da sovvertire e che, di fatto, sarà cruciale nello sviluppo delle dinamiche tra i personaggi principali. Verrebbe da dire "tra eroi e antagonisti", ma il primo insegnamento di Black Cloak 1 è che questo schema è molto più labile di quanto il lettore possa pensare.

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Black Cloak 1

Il racconto inizia con un'inquietante scena del crimine, più di un cadavere a terra, un divieto di transito e due detective all'opera: come un poliziesco che si rispetti, tutto comincia dall'azione ultima e ci si prepara per un lungo percorso all'indietro, un viaggio attraverso ciò che è stato, in cui tuttavia c'è ampio spazio per ciò che sarà. Per meglio dire, il primo volume di Black Cloak dona un lungo e intricato nodo da sciogliere e, al tempo stesso, costituisce il trampolino perfetto per un futuro che nessuno ha ancora determinato e che i personaggi dovranno scrivere per sé.

Questo, infatti, fa pensare che i prossimi volumi possano perdere il carattere crime e orientarsi maggiormente verso l'avventura o l'azione, di per sé non un difetto ma in tal modo Black Cloak rischierebbe di perdere la sua peculiarità: un'armoniosa amalgama di generi in cui ciascuno sovverte l'altro, diventando un modello unico, o quasi.

Ricordiamo, infatti, che anche il graphic novel Nimona di Noelle Stevenson, che ha ispirato il noto omonimo film Netflix candidato agli Oscar 2024 (vi invitiamo a recuperare la recensione di Nimona), è stato in grado di unire perfettamente fantasy e sci-fi con un pizzico di crime, ma il duo McLaren-Thompson ha fatto del genere giallo uno dei fulcri principali e più interessanti di Black Cloak.

Black Cloak 1: chi è Essex e chi vorrebbe essere

La protagonista Phaedra Essex è uno dei Mantelli Neri migliori della città, una detective arguta, sfrontata, a volte un po' prepotente, che insieme al suo partner Pax intraprende un viaggio tra gli ultimi spiacevoli avvenimenti che hanno colpito la città di Kiros. Essex, legata al principe, è una figura estremamente complessa, una donna che sulle spalle non porta soltanto il peso del suo mantello.

Tormentata da segreti e rimorsi, nel pieno di un lungo e vivo dramma familiare, la sua corazza fredda nasconde un bisogno d'amore. Meno celati, invece, sono il suo coraggio e il suo senso di giustizia, dal cui spesso deriva un'insoddisfazione che ella porta con sé come fosse la sua ombra.

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Black Cloak 1

Tutto quello che sappiamo di Essex trapela certamente dalle sue stesse azioni, ma non mancano diversi flashback volti a illustrare avvenimenti fondamentali e determinanti, soprattutto della sua infanzia. Questi sono l'esempio più utile per parlare dell'uso del colore in Black Cloak 1, valorizzato dall'ottima qualità della stampa: una palette che rende pienamente l'idea di paesaggi lagunari, del mondo che si cela sott'acqua, della città notturna con i suoi bagliori, così come dei luoghi più oscuri e dimenticati di Kiros.

Non solo, le diverse tinte riescono anche ad assecondare l'umore del momento narrato, a cui si unisce una graduale variazione di dinamismo se si tratta o meno di una scena particolarmente frenetica o drammatica. Quando si racconta un avvenimento del passato, invece, si prediligono pochi colori innaturali, come se il ricordo fosse vissuto o guardato attraverso un filtro diverso di volta in volta.

La scelta di distorcere la palette in occasione dei flashback è utile al lettore per identificare immediatamente eventi passati e distinguerli da presente. Si tratta dunque di un vero e proprio codice che McLaren adotta insieme a Thompson per comunicare, come se evitare i misunderstanding fosse fondamentale, così tanto che per ogni cambio d'ambientazione c'è un'indicazione scritta di luogo e tempo: un elemento fortemente didascalico, che se da un lato accompagna la lettura dall'altro rischia di diventare tautologico, soprattutto se il compito di guidare il lettore durante il lungo viaggio è stato già affidato al colore - e tanto basta.

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Black Cloak 1 - Flashback

La sfera di personaggi secondari è piuttosto ampia e a ciascuno di loro viene dato il palcoscenico giusto. Sono figure che ruotano intorno ad Essex in modo perpetuo o fugace, la cui caratterizzazione psicologica, a priori, non pecca mai di superficialità.

A volte nel definire i rapporti interpersonali si cade nuovamente nella didascalia, ma in alcune occasioni sono le stesse azioni dei personaggi che non solo definiscono la loro natura, ma lasciano anche intendere un sentimento d'affetto, di stima o di fiducia, oppure d'odio o risentimento, senza che questo sia sempre spiegato. Questo aspetto è fondamentale in Black Cloak 1, perché spesso è la natura contraddittoria dei personaggi a muovere l'azione, indice del fatto che quello schema di cui si parlava pocanzi, quello dei buoni e cattivi, eroi e antieroi, così come non esiste nella vita reale non sta in piedi nemmeno in un racconto che vuole comunicare qualcosa di vero.

Commento

Voto di Cpop

85
Black Cloak 1 è il lungo inizio di una storia avvincente ed emozionante, focalizzata sull'animo dei personaggi e in particolare della protagonista Essex, un Mantello Nero la cui complessità d'essere rende l'opera un ricco specchio dei sentimenti umani. Un giallo in un universo science fantasy che vi farà indagare tra le strade della leggendaria Kiros.

Pro

  • La commistione di generi funziona bene
  • Essex è una protagonista credibile
  • World building ben costruito
  • Ottimo rapporto qualità/prezzo

Contro

  • Spesso si cade nel didascalismo
  • L'assenza di una divisione in capitoli affatica la lettura
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