Comet club, recensione: giovani eroi, famiglie alienanti e sangue sulla neve

La domanda da un milione di euro: esistono gli alieni? Qui Ming ci crede fermamente ed è pronto a convincere Li Yu, Yang Kuaikuai e anche voi con ogni mezzo possibile. Ed è proprio di UFO e misteri, ma anche di molto altro, che parla Comet club, una delle ultime novità BAO Publishing inserita nella Collana cinese: un graphic novel autoconclusivo scritto e disegnato da Yi Yang, già nota al pubblico per le sue opere Easy Breezy e Deep Vacation.

Misteri da svelare, tracce da seguire, rapporti complicati e tante domande sul passato e sul futuro: Comet club è pronto a raccontarvi questo e altro ancora, con lo stile unico, uno storytelling articolato e, soprattutto, tanta voglia di stupire il lettore fino ad emozionarlo.

Di cosa parla Comet club?

A scuola c’è un nuovo club, che si occupa di studiare gli avvistamenti degli UFO. I suoi membri sembrano avere motivi molto diversi, per prendere parte alle riunioni del club, e le loro vite non potrebbero essere più diverse tra loro. Famiglie disgregate, padri assenti o che si sacrificano oltre l’immaginabile per i propri figli.

Lo spopolamento dei piccoli centri, le speranze per il futuro, il bisogno di costruirsi un percorso di vita e la realizzazione che nessuno si salva da solo, che senza veri amici tutto è molto più difficile e spaventoso. E poi… quella buca nel terreno, nei boschi, e le macchie di sangue. In quale mistero sono inciampati, cercando gli alieni, i membri del Comet club?

Costruendo una trama a più livelli, Yi Yang sfrutta le atmosfere dei suoi lavori precedenti per dare vita a un racconto dalle linee apparentemente nitide, ma che si intersecano in maniera più intricata. Comet club non è soltanto una storia teen all'insegna dell'avventura e della scoperta, ma anche un dramma familiare a più lati e strati, che parla di genitori assenti o, di contro, pronti a sacrificare persino se stessi.

Livia Soreca / BAO

Forse la difficoltà in Comet club sta proprio nel fatto che questa stratificazione non sempre riesce a mettere a fuoco tutti i personaggi. Di fatti, alcuni dei giovani protagonisti sembrano restare maggiormente in penombra. È plausibile che ciò accada poiché questi compaiono già nelle sue opere precedenti, Easy Breezy e Deep Vacation. Sceglierle di non leggerle preventivamente, tuttavia, non limita certamente la fruizione di Comet club. Tra l'altro, l'autrice sfrutta sapientemente l'ingresso nel club per presentarli formalmente al pubblico.

Al contrario, di altri Yi Yang riesce a costruire un quadro attento, sapendo sfruttare scrittura e immagini insieme, lasciando al lettore una salda idea che possa stimolare la deduzione, preferita a uno storytelling fortemente guidato e, dunque, a rischio di soffocamento.

Con un colpo di scena nient'affatto scontato, Comet Club vuole raccontare la storia di giovani eroi in bilico tra passato e futuro, vincolati a una famiglia che non hanno scelto, ma anche legati a un avvenire da poter decidere adesso.

Ci sono miliardi di strade, nella nostra vita, ma anche miliardi di cartelli. Ci possono consigliare, guidarci, ma alla fine chi dovrà decidere sei sempre e soltanto tu.

Una pecca è la scelta di fare umorismo in momenti molto drammatici e decisivi per la trama, con un'apparente leggerezza che risuona stridente nell'aria e che, in qualche modo, compromette la carica emotiva di Comet club.

Se da un lato alcune battute vogliono forse dimostrare la coerenza interna di alcuni personaggi, dall'altro è importante dare ai momenti catartici e drammatici un mood che possa avvolgere il lettore, anziché straniarlo. In fondo, l'essere umano è per natura contraddittorio, e anche il carattere più ilare può piegarsi alla drammaticità della vita senza tradirsi da solo.

Sicuramente alcune tavole, invece, ritraggono momenti memorabili e riprendono in mano le redini di un racconto di natura nient'affatto superficiale e banale, proprio per quella stessa pregna stratificazione, sia narrativa sia psicologica, che fa da motore essenziale.

Comet club: il colore del sangue sulla neve

Per Comet club, Yi Yang sceglie una palette di tonalità marroni e vermiglie, la quale riempie un disegno dal tratto duro, talvolta sporco ma mai impreciso, che caratterizza lo stile dell'artista, a cavallo tra il fumetto orientale e quello occidentale, ormai riconoscibile soprattutto per il personalissimo character design.

Come nelle sue opere precedenti, anche qui la composizione dell'immagine è "ordinatamente caotica", adrenalinica, rispettando il ritmo del racconto; raramente è più solenne, ma mai di ampio respiro. Le forme convivono strettamente entro i margini, dando l'idea di quel mondo tanto angusto che sembra non lasciare spazio ai giovani protagonisti, con il proprio futuro tra le mani.

Poi, all'improvviso, quello stesso mondo si ricopre di neve bianca, una tela su cui c'è chi scrive col sangue e chi, invece, con i propri passi verso un domani migliore di oggi.