Gigolò per caso, recensione: la serie con Christian De Sica su Prime video diverte e fa riflettere

Disponibile su Prime Video dal 21 dicembre 2023, Gigolò per caso è la nuova serie tv che vede al suo centro Pietro Sermonti, Christian De Sica, Ambra Angiolini e Asia Argento, in un racconto dai tratti sia comici che curiosamente attuali. Partendo dalla storia di un uomo dai tratti relativamente inetti, questa serie si sviluppa attraverso un viaggio personale che riflette sul significato di molte cose quotidianamente a contatto con la sfera umana, cercando di intessere un percorso in grado, a livello concettuale, di superare anche i limiti del piccolo schermo.

Sotto la lente d'ingrandimento di Gigolò per caso troviamo i rapporti umani, le passioni, i ruoli di genere all'interno della coppia e della stessa società, e il complicato ed estremamente sfaccettato concetto di amore. I sentimentalismi più classici, quindi, sono alla base di una storia dai tratti leggeri e scanzonati, celando all'interno delle varie battute alcune particolari verità che sanno impattare anche sugli stessi spettatori casalinghi coinvolti nella narrazione episodica.

Gigolò per caso, nella sua semplicità d'intenti, quindi, prende una manciata di protagonisti, anche abbastanza problematici, e ne mette a nudo i limiti così da parlare direttamente agli spettatori sul divano. Le intenzioni di questa serie tv, curiosamente, ne trasformano gli approcci narrativi (anche laddove sfiorano l'eccesso casuale) trasponendo un'insieme di riflessioni di fondo interessanti e coerenti. 

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Gigolò per caso: storia di un uomo che deve trovare innanzitutto se stesso

Nelle 6 puntate che compongono, complessivamente, la prima stagione di Gigolò per caso, entriamo subito in contatto con il suo protagonista principale Alfonso (interpretato da Pietro Sermonti). La trama principale si snoda partendo da un evento personale nella vita dell'uomo che, quando lo conosciamo, è alle prese con alcuni problemi di coppia che hanno portato lui e la sua compagna, Margherita (Ambra Angiolini), da una psicologa specializzata in questo ambito (portata sullo schermo da Asia Argento). La situazione, però, è molto più complessa di quanto Alfonso si sarebbe aspettato, dato che il profondo rispetto e correttezza che lo contraddistinguono da sempre continuano ad allontanare la sua metà da lui, finché non scoprirà che ha una relazione segreta proprio con la professionista che li sta aiutando.

A metterci il carico da novanta ci pensa il padre Giacomo (Christian De Sica), con il quale ha da sempre un rapporto problematico e disfunzionale, rivelandogli che da sempre fa il lavoro del gigolò e non dell’antiquario, come gli aveva fatto credere. Una rivelazione del genere, insieme a tutte le problematiche personali, con anche altre svolte legate alla dimensione malavitosa ed economica, e una particolare voglia di rivalsa sulla vita e su se stesso, spingeranno Alfonso in un’avventura dal sapore erotico e curiosamente “sbloccante” e stimolante sotto tantissimi punti di vista differenti.

Gigolò per caso: la commedia come mezzo per leggere qualcosa

Gigolò per caso ha sicuramente il grande pregio di divertire con un'immediatezza che diventa immediatamente riconoscibile partendo dal suo stesso cast, complice una comicità d'impronta e inedita dalla verve sicuramente iconica. Il connubio Pietro Sermonti e Christian De Sica, per adesso, risulta vincente e interessante, specialmente alla luce della storia che entrambi i loro personaggi devono costruire mano a mano. La serie tv, diretta da Eros Puglielli, gioca continuamente con quello che sappiamo riguardo al sesso e al rapporto col prossimo, e a quello che invece ignoriamo totalmente, tratteggiando un contesto narrativo mai volgare, ma piuttosto sottile e ragionato, ispirando una manciata di riflessioni che vanno ben oltre le immagini davanti ai nostri occhi.

Parlandone con Pietro Sermonti in fase di intervista, è stato interessante anche lo stesso approccio dietro ai momenti più intimi fra Alfonso (che vuole imparare ad essere un gigolò) e le sue clienti, tutte donne di una certa età, e tutte caratterizzate in modo tale da suggerire qualcosa di profondo e di curiosamente pirandelliano per certi versi. Pur concentrandosi, quindi, sul sesso, Gigolò per caso non scade mai negli stereotipi di natura superficialmente volgare, almeno per adesso, cercando di trasformare un’esperienza fuori dal comune, un lavoro sopra le righe, in qualcosa di funzionale alla stessa lettura possibile di sé e del mondo che circonda pure il protagonista.

Fuso a tutto ciò troviamo una comicità senza troppi fronzoli  e una sensibilità particolare che si riallaccia a un’identità italianissima in questo senso, e fortemente riconoscibile e leggera che sta facendo il suo nel rendere una storia come questa divertente e accessibile a tutti. Non un capolavoro di originalità per certe cose, ma comunque gradevole e mai fuori posto.

Vale la pena guardare Gigolò per caso?

Gigolò per caso, è un prodotto sicuramente funzionale al periodo delle feste, dal punto di vista dell'intrattenimento, e anche oltre. Presentandosi come un progetto estremamente simile a tanti altri lavori dello stesso stampo, risulta però attraente proprio per via delle maestranze comiche coinvolte al suo interno. Non un prodotto ineccepibile, ma comunque una serie tv giusta per trascorrere un pomeriggio d'inverno in totale relax, accompagnando il tutto con qualche svolta interessante anche oltre la stessa dimensione divertente di fondo. 

Chiudiamo la nostra recensione di Gigolò per caso con una lettura generalmente positiva di questo progetto. Quanto costruito da Eros, dagli sceneggiatori e dal cast funziona, intrattiene e riesce a convincere e coinvolgere avvalendosi di una storia dai tratti sui generis in cui l'assurdo gioca continuamente con alcune dinamiche plausibili fuori dalla dimensione del racconto per immagini. Stiamo pur sempre parlando di una serie tv dalle premesse semplicissime ed esilaranti, caratterizzata da un’anima concettuale con una voce abbastanza chiara fin dall'inizio. Restano comunque parecchi i modelli stereotipati nella storia che, oltre a fare gioco alla narrazione leggera, contribuiscono a semplificarne, purtroppo, gli intenti generali.