I Tre Moschettieri: D'Artagnan sembra un blockbuster USA

Autore: Elisa Giudici ,

Quanti film esistono dedicati ai moschettieri del Re, il quartetto di eroi dei romanzi di Alexandre Dumas? Tanti, tantissimi. È solo questione di tempo prima che il mondo del cinema (francese ma anche statunitense) produca un nuovo adattamento dedicato a questi celebri personaggi. L'ultimo adattamento in ordine di tempo è stato Tutti per 1 - 1 per tutti, la versione ironica italiana, che vede tra i protagonisti l'attore Pierfrancesco Favino.

Nel 2023 un potente produttore francese ha deciso trasformare il primo romanzo della trilogia dedicata a D’artagnan e soci non uno, bensì due film. Si tratta di un’operazione in grande stile, con blasonati attori francesi noti a livello internazionale (Vincent Cassel, Vicky Krieps e la ex Bond Girl Eva Green su tutti) e una sfarzosissima produzione, ricca d’azione e scene spettacolari.

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Ne valeva la pena? Non proprio. I Tre Moschettieri: D'Artagnan è un film inutile, in quanto non riesce ad aggiungere nulla all’immaginario collettivo dei moschettieri. Non ha grandi idee o assi nella manica in come rilegge questa storia e la fa propria, fatica ad attualizzarla ma al contempo non si rivela particolarmente fedele al romanzo.

Allo stesso tempo però è una pellicola molto divertente da vedere perché ben realizzata e abbastanza furba da puntare su quello che ha fatto la fortuna del romanzo di Dumas.

La trama di I Tre Moschettieri: D'Artagnan

Notorious Pictures
I tre moschettieri - d'artagnan

D’artagnan è il primo di due film che raccontano le gesta dell’omonimo giovane moschettiere guascone. La pellicola ci immerge subito in una Parigi più oscura e turbolenta di come la ricordavamo. È il 1627 e la Francia è sull’orlo della guerra civile. Protestanti e cattolici sono ai ferri corti e Luigi XIII non sembra in grado di governare con pugno sicuro il paese.

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In questo scenario un giovanotto di nome D’Artagnan arriva nella capitale con solo un lettera di raccomandazione del padre in tasca. Il film però non si apre con il suo incontro casuale con quelli che poi diventeranno i suoi fidi compagni; Porthos, Athos e Aramis. Si apre con il suo omicidio e il suo corpo seppellito in fretta e furia in una foresta.

Stavolta l’attenzione è posta soprattutto sugli intrighi politici che mettono la vita del re e della regina in pericolo costante. I moschettieri, la guardia reale, si ritrovano così contrapposti agli uomini del cardinale Richelieu, che sembra sul punto di provare un colpo di stato.

I Tre Moschettieri: D'Artagnan è incentrato principalmente sul caso dei dodici puntali di diamanti (nel film diventano una collana) che D’Artagnan e i suoi tre nuovi amici devono recuperare per salvare l’onore della regina, difendendola dagli attacchi del malvagio cardinale e della misteriosa Milady.

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In questa versione però i complotti politici, gli omicidi e gli inganni la fanno da padrone. Il cosiddetto “spirito guascone” (gioviale e leggero) del romanzo cede il passo a un’atmosfera tesa e a oscuri complotti.

Perché vedere I Tre Moschettieri: D'Artagnan

Notorious Pictures
I tre moschettieri - d'artagnan aramis

I Tre Moschettieri: D'Artagnan è un film francese, ma segue molto fedelmente il gusto statunitense attuale nel realizzare un blockbuster ambizioso.

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Dimenticate costumi colorati, cappelli piumati, duelli in punta di spada: quello che vi aspetta è un film dai colori smorzati, in cui i moschettieri di cuoio e tessuti scuri vestiti sgusciamo dentro e fuori le ombre di una Parigi pericolosa per salvare il re.

I combattimenti sono più sanguinosi e violenti, la tensione è palpabile, i contorni della trama più sinistri. Il film di Martin Bourboulon punta ad avere un taglio al contempo realistico e da blockbuster action. I combattimenti in questo senso sono coreografati in maniera complessa, che non fa rimpiangere gli action statunitensi.

Che si guardi al mercato internazionale lo conferma anche la scelta del cast, in cui figurano interpreti di fama internazionale, il cui ruolo è molto espanso rispetto a quello del romanzo originale.

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Vincent Cassel per esempio interpreta Athos e la sua storia (divisa tra vicissitudini personali e intrighi politici) lo rende il coprotagonista del film.

Anche la Milady di Eva Green svolge un ruolo importante. La seconda parte del film d’intitola I Tre Moschettieri: Milady e la vedrà protagonista. La scelta dell’ex Bond girl è tanto scontata quanto azzeccata. Femme fatale come questa sono i ruoli in cui eccelle. Qui Green riesce a donare un’aura sensuale e pericolosa al personaggio.

Il migliore però, a sorpresa, è Romain Duris, davvero eccellente nei panni di un Aramis che dietro le quinte sembra già essere il vero avversario di Richelieu. Peccato invece per il poco spazio dato a Porthos.

Nei film dei moschettieri è cruciale azzeccare il cast e questo film ha davvero puntato sui nomi giusti. Dopo Il corsetto dell’imperatrice in cui interpretava l’imperatrice Sissi, Vicky Krieps qui ammalia nei panni di una regina fedifraga e tormentata, al fianco di un sempre convincente Louis Garrel.

A entusiasmare meno forse è proprio il giovane interprete di D’Artagnan François Civil. Non lascia il segno e convince il giusto.

Il miglior complimento che si possa fare a I Tre Moschettieri: D'Artagnan è di essere quasi indistinguibile da un film statunitense, adottando lo stesso stile e lo stesso approccio dei pop corn movie statunitensi. Purtroppo però questa scelta lo rende anche abbastanza anonimo.

L’immagine di copertina di questo articolo è tratta da I Tre Moschettieri: D'Artagnan di Notorious Pictures.

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Prima di vedere il film, perché non riscoprire le avventure originali dei moschettieri di Dumas?

Commento

cpop.it

70

Ambizioni internazionali e interpreti scelti con molta cura rendono questo ennesimo adattamento dei moschettieri molto familiare nell'approccio, ma anche anonimo. Non ha una grande idea nel riportare su grande schermo D'Artagnan e per questo si dimentica facilmente, però diverte molto.

Pro

  • Eva Green e Vincent Cassel si prendono la scena
  • Non ha niente da invidiare ai grandi blockbuster USA
  • Più oscuro e violento dei precedenti adattamenti

Contro

  • Il D’Artagnan di François Civil non convince fino in fondo
  • È davvero anonimo
  • Non c'era veramente bisogno di dividerlo in due parti
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