C’è un Regno Santo in cui tutto sembra votato alla fede e al “bene”, e in cui gli esseri umani prosperano al sicuro dalle minacce di un mondo esterno misterioso e imprevedibile. La lotta per la vita, non a caso, si è trasformata per queste persone in una chiusura materiale e in un distacco, palese fin dalle gigantesche mura che difendono e circondano le terre, da sempre difficili da espugnare e invadere. Tutto cambia quando un esercito variegato, composto da esseri di ogni tipo e forma, si presenta davanti alle sue porte con l’intento di entrare seguendo una sola strada: la violenza. Queste sono le premesse di Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno, lungometraggio targato Yamato Video e quarto appuntamento della Stagione degli Anime al Cinema, in un progetto esclusivo di Nexo Studios.
Disponibile in sala solamente il 9, 10 e 11 dicembre, Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno ritrova i personaggi che gli appassionati conoscono molto bene, inserendoli in un’avventura dal sapore agrodolce, amareggiata dalle tematiche che da sempre delineano il cammino di Ainz Ooal Gown, proiettandone le attuali gesta in un contesto inedito e tutto da scoprire. Morte, vendetta, giustizia, violenza, forza bruta, strategia, manipolazione, riflessioni etiche: questi sono solo alcuni degli elementi principali e sottocutanei di un racconto che apre verso il futuro.
Guerra, fedeltà e riconoscenza
Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno ci porta nel cuore del Santo Regno di Roble. Un tempo baluardo di pace e prosperità sotto il governo della regina Calca, il regno è ora minacciato dall'oscurità, che si manifesta in modo devastante. L'apparizione del re demone Jaldabaoth e della sua armata di semiumani spezza la serenità che le alte mura del regno avevano protetto per anni. Nonostante gli sforzi congiunti della capo paladina Remedios e della capo sacerdotessa Kelart, le difese del regno vacillano di fronte alla schiacciante potenza dell'invasore, portando la nazione sull'orlo della rovina.
Per ribaltare le sorti di una guerra apparentemente perduta, Remedios compie una scelta disperata: rivolgersi al Regno dello Stregone Ainz Ooal Gown, una nazione governata da un non-morto e popolata da creature che il popolo del Santo Regno considera abominevoli. L'alleanza con un tale nemico naturale mette alla prova non solo la fede, ma anche il destino stesso del regno, in un conflitto dove la sopravvivenza supera ogni pregiudizio.
Le incoerenze di un mondo amarissimo
Come i fan di Overlord ben sanno, oltre alla storia specifica del suo protagonista, è proprio il mondo in cui si muove ad aver catturato le ammaliato in generale, presentando un contesto stratificato e complesso con cui non è facile fare i conti, in termini di morte e morale. Un mondo duro, quello dell’anime/manga, che in Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno esplode ulteriormente, portando tutto il peso e la sua voce sul grande schermo. Con questo lungometraggio, quindi, ci si ritrova a fare i conti con due fazioni distinte e ben riconoscibili, pur se mai piatte o troppo semplici.
Nel Santo Regno, ad esempio, regna il fanatismo religioso più puro e duro, ma anche bigotto in un certo senso e distaccato dalle regole generali di un luogo sempre e comunque poliedrico. La fede incontrastata verso la luce e la guida della propria regina vacilla, però, continuamente, a contatto con un percorso narrativo che ne mette costantemente alla prova il senso e le storiche prospettive.
Tutto ciò lo vediamo avverarsi e formarsi attraverso le specifiche esperienze di alcuni protagonisti, anche perché in Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno anche i personaggi hanno un peso indiscusso nell’introdurre a una guerra dai risvolti inaspettati e complessi. Con l’affluire della violenza nel regno emergono, quindi, anche le sue incoerenze, le problematiche e gli assolutismi, ma pure un certo grado di ignoranza che ne mostra subito l’intrinseca debolezza.
Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno, però, non è solamente un racconto di riflessione, ma anche di strategia e assoluta crudeltà. Gli scontri fra le varie fazioni non lasciano mai spazio alla fantasia in questo senso, sporcando di sangue e brutalità alcuni momenti chiave di un racconto animato adulto e maturo. Nell’insieme di elementi a comporre il grande arazzo di guerra che è questo lungometraggio si possono leggere e scorgere tantissime cose, anche se nel micro di alcuni eventi più intimi si giocano le carte principali della storia.
Ancora una volta, quindi, tornano le riflessioni sul bene e sul male, ancora una volta si ragiona sul ruolo di un protagonista potentissimo e votato solamente ai propri interessi, sulla vita altrui, sullo scegliere di sacrificare il prossimo per i propri obiettivi, ricordando da vicino e in qualche modo alcuni eventi appartenenti alla nostra stessa storia, in cui il potere si è imposto sopra il buon senso e la giustizia. Quest’ultima è praticamente materiale d’esame in Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno, tematica di studio e scintilla d’approfondimento a contatto con un contesto in cui tutto pare lecito. Ecco che l’umano e il disumano tornano a danzare insieme in un affresco graffiato da sangue, carne e strategia, ma anche sacrificio e totale distacco.
Di pari passo a un contesto narrativo di luci, ombre e grigi marcati, troviamo un comparto animato che funziona e riesce facilmente a trascinare nell’azione senza troppi intoppi. Peccato per l’eccessiva durata del film e per alcuni momenti in cui il ritmo generale non riesce a sostenere una narrazione che forse avrebbe giovato di un taglio più netto e rapido. Il risultato sul grande schermo di Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno è comunque affascinante e intrattenente, se non epico e irripetibile, grazie alla magia della sala cinematografica.
Commento
Voto di Cpop
75Pro
- Le riflessioni alla base del potere e della morte in funzione di questo.
- La caratterizzazione dei protagonisti principali, con punti di forza e incoerenze.
- L'insieme degli elementi che rende questo lungometraggio complesso e adulto.
Contro
- Il ritmo non sempre facilmente digeribile, di pari passo con la durata del film, forse eccessiva.
- Il film è, giustamente e ovviamente, inaccessibile a coloro che non hanno seguito la storia, e il recap iniziale risulta abbastanza inutile.
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